L’EDITORIALE – Azzurri in Paradiso, il Napoli torna a + 18 sull’Inter
Nell’anticipo di ieri, al Maradona, il Napoli compie un altro passo gigantesco verso quel traguardo tanto ambito dalla piazza partenopea da una vita. Battendo la squadra di Gasperini, che nel post partita, come all’andata, non ha ammesso la superiorità degli avversari, affermando che il match è stato deciso solo da episodi, per 2 a 0, con due gioielli di Kvaratskhelia, sempre più sulla cresta dell’onda, con il suo undicesimo gol, e di Rrahmani, gli azzurri si riportano a +18 sulla seconda, l’Inter sconfitta dallo Spezia. I partenopei sono in Paradiso mentre tutte le altre formazioni sono sulla terra e non riescono neanche più a scrutarli, tanta è la distanza abissale. Come successo dopo il k o con i nerazzurri, la squadra di Spalletti, si è immediatamente ripresa conquistando la 22esima vittoria di questo campionato di cui si è impadronita, fin dalle prime battute. Quello del tecnico di Certaldo è un gruppo molto forte, compatto, coeso e animato da grandi ambizioni, il quale ha tracciato un solco incolmabile con tutte le pretendenti al titolo, pronosticate alla vigilia del torneo 2022/23. E mercoledì 15 ha la possibilità assai concreta, visto il risultato del match di Francoforte e la disparità di valori tra le due compagini, di guadagnare il pass per i prossimi quarti di finale di Champions League, competizione in cui i partenopei rappresentano una mina vagante. Questa incredibile marcia trionfale che fa sognare un’intera città già pronta ai preparativi per la grande festa che ci sarà di qui a qualche mese, molto in anticipo rispetto alla data del termine della stagione, questo, ovviamente, è solo il mio pensiero, è figlia del grande lavoro fatto in estate da De Laurentiis e Giuntoli, capaci di non far rimpiangere campioni come Koulibaly, Mertens, Insigne, Fabian Ruiz e così via, Anzi oserei dire che li hanno rimpiazzati con giocatori, ai più semisconosciuti, come il georgiano e il sudcoreano, ancora migliori. Lo stesso Gollini che ha debuttato con la maglia azzurra ha dimostrato di essere all’altezza di Meret e di poter assicurare il suo contributo in caso di necessità. Un altro colpo da maestro del direttore sportivo del club azzurro. Tornando alla partita con l’Atalanta, la rete di Kvaratskhelia, che ha sbloccato il risultato, ha fatto impazzire il pubblico sugli spalti e non solo, come si fa a non applaudire, anche da non tifosi azzurri, un capolavoro come quello compiuto dal talentuoso esterno del Napoli, uno slalom in area di rigore incredibile e poi quel tiro di precisione sotto la traversa, una vera magia da fuoriclasse, il ragazzo farà parlare di sè per ancora tanti anni. Questa formazione, il cui leader siede in panchina, dovrebbe essere apprezzata ed applaudita da tutti gli italiani, invece spesso e volentieri si cerca, a cominciare dalle Tv, a sminuire un’impresa facendola passare come niente di eccezionale, tanto è vero che le si dedica solo qualche minuto. Invidia, gelosia, ipocrisia, quali i motivi di tale ostinazione verso la truppa napoletana. Il Napoli di Luciano Spalletti, senza tema di smentita, sta regalando lustro al calcio del nostro paese, facendo parlare della gesta straordinarie di Di Lorenzo e compagni, mezzo mondo. Se qualcuno, involontariamente lo avesse dimenticato, tali giocatori hanno dato lezioni di calcio a team, quali Liverpool, Ajax, Eintracht, vincitore dell’ultima Europa League, Galascow Rangers e scusate se è poco, per non parlare delle big italiane, stracciate come la Juventus. La stagione del Napoli passerà alla storia ma non relativamente a quella della società fondata nel 1926, bensì anche per il calcio italiano.