Corrado Saccone, Antonello Perillo, Massimo Agostini e Claudio Savelli a Radio Punto Nuovo
Napoli, l’ex prep. atl. Saccone: “Osimhen in campo contro l’Eintracht, i conoscendo i medici del Napoli lo avranno rimesso in piedi a tempi di record”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Corrado Saccone, ex preparatore atletico del Napoli: “Osimhen ci sarà contro l’Eintracht, conoscendo i medici del Napoli lo avranno rimesso in piedi a tempi di record. Poi il sovraccarico è una cosa normale di questi periodi, non è nulla di grave. La forma atletica arriva giocando tanti minuti, quindi è normale che i più forti giochino spesso. Spalletti è stato bravo nel tenere tutti sulla corda e gestire le risorse al meglio. Poi ci sono calciatori imprescindibili, ma a volte anche 10 minuti in meno di gara riesce a fare la differenza per il recupero muscolare di un atleta. Per cui le 5 sostituzioni aiutano tanto Spalletti. Noi con Mazzarri facemmo un campionato dove arrivammo secondi, ma con soli 13-14 giocatori… Avessimo avuto anche noi i 5 cambi all’epoca, saremmo riusciti magari a dare filo da torcere alla Juventus fino all’ultimo. Il club ora ha costruito una rosa importante, ha sempre costruito con un trend in crescita costante. Il Napoli ha una formazione formidabile, anche se le altre concorrenti sono venute meno. Osimhen? È un atleta eccezionale, è cresciuto in maniera esponenziale. Paragonarlo a Cavani o a qualcun altro è quasi un limite, ma forse Edi aveva più armi nel suo bagaglio tecnico. Osimhen però sta dimostrando di valere tutto quello che si è sempre detto di lui. Speriamo solo che il Napoli non lo venda, così da avere una continuità al ciclo di Spalletti. Il campionato ormai è chiuso, dire il contrario sarebbe ridicolo: il Napoli ha vinto. Kvaratskhelia? È un atleta giovane, che ha margini di miglioramento incredibili. Speriamo non abbia mai grandi infortuni, ha potenzialità pazzesche”.
Perillo: “Qui a Francoforte il cielo è azzurro come la maglia del Napoli, è già un grande segnale. Ecco cosa temo con l’Eintracht, spero la qualificazione possa chiudere la qualificazione già all’andata”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Antonello Perillo, vice direttore TGR RAI: “Eintracht-Napoli sarà una gara suggestiva, per la prima volta gli azzurri potrebbero approdare ai quarti. Qui a Francoforte c’è un cielo azzurrissimo, che ricorda la maglia del Napoli e questo è già un grande segnale! Qui in Germania c’è un grande rispetto per quanto sta facendo la formazione di Spalletti, ma a me preoccupa sempre una gara del genere. Importantissimo sarà l’approccio, ma sono convinto che sarà quello giusto. Spalletti è bravo nel tenere tutti sulla corda, così come tutto il gruppo sa che questa è un’occasione ghiotta. L’Eintracht è forte, ma non è una top. Il Napoli è favorito e arriva qui tirato a lucido. Il ‘povero’ Spalletti ha solo l’imbarazzo di chi schierare. Osimhen? Quando l’ho visto andare a terra a Reggio Emilia, sono andato in tilt (ride ndr)! Però il Napoli è una squadra talmente forte che ha dimostrato di poter fare a meno anche di uno come Osimhen, basta ricordare quello che fecero Raspadori e Simeone a settembre-ottobre. Col Sassuolo, poi, già si intravedeva che il suo stato fisico fosse già sotto controllo. Cambi per domani? La squadra sarà la solita, ma a sinistra il dubbio Olivera-Rui resterà fino alla fine. Poi Spalletti saprà sciogliere bene gli uomini. Cosa temo dell’Eintracht? Kolo Muani certamente, che al Mondiale avrebbe potuto cambiare la storia della competizione. E poi ne temo l’aggressività di squadra. L’Inter vinse contro il Napoli proprio con un approccio simile, per quanto l’arbitro non ci tutelò da certi falli. L’Eintracht non è fallosa, ma è una squadra tosta e aggressiva. Spero che il Napoli riesca a chiudere la qualificazione già questa sera”.
