Volpecina, Gridelli, Trombetti e Delneri a Radio Napoli Centrale
Umberto Chiariello: “Con la Fiorentina si parte dal corroborante gol di Rrhamani”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Per agevolare gli arabi che si sono inventati questi geni del pallone? Questa sera parte la Supercoppa, prima sfida Napoli-Fiorentina, di cui non frega niente a nessuno, uno stadio di 25.000 posti e non hanno neanche venduto tutti i biglietti, cos’accade? Se un calciatore è in diffida in campionato e viene ammonito, non va fuori per la finale di Supercoppa, ma in campionato. Se uno arriva in finale e viene ammonito la sconta in campionato. Solo se c’è un espulso nelle semifinali, gli verrà impedita la finale. Questo cosa significa? Il Napoli andrà a giocare a Roma con la Lazio senza Anguissa, Osimhen, Kvara, Cajuste, Natan, Olivera e Meret potrebbero recuperare e ha in diffida tutta la difesa tranne Rrhamani. Un regolamento arzigogolato che crea problemi enormi e condizionerà sicuramente la prestazione dei nostri giocatori che saranno più attenti a non prendere giallo che a giocarsi la partita. Il povero Kvicha che viene martorizzato, colpito, ha fatto una fesseria enorme con la Salernitana: quell’ammonizione che ci sta tutta e la pagheremo a caro prezzo. L’Inter adesso ha un problema enorme: ha corso e la Juve accende la freccia. Approfittando della pausa dell’Inter, la Juventus va a Lecce con la freccia accesa. Psicologicamente è pesante. Supercoppa inutile e piazzata a gennaio che falsa il campionato. Insomma, la partita con la Fiorentina vedrà rattoppati Cajuste e Zielinski e si affiderà all’attuale formazione titolare. La Fiorentina l’abbiamo sempre sofferta, con Spalletti, Sarri, è una squadra che abbiamo sempre sofferto in maniera pesante perché gioca, con Italiano sviluppa un certo gioco, ci mette sotto con ritmo, sicurezza a centrocampo, Bonaventura che noi paghiamo sempre tanto, Beltran che sembra aver trovato la via della rete e per fortuna manca Nico Gonzalez. Partita difficile, ma che conta da due punti di vista: evitare altri danni e squalificati per Roma e l’aspetto morale. Come qualcuno ha sottolineato, noi continuiamo a parlare del problema fisico del Napoli – ed effettivamente c’è – ma il Napoli non crolla nella ripresa e basta, come capitato in varie partite, ma corre poco e male ed è evidente indice di blocco mentale. Il gol di Rrhmani avrà sbloccato la squadra? Affrontando la Fiorentina a testa un po’ più libera, un po’ più serena e con più convinzione, potremmo ritrovare un Napoli diverso. Non IL Napoli che ricordiamo, ma un Napoli accettabile, combattivo, che ha qualità, che può vincere le partite, che finalmente contrasta, fa falli, gioca. Questo dobbiamo sperare, che il vero corroborante sia il gol di Rrhamani, questa è la speranza cui si aggrappa Mazzarri che preghiamo eviti questi continui passaggi all’indietro”.
Giuseppe Volpecina: “Questa sera una partita complicata, bisogna stare attenti. Una volta ho discusso con Diego, indovinate chi ci fece fare pace”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Giuseppe Volpecina, ex Napoli e Fiorentina: “Ciccio Graziani? Noi siamo stati insieme 2-3 mesi. Aveva tutte le carte in regola per fare l’allenatore, poi non so cos’è successo, ci siamo persi di vista. Non stava andando bene in campionato, ci siamo ripresi però. A Firenze ci tengono molto, sono molto calorosi e c’è molta passione. Astio verso i napoletani? Ultimamente, sì, non so perché, si somigliano. Ci dovrebbe essere un gemellaggio, hanno un nemico comune. Non mi piace questa cosa, prima non era così. Partita di stasera? Complicata, equilibrata. La Fiorentina è partita forte, ma ha rallentato, ma è così: ti mette in difficoltà perché è in serata, casomai un’altra sera perdono contro la Sanbenedettese. Dobbiamo stare attenti e fare la nostra partita. Con tutto l’amore e il rispetto per la Fiorentina, si può battere. Diego? L’ho marcato due volte, una prima col Pisa e facemmo molto bene. Un’altra volta col Verona l’ho marcato solo il secondo tempo e finì 1-1. Diego era un signore. L’unica volta che abbiamo avuto un battibecco è stato a Firenze, io lo stavo marcando abbastanza pulito, ci siamo rappacificati solo da Raffaella Carrà. Tunnel? Mai fatti, in pochi me ne hanno fatti”.
