Ignoffo, Iachini, Alessio, Iuliano, Padovano, Biasin, Satin, Matteoli, Adani, Torchia a Kiss Kiss Napoli
Giovanni Ignoffo, allenatore del Chieti, ha rilasciato un’intervista a Kisskissnapoli.it: Estate 2004, la SSC Napoli risorge dal fallimento diventa Napoli Soccer. Ci racconti come sei diventato un calciatore azzurro e perché hai accettato quella sfida? “La storia parte da quando giocavo a Perugia l’anno prima, la scelta di andarmene perché non mi fecero raggiungere un premio sulle presenze. Eppure partii con loro a Gubbio con Colantuono, finché Marino, che mi conosceva bene, non chiese a Gatti di me visto che avevamo giocato insieme. Fabio confermò che ero uno dei migliori difensori con cui avesse mai giocato, e Pierpaolo sapeva bene quelle che erano le mie qualità. Napoli una delle più importanti squadre d’Italia, e non avrei mai potuto dire di no a questa piazza, non accettai la categoria ma una realtà dove sposi una città. Però sbagliai perché venni con la formula del prestito, ma era la scelta migliore della mia carriera, all’epoca ero all’apice e ma ci sarei venuto anche in Eccellenza”. 26 settembre 2004! Che ricordi hai di quella giornata e quale emozione hai provato a segnare il primo gol di questa nuova era azzurra? “Mi ha riempito di gioia. Quel giorno ho capito realmente la dimensione Napoli. Quel giorno ho sbloccato le marcature della nuova era De Laurentiis, uno stadio stracolmo per una partita di C era una cosa inenarrabile. Fu un giorno bellissimo perché poi pareggiai dopo il gol del Cittadella, e quindi lì emozioni forti che ancora rivivo periodicamente”. Vent’anni dopo, quali sensazioni hai di questo Napoli e guardando indietro quanto orgoglio nell’aver fatto parte di questa storia e di questo viaggio? “Dopo vent’anni i tifosi ricordano ancora questa data di una nuova era. Sono felice di essere stato io a mettere il primo mattone di un percorso bellissimo e ne vado orgoglioso perché far parte della storia di una piazza come Napoli non è da tutti”. Che ricordi hai di Napoli e quanto sei legato a questa terra e a questa piazza calcistica?”Città e piazza mi sono rimaste come un legame forte, come i tifosi sono innamorati della propria squadra. Se mi fermo a riflettere sono il milionesimo giocatore di questa squadra, e mi riempie di gioia perché la capacità dei tifosi di innamorarsi della propria squadra e dei suoi giocatori mi emoziona e mi inorgoglisce. Dopo tutti questi anni la gente ancora mi riconosce e mi chiama, e questa è una gioia immensa che conservo sempre nel mio cuore”.
Giuseppe Iachini, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Raspadori? Sicuramente il campionato è lungo, ed una squadra che vuole lottare su due fronti deve avere calciatori così importanti come lui che può fare più ruoli. Ti permette anche di cambiare modulo in più di un’occasione, è un jolly che sia nel Napoli sia in nazionale può risultare molto utile agli allenatori. Cambio modulo? Un allenatore come Conte non è che si stabilizza soltanto su di un modulo, perché col tempo può lavorare anche su più soluzioni grazie al lavoro fatto nella settimana tipo. Magari strada facendo può essere importante cambiare pelle ed essere più imprevedibili, magari sarà in grado di dare soluzioni diverse e migliorare i propri calciatori. Forse al Napoli in questi ultimi tempi è mancato proprio il tempo di lavorare con i nuovi e di conoscersi a fondo, come invece forse hanno avuto Inter e Juventus. Dopo le prossime due giornate sicuramente ci sarà una migliore conoscenza dei nuovi e quindi la possibilità di capire a fondo quali sono le loro qualità ed inserirli nel gruppo. A mio avviso il Napoli ha un’ottima rosa ed un ottimo allenatore, e secondo me con il tempo potrà lavorare per diventare squadra capace di lottare per il vertice”.
Angelo Alessio, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Dopo gli ultimi colpi di mercato del Napoli mi aspetto un cambio di modulo, credo che Antonio stia pensando al 3-5-2, anche se i principi rimangono gli stessi del 3-4-2-1, credo che con McTominay possa passare tranquillamente a questa soluzione inserendo un centrocampista in più. Rimanendo fermo sui principi del vecchio modulo si andrebbe ad intervenire poco. Prendendo Gilmour e McTominay credo che uno dei due sarà comunque inserito nei titolari. Antonio andrà avanti con la difesa a tre, a mio avviso non credo che cambierà in un futuro prossimo mettendosi a 4. Poi durante la partita vedremo tanti cambiamenti. Dopo due mesi di lavoro insieme le conoscenze i calciatori le avranno ampiamente acquisite. In futuro qualcosa cambierà. A Verona Conte ha fatto capire nella conferenza stampa cosa voleva e subito dopo De Laurentiis lo ha accontentato sul mercato. Da quella partita in poi abbiamo visto un Napoli molto più solido. La squadra si è ritrovata sia contro il Bologna che contro il Parma. Il gruppo è solido e questa cosa salta all’occhio”.