Massimo Agostini: “A Francoforte legati tanti ricordi amari, ma ho ancora Napoli dentro il cuore. Osimhen e Kvara avrebbero fatto la differenza anche nella Serie A degli anni ’90. Questo non è più il Napoli fragile che stentava in Europa”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Massimo Agostini, ex calciatore del Napoli: “Francoforte? Vengono in mente tanti ricordi amari, tra andata e ritorno. Pensavamo di fare qualcosina in più dopo aver eliminato il Boa Vista e invece venimmo eliminati. Quelle furono due serate per me importanti e di buon livello, ma alla fine prevalsero i tedeschi. Giocare al Maradona davanti ai propri tifosi ha un significato diverso ora, questo è un Napoli consapevole della propria forza. Non è più il Napoli fragile che in Europa poi veniva meno e stentava. Questo Napoli ha l’intensità e la forza di potersela giocare con qualsiasi squadrone. Un consiglio al Napoli di oggi? Quello di non sottovalutare l’Eintracht e di non fare alcun calcolo. Come mostrato nei gironi, deve pensare partita per partita e non snobbare nessuno. In Europa dovrà riproporre la stessa consapevolezza e la stessa concretezza che mostra in campionato. Il Napoli con questa mentalità può affrontare chiunque e mettere sotto anche i top club della Champions. Io resto sempre tifoso del Napoli, ho fatti solo due anni qua ma avrei potuto farne altri. Mi è rimasto nel cuore, è un posto da favola dove ho ancora tanti amici stretti. Osimhen e Kvara negli anni ’90? Avrebbero fatto la differenza anche in quella Serie A piena di campioni. Ora è un calcio un po’ più libero e vantaggioso per gli attaccanti, ma hanno tutti e due caratteristiche che avrebbero fatto benissimo anche ai tempi nostri”.
Libero, Savelli: “Spalletti innovatore, ha inventato e anticipato tanti concetti che poi sono diventati di moda. Non ha avuto i riconoscimenti che meriterebbe perché arrivava secondo, questo può essere l’anno dove può riscuotere tutto”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Claudio Savelli, giornalista di Libero: “Il Napoli quest’anno mi dà buone sensazioni anche in Champions League, affronta tutte le gare con la stessa mentalità e lo stesso approccio. È questa la più grande forza di questa squadra. Se avessi visto una squadra in gestione tra campionato e coppa, allora fossi nel tifoso mi sarei preoccupato. E invece, è una squadra che sta sempre sul pezzo. Il Napoli è favorito, ma occhio all’Eintracht, che ha il vantaggio di non avere quasi nulla da perdere. Spalletti? Ha ricevuto meno rispetto a quanto ha dato al calcio italiano e non solo. Spero che quest’anno possa riscattare. Lui è stato un innovatore ed un precursore, ma non gli è mai stato riconosciuto perché arrivava secondo. Il fatto che Glasner gli riconosca di essere poco italiano, è un qualcosa che dice molto di Spalletti. Per lui questo è l’anno non della rivincita, ma delle soddisfazioni che meritava già da tempo. È sempre stato un passo avanti rispetto ai suoi colleghi. Alla Roma ha mostrato i suoi picchi assoluti, inventandosi Totti falso nove prima che il falso nove diventasse una moda. Spalletti è sempre stato uno studioso ed appassionato, non ha mai seguito le mode. La Roma del 2006-2007 è una squadra oggi contemporanea e questo deve far pensare. Quella squadra viene citata più volte da Spalletti, anche in questo Napoli. Lui è uno che fa didattica, quando parla di tattica e gioco spiega anche nelle interviste. È stato tra i primi a capire che la ricerca degli spazi conta più del modulo: è questa la vera forza del suo Napoli. Il resto del calcio italiano su questo concetto è ancora un po’ indietro rispetto a Spalletti”.