OBIETTIVO NAPOLIRUBRICHE

OBIETTIVO NAPOLI – Ampio successo per gli azzurri in cerca di record

BENITEZ-FOTOCUOMO-1Quella tra Sampdoria e Napoli è stata una sfida divertente, resa tale dalla mancanza di obiettivi concreti per le due squadre in campo, che hanno potuto affrontarsi senza particolari tatticismi. Questa situazione ha favorito la squadra tatticamente e tecnicamente più forte, quella di Benitez, che ha potuto sfruttare la scarsa attenzione difensiva dei blucerchiati, sfruttando al meglio ogni occasione offensiva, con grande cinismo e qualità nelle giocate dalla trequarti in su.
A complicare le cose per la sua squadra, oltre al disastroso Fiorillo, è stato lo stesso Mihajlovic che, sopravvalutando le potenzialità dei suoi giocatori, ha scelto di affrontare il Napoli con un atteggiamento molto spavaldo, schierando un 4-2-3-1 con due punte come Eder e Gabbiadini a fare da esterni alti, una difesa molto alta sempre propensa ad accorciare anche sui trequartisti napoletani, e una mentalità complessivamente molto propositiva, che ha consentito agli azzurri di usufruire di tanti spazi in ripartenza. In particolare Callejòn e Insigne hanno spesso avuto la possibilità di puntare i terzini doriani quasi in uno contro uno, facendosi trovare in varie circostanze liberi sui cambi di fronte. La manovra offensiva azzurra ha poi trovato oggi in Duvan Zapata un buon punto di riferimento, capace di difendere palla con il suo fisico e di mettersi anche a disposizione dei compagni con buone assistenze. L’attaccante colombiano oggi ha dimostrato di possedere buone potenzialità, che la società partenopea farà bene a far maturare la prossima stagione in una formazione che possa concedergli maggior minutaggio. Buona è stata anche la prova di Hamsik, finalmente tornato al gol su assist proprio di Zapata, che prima dell’infortunio aveva agito bene tra le linee, facendosi sempre trovare pronto a trascinare la squadra nei vari capovolgimenti di fronte. Meno attenta e determinata è stata la prova dei due mediani, che soprattutto nel primo tempo si sono lasciati andare a qualche leggerezza dettata dalla non eccezionale concentrazione a cui il match si prestava. Tra i due meglio Inler, apparso almeno fisicamente più dentro la partita, mentre Jorginho si è limitato a giocate semplici, lasciando il compito di impostare la manovra più ai difensori, che spesso hanno avuto modo di giocare direttamente sui giocatori offensivi, saltando di fatto il centrocampo. Proprio nel reparto arretrato, talvolta messo in difficoltà dai tagli palla al piede di Eder, si è registrata la buona prova di Mesto nell’inedito ruolo di difensore centrale. L’ex genoano si è disimpegnato con grande lucidità al fianco di Fernandez, aiutato dalla sua grande esperienza e dalla fiducia che sempre ha dimostrato Benitez nei suoi riguardi. Sufficiente anche il ritorno di Maggio, che sull’out destro ha disputato una gara diligente, proponendosi poco in appoggio alla manovra offensiva, ma dando  un positivo contributo in fase di non possesso. Quella di oggi è stata anche la gara che ha finalmente visto il ritorno in campo di Zuniga, che per una ventina di minuti è tornato a saggiare il campo da gioco, schierato da Benitez nel ruolo di esterno alto di destra, dopo la lunga assenza che ne ha tristemente caratterizzato praticamente tutta la stagione.
Il 2-5 con cui il Napoli ha chiuso il conto contro l’undici di Mihajlovic permette alla compagine partenopea di avvicinarsi al traguardo dei 100 gol in stagione e, soprattutto, al record dei 78 punti in classifica, che pur non portando alcun traguardo tangibile, darebbero comunque a Benitez la soddisfazione di aver saputo scalare già alla sua prima stagione le vette più alte stabilite dal suo predecessore.

 

E.L.

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