Il gran ballo dei PlayOff, ancora 270′ per prendersi la B
Domenica il ritorno delle semifinali PlayOff di Lega Pro (Foto sito ufficiale Como – Digital Discount di Augusto Santini)
Oltre il blasone – Matera-Como è la sfida tra neopromossa e blasone: la squadra lucana del patron Columella è la mina vagante dei PlayOff e proverà a mettere il bastone fra le ruote alla squadra lombarda. La squadra di Auteri ha le ali giuste per volare: Mirko Carretta, letale all’andata con un gol di pregevole fattura e Francesco Pagliarini, classe ’94, che con la sua doppietta ha tagliato fuori il Pavia. La squadra dei sassi ha partecipato una sola volta nel campionato cadetto nella stagione 1979/80: in quell’annata vinse in trasferta contro Atalanta e Sampdoria ma non riuscì ad evitare la retrocessione in Serie C1.
Curiosità – Nella squadra lucana il preparatore dei portieri è Giuseppe Alberga, lui che la serie B l’ha conosciuta bene con la maglia del Bari. Il Como, dopo il pareggio dell’andata, proverà a giocarsi il tutto per tutto fuori dalle mura amiche, alla luce delle quattro vittorie consecutive in trasferta. Gli undici di Sabatini, rinvigoriti dai gol di Simone Andrea Ganz, momentaneo capocannoniere dei PlayOff dopo il gol all’andata e la doppietta rifilata al Benevento, alimentano il sogno promozione, Serie B che manca dalla stagione 2003/04. Il presidente onorario del Como è Gianluca Zambrotta, Campione del Mondo con la Nazionale Italiana ai Mondiali 2006.
L’altra semifinale – E’ dunque Bassano Virtus-Reggiana. La squadra veneta, mai stata in serie B, ha accarezzato per alcuni tratti la possibilità di arrivare prima in classifica, prima della restituzione dei punti al Novara e soprattutto alla vigilia del pareggio col Monza. In realtà, a campionato concluso, ha raggranellato gli stessi punti della squadra di Toscano ma con la variante decisiva degli scontri diretti a sfavore. Il tecnico Antonino Asta, cuore Toro e sangue siculo, può contare sulla vena realizzativa di Nolè, Iocolano e Pietribiasi, 33 reti in tre. A guidare la Reggiana c’è invece Colombo. L’ultima partecipazione in Serie B degli emiliani risale alla stagione 1998/99: Protti e Margiotta, 18 gol in due, non evitarono la retrocessione, nonostante le quattro vittorie negli ultimi quattro turni di campionato. Per fare gol la Reggiana si affida al tridente offensivo Giannone, Ruopolo, Petkovic, considerando la squalifica di Siega.
Curiosità – Il proprietario del Bassano Virtus è Renzo Rosso, fondatore e azionista della Diesel, azienda vicentina conosciuta in tutto il mondo soprattutto per i jeans, e secondo la rivista statunitense Forbes, è l’undicesimo uomo più ricco d’Italia; l’inno della Reggiana è cantato da Little Taver (CLICCA E ASCOLTALO), che compare col ruolo di Kingo, nel film “Radiofreccia” diretto da Luciano Ligabue nel 1998, in cui non fa altro che interpretare se stesso.
Fonte: SkySport