EDITORIALE POST UDINE – Per l’ennesima volta gli azzurri si fanno rimontare dagli avversari negli ultimi minuti e arriva un altro pari
Purtroppo è un deja vu, il Napoli, ieri sera, nel Monday Night del 35esimo turno di campionato, in quel di Udine, dove un anno fa si cucì matematicamente lo scudetto sul petto, ha subito l’ennesima rimonta degli avversari , negli ultimi minuti di recupero, perdendo altri due punti importanti, come accaduto nelle precedenti gare con Cagliari, Torino, Frosinone, Roma. Ben dieci punti buttati alle ortiche, che anche, in un’annata balorda come questa, avrebbero proiettato la compagine partenopea in piena zona Champions League. Viceversa, oggi come oggi, gli uomini di Calzona rischiano di non centrare nemmeno la Conference League. Contro i bianconeri dell’ex Fabio Cannavaro, dopo un primo tempo inguardabile, nella ripresa, gli ospiti avevano trovato il gol del solito Osimhen che, imbeccato da Politano, di testa, aveva infilato il portiere dei friulani, portando in vantaggio il Napoli, tuttavia, non è bastato per vincere, visto al minuto 92, sempre in virtù dell’ennesimo orrore difensivo, stavolta di Ostigard ,i padroni di casa hanno trovato l’1 a 1 con il nigeriano Success, altro attaccante che non riusciva a segnare da tempo immemore. In questa stagione gli azzurri sono stati capaci di risvegliare giocatori che avevano dimenticato come si andasse a rete. E’ accaduto, con Chedira, Cerri, Abraham e chi più ne ha più ne metta. Insomma i campioni d’Italia, ormai decaduti, hanno voluto regalare un punto al napoletano Cannavaro che ovviamente ringrazia per il gentile omaggio. Neanche la visione del film Sarò con te, è riuscito ad incutere alla squadra orgoglio e voglia di rivincita. Quello del posticipo del Lunedì si è rivelato un risultato che non soddisfa nessuna delle due contendenti, dal momento che i campani restano sempre distanti da una posizione europea. mentre i friulani rimangono in piena zona retrocessione distanti due lunghezze da Empoli e Frosinone. Abbiamo visto, malgrado le raccomandazioni del tecnico Calzona, nuovamente, una formazione svogliata, demotivata, apatica e desiderosa di finire al più presto la stagione. Un Anguissa statico e ininfluente a centrocampo, come nell’annata ancora in corso, non si era mai visto. Dov’è finito il centrocampista di un tempo che dominava la zona mediana del campo? Difficile rispondere, sta di fatto che solo due calciatori stanno sputando l’animo, fin dalla prima partita, cercando di dare il massimo, vale a dire Lobotka, nettamente il migliore in campo a Udine e Politano, tutti gli altri sono la bruttissima copia di quei calciatori che avevamo ammirato in passato. Come la squadra, anch’io, dopo tante delusioni e amarezze patite, non vedo l’ora che la stagione si concluda al più presto. non ce la faccio più a sopportare questo andamento lento da compagine in lotta per la retrocessione. Nelle recenti otto partite sono stati incamerati solo otto punti, arrivando a quota 51 e pensare che il Napoli, nel solo girone di andata del campionato 222/23, chiuse a 50 punti. Dunque, benché tifoso azzurro dalla nascita, devo affermare che questi giocatori non meritano affatto di andare in Europa, sarebbe un furto vero e proprio. Mamma mia come siamo caduti in basso; si usa dire che una volta toccato il fondo non si può che risalire ma il buon Don Aurelio sarà capace di far rinascere, in breve tempo, una squadra morta e sepolta? Questa volta indovinerà il nuovo allenatore? Ai posteri l’ardua sentenza!