De Napoli, Bruscolotti, Ferlaino, Martino, Di Fusco, Parlato, Rastelli, Scozzafava, Esposito a Kiss Kiss Napoli
Fernando De Napoli, dirigente sportivo, è intervenuto su Kiss Kiss Napoli rilasciando alcune dichiarazioni nel corso di Radio Goal: “Il Napoli attuale non ci ha mai considerato, non ha mai fatto neanche una manifestazione dove ci ha coinvolti. Siamo un po’ snobbati e mi dispiace. Non voglio fare polemica, ma volevo sottolineare questa cosa, è bellissimo che ci state ricordando per un bellissimo ricordo del primo scudetto. I giornalisti ci intervistano e teniamo vivo questo bellissimo 17 maggio”.
Beppe Bruscolotti, ex calciatore, è intervenuto quest’oggi a Kiss Kiss Napoli rilasciando alcune dichiarazioni a Radio Goal: “La storia del Napoli l’abbiamo iniziata noi, c’è poco da fare. Un peccato che la società attuale non ci ha mai invitato a nessuna iniziativa, allo stadio, in tribuna, a vedere le partite del Napoli attuale come fanno gli altri club, tranne noi che non si sa il perché . Nel primo scudetto c’erano tanti napoletani nella rosa del Napoli che , un supporto costante, tutti hanno avuto il giusto ruolo, bellissimi ricordi, la forza del gruppo, la sincerità, la voglia di divertirsi. La nostra forza era la compattezza, il nostro spogliatoio era uno spettacolo”.
Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “10 maggio ’87? Fu una grande giornata, sono ancora emozionato come sentite.Ho combattuto moltissimo per vincerlo dopo due anni che ero presidente del Napoli. Giocammo una partita a Milano contro l’Inter, il primo tempo finì 1 a 0, poi i giocatori dell’Inter andarono a reclamare dall’arbitro tra il primo e il secondo tempo. Da lì mettevo un dirigente o mi mettevo io davanti la porta degli arbitri per non farli parlare con nessuno (ride ndr.). Alla fine quell’arbitro diede un rigore all’Inter e assegnò loro un gol in fuorigioco e perdemmo altrimenti lo scudetto lo avremmo vinto prima dell’87. Il nostro primo scudetto fu meritatissimo, avevamo un grande centravanti come Giordano oltre a Maradona. Avevo Bagni, avevamo una squadra che poteva vincere. Il primo scudetto arrivò in maniera impreparata, mentre per il secondo scudetto eravamo preparati e facemmo una grande festa. Portai tutta la squadra in barca per festeggiare e ci divertimmo moltissimo. Vincere due scudetti consecutivi è da illusi? Noi non ci riuscimmo, però dopo lo scudetto vincemmo una Coppa UEFA. Mi auguro che non bisogna aspettare altri 33 anni per rivincere un tricolore. In questa stagione nulla è andato per il verso giusto, non so perchè le cose stiano andando così male. L’unità del gruppo è fondamentale. Ho diversi ricordi in testa, ma dovrei scioglierli nel mio cervello. Il ricordo più bello della mia presidenza? Ce ne sono tanti, ma dico la vittoria del primo scudetto o la vittoria della Coppa UEFA che sarebbe la Champions di oggi. Prima di vincere il tricolore avevamo tutti paura di pronunciare la parola ‘scudetto’. Per me è stata la soddisfazione più grande della mia vita. Oggi potrei vincere ancora per la mia esperienza, io lasciai il Napoli perchè non esisteva più il mestiere di presidente. Volevo andar via già dopo la Coppa UEFA perchè il presidente si fa per amore per la città e la squadra. Nuovo allenatore Napoli? Indovinarlo è come giocare al Totocalcio, si può sbagliare la scelta. Gasperini o Conte? Mi piacerebbe un allenatore che facesse vincere il Napoli. Nuovo stadio Napoli a Bagnoli? Se ci sono i soldi ce lo vedrei bene, se si costruisce uno stadio per 40mila spettatori è una spesa, se lo fai per 80mila è un’altra spesa. Chi li paga questi soldi? Se paga De Laurentiis non ci credo. Una società sana come la SSC Napoli non si può permettere questa spesa”.
Carmine Martino, giornalista, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Sarebbe incredibile se oltre Osimhen anche Kvaratskhelia lasciasse il Napoli quest’estate. Sarebbe un salto ulteriore nel buio perchè perdi un’altra certezza. Kvaratskhelia è colui che illumina il gioco del Napoli, ma forse anche l’idea che il Napoli non abbia voluto accontentare le richieste economiche del calciatore, sarebbe sbagliata. Se De Laurentiis ha deciso di non cederlo non lo cederà, ma dipende sempre dal calciatore che sembra stia bene a Napoli. L’errore madre quest’anno è stato quello di non acquistare un difensore forte. La piazza ha minimizzato all’inizio perchè lo scudetto ti fa perdere di vista la realtà. Mi rendo conto che le alternative a Natan erano più costose, ma non puoi sostituire Kim con un ragazzino che non aveva mai giocato a certi livelli”.