Prof. Cesare Gridelli: “Questa partita non cambierà la stagione, sono preoccupato per le defezioni contro la Lazio”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Prof. Cesare Gridelli, oncologo e editorialista Il Napolista: “Questa sera una partita aperta. La Fiorentina non mi ha impressionato nell’ultima partita, penso che per il Napoli ci siano almeno i singoli che emergono, che hanno necessità e voglia di conquistare il palcoscenico. Aurelio d’Arabia? Lui segue i momenti. Adesso era il momento di stare lì e ha trovato stimoli e motivazioni diverse e gli è piaciuta. Comunque, speriamo che questa partita possa andare bene, potrebbe dare uno stimolo positivo, ma non cambierà granché. Sono molto preoccupato per le defezioni che abbiamo con la Lazio, non avendo Kvara, temo che Mazzarri avrà il prurito di fare un 3-5-2 con Simeone e Raspadori. Non lo so. Mercato? Ngonge mi piace, molto forte, serviva al Napoli ed è pronto all’uso. Vediamo Traoré che non mi sembra pronto all’uso, anzi. Questo dimostra, ancora una volta, che il presidente guarda a quello che può essere l’investimento. Noi aspettiamo sempre il difensore centrale forte e veloce, quello sarà determinante. Lindstrom? Una situazione pesante, pagato 30 milioni e una bocciatura evidente. Non lo vedono proprio e quelle poche volte che ha giocato è stato pessimo. Mi lascia perplesso”.
Prof. Guido Trombetti: “De Laurentiis ci sorprenderà negli ultimi giorni di mercato”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Prof. Cesare Gridelli, oncologo e editorialista Il Napolista: “Questa sera vinciamo secondo la tesi di Pascal. Aurelio d’Arabia? La coerenza è l’arma degli stupidi, diciamo la verità. Mi fido di lui. Per me, gli acquisti importanti, li farà negli ultimi 4-5 giorni, non si vuole far prendere per la gola. Pioli prossimo allenatore? Non mi piace come persona. Mourinho mi piacerebbe da morire, lo reputo un grandissimo. Per molti versi è molto più accomodante. A me interessa vincere, non partecipare”.
Gigi Delneri: “Barak è un bravo giocatore, ma non può essere un vice-Zielinski”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Gigi Delneri, ex allenatore di Barak (tra gli altri): “A Chievo ero nell’ambiente giusto, ho trovato una società davvero disponibile. Quella è stata la squadra più amata d’Italia, oltre la squadra del cuore. Una squadra di quartiere che non nascerà più nel calcio italiano. 4-4-2 inutilizzato? Nessuno rischia più. Un modulo che consentiva di mantenere gli attaccanti avversari nell’area di rigore. Costruzione dal basso? A me non piace molto, no. Non tutti l’adoperano, il portiere ha troppi pensieri: deve saper giocare a calcio, saper giocare la palla, essere agile, veloce, diventa difficile. Ce ne sono di bravissimi coi piedi, ma per loro è qualcosa di nuovo. Com’è Barak? Deve essere collocato nella posizione giusta. Lui in un 4-3-2-1 gioca bene, può fare la mezz’ala a 3, può fare l’incursore, è forte di testa e ha buon piede, discreta velocità, è bravo nell’1 contro 1, sulla fase difensiva non saprei. Centrocampo a 3? Sì, ci può stare. Può giocare anche a destra, nonostante sia un mancino. Credo che a Verona siano stati i suoi anni più importanti. È un bravo ragazzo, molto semplice, attento, rispettoso. Può essere in vice-Zielinski? No. Zielinski è di grande qualità, temperamento, non ce ne sono tanti come Zielinski in Italia. Traoré? Sì, ci sono giocatori che possono dare il loro apporto, per fare la differenza bisogna capire come si collocano nell’ambiente. Ngonge? Un buon acquisto, ha grandi qualità, grandi colpi. Una buona alternativa a Politano, può entrare e fare diverse cose. Osimhen? Ne nascono uno ogni tanto. Lovric o Samardzic? Samardzic è un giocatore in costruzione, ha talento; Lovric è più completo, attacca la palla, è un giocatore che ha già un ruolo acquisito. Fiorentina? La Fiorentina ha sofferto nell’ultima partita contro l’Udinese, ma è riuscita a tenere il risultato con foga. Io allenatore del Napoli? A chi non avrebbe fatto piacere allenare Napoli? È sempre stata una piazza importante”.