Mark Iuliano, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Buongiorno? Mi piace molto, difensore moderno ed ha tutte le caratteristiche per crescere. Lui è ancora molto giovane e sicuramente davanti a sé ha un grande futuro, è un calciatore molto moderno. Se Conte lo ha voluto vuol dire che ne capisce, nel modulo di Antonio si può sicuramente esprimersi al meglio. Cambio modulo? Conte è uno dei più bravi allenatori in circolazione, e conosce tutti i moduli possibili. Nella sua carriera ha cambiato molto, e sicuramente non avrebbe difficoltà a farlo, ma credo che in questo momento sia la strada giusta proseguire sulla difesa a tre per dare più sicurezza al reparto difensivo. Il calcio inglese incarna velocità e fisicità, ma adesso quel calcio è superato, visto che anche la Premier è ricca di stranieri anche in panchina. Si gioca tatticamente molto di più al contrario del passato. Quando giocavamo insieme è sempre stato leader, poi incarnava personalità e spessore, cose che aveva ereditato da un certo Gianluca Vialli vero esempio di noi giovani che arrivavamo in squadra. Conte era sempre il primo della fila, poi è una brava persona, che dava l’esempio e lottava per tutto il gruppo quando c’era da parlare di premi con la società. Sicuramente quando lo vedi arrivare al campo di allenamento tu giocatore sai che non ti potrai risparmiare perché lui vuole ottenere i suoi obiettivi, perché Conte non si accontenta ed è una garanzia per la società e per i suoi calciatori. Juve-Napoli? Conte andrà a Torino per vincere, li ha già affrontati con l’Inter e per lui non fa differenza chi affronti ma soltanto portare a casa la vittoria”.
Michele Padovano, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Antonio per ricostruire è il numero uno in assoluto. Il mercato del Napoli è stato fantastico, ha investito più di tutti e presto ne vedremo i frutti. Quest’anno sicuramente sarà un campionato molto equilibrato, la lotta per lo scudetto sarà molto più equilibrata. Al mister hanno preso giocatori molto forti. Il Napoli se la giocherà fino alla fine per il tricolore. Conte è una garanzia, parlando con i giocatori che ha allenato non ce ne è uno che parla male di lui. Quando vai in campo per lui ti accorgi che le tue prestazioni sono di alto livello e per questo sei portato a dare il massimo con Antonio”.
Fabrizio Biasin, giornalista di Libero, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “L’Inter arriva da una stagione straordinaria e ricomincia con lo stesso allenatore ed ha inserito solo un paio di pedine, è normale che se ne parli come la strafavorita. Poi è normale che la concorrenza vorrà provare a fare una grande stagione, non credo a chi dice che vuole solo piazzarsi, per esempio questo concetto nella testa di Conte non c’è, vuol puntare a qualcosa in più. Il Napoli è una serissima candidata in chiave scudetto e il fatto di non avere le coppe incide parecchio. Il fatto di poter giocare solo una partita a settimana, con Conte, è una garanzia. Conte è uno specialista nel lavorare con la settimana tipo. Da qui in avanti mi immagino un Napoli che triti punti. E’ giusto che Conte non parli di scudetto pubblicamente, ma nella sua testa c’è quest’obiettivo. Lukaku? Non è il più forte della Serie A, ma è quello che ha più goal nelle gambe. Tutti si immagino che quest’anno Lukaku possa fare una marea di goal, lui segna sempre, anche quando non è in forma. L’anno scorso ha segnato 21 goal in una stagione non brillantissima della Roma. Per me non è il più forte, ma credo che possa essere il prossimo capocannoniere, è nato per far goal. Oriali? E’ importantissimo, è fatto della stessa pasta di Conte. Oltre ad essere una grande persona è uno di quelli che entra nella testa dei calciatori. Ha vissuto un ruolo fondamentale nell’Inter di Mourinho ed è perfetto come cuscinetto tra squadra e società. L’ho conosciuto e Napoli ha fatto un gran colpo anche con Oriali. Oriali non è uno tranquillo, ma capisce le situazioni ed è in grado di mettere la virgola per rassenerare gli animi”.
Bruno Satin, agente di calciatori, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Ebimbe? Conte l’avrà conosciuto da quando giocava nel PSG, poi andò due volte in prestito. Poi è arrivato all’Eintracht dove sta facendo bene, ma non stra bene. Conte ha un impatto importante sui giocatori, lui è una mezz’ala dinamica e potente. Può anche giocare sull’esterno. E’ in grado di fare il lavoro che faceva Hakimi con Conte all’Inter. Forse non è tra i più sofisticati a livello tecnico, fa fatica negli spazi stretti. Osimhen al Galatasaray? Operazione strana perchè Osimhen è un giocatore molto forte, io non avrei sostituito Osimhen con Lukaku. Il nigeriano fa la differenza, fa più goal, è più pericoloso e sa fare reparto da solo. Conte conosce perfettamente Lukaku e sa come valorizzarlo, ma l’operazione Osimhen-Galatasaray è disastrosa sia per il calciatore che per il Napoli. Pioli in Arabia? E’ saltato perche Benzema voleva un francese in panchina ed ha fatto in modo che arrivasse Laurent Blanc”.
