Il Benevento presenta il dt Marcello Carli: “Con il presidente l’idea comune e quella di cambiare 4-5 elementi”
Nella lunga conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore tecnico del Benevento, Marcello Carli, alla quale era presente anche il presidente Vigorito, ecco quanto sintetizzato dalla redazione di PianetAzzuro:
Carli: “Ringrazio tutti. Il presidente mi ha chiamato in un momento difficile. Ho fatto degli errori, ma con Vigorito abbiamo parlato in maniera schietta. Credo di aver fatto la scelta giusta ma non è detto che non possa sbagliare. Il profilo del nuovo tecnico è nella mia testa. L’idea è quella di prendere gente che veda nel Benevento qualcosa di straordinario. Per me la categoria conta poco. Ci sono tanti allenatori bravi. Vedremo. Cercavo un posto giusto per poter cominciare a divertirmi.
Ho parlato con i giocatori, qualcuno vorremmo cambiarlo. Poi ci sono dei contratti. Il discorso è un po’ articolato. Con il presidente l’ idea comune è quella di cambiare 4-5 elementi. Parlare di proclami la trovo una cosa sterile. Con Agostinelli ho parlato e abbiamo apprezzato il suo lavoro. Stasera saremo a cena insieme. Probabilmente gli proporremno un ruolo nuovo.
Negli anni il Benevento ha fatto un percorso straordinario e adesso bisogna ripartire. Da qui a dire che si debba per forza vincere il campionato ce ne passa.
Dobbiamo essere bravi a dare solidità alla squadra. Abbiamo sottoscritto un programma triennale. Far tornare la gente allo stadio è il primo step. Non ho paura. So che andremo su campi belli ma anche difficili. Non vedo l’ ora di cominciare. Una volta sono stato invitato da Galliani a vedere una partita delle giovanili del Monza. Aveva una grande emozione. Se perdi l’ emozione, hai perso tutto. La problematica più grande è quella di trovare le persone giuste. Non dobbiamo sbagliare la scelta del mister. Chi resta deve amare questa piazza, indipendentemente dall’età.
Il giovane bisogna saperlo aspettare. A Empoli non fanno un dramma se si perdono alcune partite. Sono per i giocatori bravi. La prossima settimana verrà un mio collaboratore ma non posso fare il nome. Conosce bene i calciatori. Ho tutti gli elementi per fare bene. Per quanto riguarda Manfredini non abbiamo ancora fatto una trattativa, ma vogliamo che resti con noi”.
Vigorito: “Spero che tutti possano cominciare con uno spirito nuovo. Proviamo a dare una mano a questo direttore che ci ha messo la faccia. Carli è un’ idea che girava da un paio di anni. Tutto nasce da una sua intervista che mi incuriosì molto. Nella mia mente pensavo di realizzare questa idea da qualche anno. Dobbiamo ritornare ad essere una sana squadra di provincia. L’euforia della serie A ci ha fatto dimenticare delle cose.
Amo il calcio della C perché è fatto ancora di quei valori che alcuni ragazzi hanno. Negli ultimi anni mi sono fatto condizionare anche io. Ho le mie responsabilità. Mi auguro di non fare più gli errori di prima. Abbiamo pensato di poter rimediare, invece di fare pulizia.
Mi auguro che Carli sia la scelta giusta e che sappiate supportarlo con la vostra critica corretta. Gli ho fatto sottoscrivere un triennale perché credo che possa fare un buon lavoro. Non è un venale, ma un uomo che ama il calcio. Aveva avuto diverse offerte, che ha rifiutato perché aveva dato la sua parola al Benevento.
Le proprietà straniere devono far riflettere. Il calcio, per come lo vedo io, non è un investimento, ma ha un aspetto sociale, come quello di togliere qualche giovane dalla strada. L’auspicio, tra qualche anno, è quello di avere uno zoccolo duro. Il calcio lo hanno trasformato in uno spettacolo, ma io non faccio spettacolo. Esiste la volontà di fare una riforma, della quale conosco soltanto i contorni. Se non si cambiano le regole, che sono vecchie di 30 anni, non ci sarà mai competizione perchè gli interessi sono diversi. E’ come rompere il ‘filo dell’anima’.
La guida del settore giovanile resta a Diego Palermo, che ha ottenuto buoni risultati. Per quanto concerne il settore giovanile sono anni che il Benevento spende più di tante altre squadre”.