EDITORIALE – Forse Conte ha sottoposto al pubblico ludibrio le seconde linee per inviare un chiaro messaggio alla società?
Editoriale post Coppa Italia. Per il Napoli, superare gli ottavi di finale della competizioine triciolore nazionale, è divenuto un autentico tabù; infatti, l’elinazione subita con la Lazio, fa seguito a quelle patite, peraltro in casa, negli ultimi anni con Fiorentina, Cremonese e Frosinone, con tutto il rispetto, squadre certamente non trascendentali. Clamorosa, tuttavia, la scelta di Antonio di Conte di cambiare l’intera squadra da opporre ai biancocelesti, schierando tutte le cosiddette seconde linee, facendo restare in panchina, i titolarissimi. E’ parso, pertanto, un netto snobbismo verso questa manifestazione, come dire io non do peso alla Coppa, predilgendo il campionato. Ma mi domando e dico, questa sua mossa che ha messo al pubblico ludibrio i cosiddetti panchinari non è forse un chiaro messaggio alla società, al fine di far comprendere che occorre rinforzare la rosa nel prossimo mercato invernale?. E’indubbio che, in difesa, non si possa contare su Juan Jesus e su Rafa Marin, due giocatori molto fragili, l’uno sul viale del tramonto e l’altro che deve crescere ancora tanto. Già, in conferenza stampa, l’altro giorno, il mister aveva fatto intendere che non aveva a disposizione una rosa all’altezza dell’Inter e dell’Atalanta e quindi, probabilmente, ha voluto dare prova di quanto affermato, evidenziando, nella partita di ieri, l’inaffidabilità del Napoli 2. Tuttavia, suicidarsi non è bello e non rispetta i tifosi, delusi ed umilitati da questa batosta. Perdere ci sta, è nel gioco del calcio, però, non in questo modo, ossia rinunciando a giocare e schierando un centrocampo e una difesa con calciatori che non hanno mai giocato assieme, tanto è vero che hanno fatto diventare Noslin, autore della tripletta vincente, un eroe. Conte, ora è sul banco degli imputati, l’eccessivo turnover esprime la poco importanza data da alla manifestazione nazionale. Il tecnico leccese è rimasto impassibile a quanto stava avvenendo in campo, attendendo soli gli ultimi 15 minuti per fare dei cambi, ovvero, quando oramai la frittata era fatta. Per i biancocelesti dell’ex Baroni è stato un gioco da ragazzi avere la meglio sulle seconde linee azzurre. Fin dai primi minuti di gioco, la Lazio ha immediatamente preso il possesso del pallone ed il controllo del gioco. Dopo il terzo gol, i padroni di casa hanno rallentato e pensato, soltanto, a gestire il 3-1 con cui, poi è terminato il match. Dal canto suo, l’undici partenopeo, in tale insolita versione, non ha mai dato l’impressione di poter rientrare in partita. Solo una timida reazione che ha prodotto il momentaneo pari di Simeone, il quale ha, anche sfiorato il 2 a 2, mancato perchè sventato dal portiere greco, di piede. I laziali accedono, così con pieno merito, ai quarti di Coppa Italia, mentre agli azzurri non resta che concentrarsi sul campionato e guarda caso, domenica arriva al Maradona, nuovamente la Lazio. Quale migliore occasione per togliersi gli schiaffi dalla faccia.