Gianfranco Matteoli, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Se il Napoli ripete il campionato scorso sarebbe un fallimento, la squadra è di buon livello e la botta dell’anno scorso s’è sentita. Lukaku è un giocatore importante perchè l’allenatore è Conte, non a caso l’anno scorso il belga non ha fatto un campionato eccezionale. Sono certo che Lukaku tornerà quello dei tempi dell’Inter con Conte in panchina. Cagliari? Ha fatto un buon pareggio con la Roma anche se i rossoblù avrebbero dovuto provare a vincere con una Roma di quel tipo. La Juventus ha un po’ sottovalutato la gara con la Roma facendo giocare tanti giovani, ma serviva gente di spessore”.
Daniele Adani, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Italia? Sono arrivati segnali confortevoli dati dal gioco, dallo spirito e dalla valorizzazione di diversi calciatori che son stati convocati. Valorizzerei anche la reazione avuta dopo la svista sulla prima giocata contro la Francia. Avevamo bisogno di quattro giorni di un certo tipo e partire così è confortante per il futuro. Raspadori? Ha una conoscenza del gioco fine, quasi unica ed è molto rispettoso di tutti i compagni nello sviluppo alla manovra. Si sposa perfettamente con le richieste degli allenatori e sulle caratteristiche dei compagni. Mette in condizione tutti di esprimersi pur togliendo qualcosa a sè stesso. La nuova nazionale non ha campioni e deve aumentare il livello del collettivo togliendo l’io e dando spazio al noi. Spalletti? Non fu facile mettere insieme calciatori del calibro di Kvaratskhelia, Osimhen ed altri. In quel famoso ciclo vincente a Napoli la sua bravura è stata costruire un gruppo che ha colpito il mondo partendo da zero. Nessuno avrebbe pronosticato un Napoli vincitore dello scudetto. Il Napoli di Conte? Mi aspetto un percorso di fede da Conte ed i suoi ragazzi. Chi ha fede crede nell’impossibile e Conte lavora con questo credo. Credere è molto di più di provarci, vuol dire andare oltre. Conte si violenta e va dentro sè stesso per tirar fuori il massimo, ha un accompagnamento dell’umanità che non è comune, non è lavoro, ma è un atto di fede. Se la squadra di Conte arriverà a vivere la professione come una fede è giusto non porsi limiti. Maradona? E’ sempre magico parlare di lui, il mio pensiero va a lui almeno un minuto in tutti i giorni della mia vita. Parlo non del calciatore, ma della sua volontà di ribellarsi alle ingiustizie. Io mi sento più giusto attraverso il messaggio di Maradona. I napoletani hanno una forza in più e questo è un dono. Conte sfida le solite note? Ho visto l’immagine di Conte che è andato a vedere il murale di Diego e se parliamo di fede parliamo di una connessione spirituale. Lui ha scelto la via giusta per trovare quella forza. Quando leggo che il murale di Maradona è il secondo luogo più visto d’Italia solo chi non sente può stupirsi. Quando Maradona mancò nel 2020 quel luogo è diventato sacro. Conte ha già capito tutto e va solo seguito. Io amo Napoli ed i napoletani e mi fa felice urlarlo sempre. Sono molto fiero di questo rapporto. Amare Napoli ed i napoletani, per uno che vive lontano da Napoli, è una forza in più. Quando non vengo per un po’ sento la mancanza di Napoli. Campionato di Serie A? L’Inter resta la favorita, lo dobbiamo ad una squadra che cresce costantemente. Ma sono d’accordo sul fatto che sia un campionato più equilibrato. Certe squadre, attraverso il lavoro, non accettano di perdere con le più forti. A parte rari casi la vittoria devi meritartela ormai. In tutte le foto di Maradona che incontra vari personaggi di diversa natura, lui abbraccia sempre con più passione rispetto all’altra persona. Quando ti dai la stretta di mano, lui spesso baciava la mano dell’altro mentre la stringeva. Quando il più grande ti dà questa dimostrazione d’affetto noi tutti dobbiamo migliorare”.
Davide Torchia, agente di Daniele Rugani, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Rugani al Napoli? Posso solo dire che Daniele che piace a Manna, di più non posso dirvi. L’Ajax è il club storico d’Olanda, sono stato lì quindici giorni ed è una società molto organizzata. Attenti a Farioli, da ciò che ho visto mi sembra molto preparato nonostante la sua giovane età. La soluzione Ajax ci è piaciuta molto perchè son stati loro che dal 29 giugno mi hanno cominciare a chiamare per Rugani. Hanno fatto uno sforzo per prendere Rugani e questo ci è piaciuto molto. Il Napoli di Conte? Sarà tra quelle che all’improvviso, quando quaglia la situazione, farà un filotto di vittorie. E’ una squadra di qualità, il manico è giusto e la società è di alto livello”.