Raffaele Di Fusco, ex calciatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “10 maggio ’87? Gli altri scudetti non saranno mai come il primo. Commentavamo sulla nostra chat che diventa difficile poter esprimere a parole ciò che provammo quel giorno. Uscimmo col pullman, passammo sotto un tunnel azzurro già da Soccavo, ti assicuro che a parole non so spiegare, ma le sensazioni provate quel giorno ce le porteremo dietro tutta la vita. Vedere la gioia dei tifosi napoletani ti riempiva il cuore, vedevi la gente piena di soddisfazione e gioia che Napoli meritava. E’ stato lo scudetto delle rivincita, non solo quello del napoli, ma era la rivincita del sud contro lo strapotere del nord. Il ricordo più bello di quello scudetto? Bruno Giordano è stato il più grande attaccante italiano, era un attaccante di una tecnica favolosa, usava destro e sinistro, era rapido”.
Manuel Parlato, giornalista di Sportitalia, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “La formazione anti Bologna è fatta praticamente, tornerà titolare Juan Jesus insieme a Rrahmani, Di Lorenzo ed Olivera. Il centrocampo sarà il classico con Anguissa, Lobotka e Cajuste. Così come l’attacco resta invariato col recupero di Kvaratskhelia. Saranno le ultime partite di Osimhen, ma potrebbero essere le ultime anche di qualcun’altro. Dipenderà da chi sarà il nuovo allenatore, ci sono un sacco di titubanti. Se arrivasse un allenatore motivatore allora in molti potrebbero restare. Spero che De Laurentiis non ripeti la scelta dell’anno scorso, ma spero che dal cilindro esca fuori un allenatore che possa portare il Napoli in Champions. Il problema principale per De Laurentiis è quello di non partecipare alla Champions o al Mondiale per Club. Se De Laurentiis vuol tornare in Champions non può sbagliare la scelta dell’allenatore”.
Massimo Rastelli, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Il cammino del Napoli è stato un continuo perdere punti anche in situazioni di vantaggio. Ci auguriamo che il Napoli nelle ultime tre possa chiudere in maniera decente la stagione che è da dimenticare. Nuovo allenatore? Sarà importante scegliere bene, De Laurentiis sa che deve portare a Napoli un tecnico di un certo livello, ma non sarà facile. Si possono ottenere dei rifiuti, però dev’essere il nuovo allenatore a decidere che squadra dovrà allenare”.
Monica Scozzafava, giornalista del Corriere della Sera, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Quando Spalletti parla di nazionale gli brillano gli occhi, è felice ed è sicuro di sè. Ha le idee molto chiare. E’ contento per Scamacca che è tornato ad alti livelli, ma anche Chiesa è sembrato un altro giocatore. Credo che Meret, Di Lorenzo e Raspadori ci vadano agli Europei, ma lui non me l’ha detto. Spero ci vada anche Politano agli Europei perchè ha fatto bene ed è stato importante per il Napoli in questa stagione disgraziata”.
Carmine Esposito, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Mi auguro che Spalletti porti Politano agli Europei. So che l’altro giorno Luciano era a Bologna per vedere gli allenamenti del Bologna, l’ho sentito e credo sia stato a Bologna soprattutto per Calafiori. Luciano sa ciò che fa e se ha accettato la nazionale è perchè c’è un progetto importante. Lui è un manager a 360%, anche quando allenava il Napoli parlavamo spesso di altri calciatori di altre squadre. Luciano ha sempre tenuto in grandissima considerazione Scamacca, sono molto fiducioso per questa nazionale. Quando l’anno scorso è venuto a Bolgna a giocare col Napoli siamo andati a cena insieme ed ha detto ai suoi giocatori e ai suoi dirigenti ‘Guardate che se sono qui il merito è anche di questo signore qui (io ndr.). Lui è uno che è sempre riconoscente a chi gli ha dato una mano. Lui è mezzo toscano e mezzo napoletano, gliel’ho sempre detto. Adora Napoli, è innamorato di Napoli e dei napoletani. E’ amareggiato che ha dovuto lasciare Napoli e mi ha fatto male sentire qualcuno che dice che Luciano ha abbandonato Napoli. Mi disse ‘ma si fess? ti pare che lascio Napoli dopo uno scudetto?’. Lasciamo perdere”.