Poca armonia nello spogliatoio azzurro: molti scontenti, tra cui Simeone
Tira una brutta aria nello spogliatoio azzurro, ci sono diversi giocatori scontenti per aver giocato poco o niente in questa prima parte della stagione. Tra questi c’è Giovanni Simeone; il cholito è tenuto poco in considerazione dal nuovo tecnico, infatti è una delle ultime scelte, neanche quando non c’è Osimhen, Mazzarri lo fa giocare, preferendogli Raspadori che prima punta non è. L’argentino ha collezionato solo 8 minuti, quindi è palese l’insoddisfazione del calciatore; non è più un ragazzo che può aspettare, a 28 anni si è nel pieno della maturità calcistica, tuttavia, da quando il Napoli lo ha ingaggiato, ovvero due anni fa, ha giocato appena 646 minuti, sotto l’egida di Spalletti , Garcia e Mazzarri. Con la partenza del centravanti nigeriano per la Coppa d’Africa, Simeone potrebbe avere una grossa chance ma l’attaccante non si fa illusioni visto l’andazzo. Questo mese, pertanto, sarà decisivo per il suo futuro, due le soluzioni: il rilancio in azzurro per sostituire Osimhen o cambiare aria per avere continuità. Su di lui ci sono tante società tra cui il Torino che sarebbe in grado di pagare Il suo ingaggio attuale di 1,7 milioni all’anno. La società sta tentando di convincerlo a restare ma se Mazzarri non gli darà garanzie, le strade si divideranno.