Semplici, Damiani, Ursino, Majorano, Cannella e Apuzzo a Radio Punto Nuovo
Semplici: “Meret e Donnarumma il futuro dell’Italia per i prossimi 15 anni. Mi manca tantissimo allenare, si soffre ma fa parte del lavoro. Negli scorsi mesi purtroppo non è andata in porto con un club di A”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Leonardo Semplici, ex allenatore di Spal e Cagliari (tra le altre): “Vedere Meret titolare con la Nazionale è stata una gioia immensa. Alex si sta meritando tutto quello che sta raccogliendo. Prima aveva una concorrenza importante e i tanti infortuni lo hanno fatto faticare dopo il suo arrivo a Napoli. Quest’estate però ha dimostrato di essere un grande professionista e di avere grande carattere. Questa prima presenza da titolare con l’Italia è stato il coronamento del lavoro fatto finora. È diventato il grande portiere che tutti noi sapevamo potesse diventare. Donnarumma gli è ancora superiore, ma lui ed Alex sono il futuro della porta italiana almeno per i prossimi 15 anni. Quanto mi manca la panchina? Tantissimo, è da un anno che sono fuori. Soffri, ma fa parte del nostro lavoro. Cerco di prenderla nella maniera giusta, aggiornandomi e restando sul pezzo. Spero di rientrare il prima possibile e in una chiamata nei prossimi periodi. Qualche mese fa c’è stato l’accostamento a qualche squadra di Serie A, ma purtroppo le cose non sono andate in porto. La sosta? Gestirla non è semplice, ma si prenderà spunto dalle precedenti soste invernali. E’ una cosa inedita, questo è certo. Da gennaio ci sarà un nuovo rush finale di tante partite e bisognerà fare attenzione”.
Oscar Damiani: “Nessuno immaginava Osimhen diventasse così forte. Con Spalletti sta diventando tra i migliori attaccanti del mondo”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Oscar Damiani, agente FIFA: “L’exploit di Osimhen è stata una sorpresa, nessuno immaginava potesse essere così forte. Nessun operatore di mercato lo pronosticava, sapevamo fosse un buon giocatore, ma a Napoli si sta davvero completando. Con Spalletti si sta consacrando come uno dei migliori attaccanti al mondo. È difficile per Simeone e Raspadori condividere il reparto con lui, ma Spalletti sono sicuro stia studiando una soluzione per far coesistere almeno due alla volta. Rennes e il rimpianto Kim? In Francia sono sempre attenti ai talenti emergenti, ma il Napoli è stato più sveglio e vanno fatti i complimenti a Giuntoli e ai suoi osservatori. Hanno fatto un lavoro straordinario. Napoli e mercato di gennaio? La squadra è perfetta così com’è, non interverrà al netto di occasioni clamorose. Migliorare la rosa del Napoli a cifre basse è impossibile”.
Ursino: “Premio meritato da Massara e Maldini, ma tanto Giuntoli lo vincerà il prossimo anno! Questo il segreto del mio amico Cristiano, a gennaio non interverrà sul mercato”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Beppe Ursino, dirigente sportivo: “Non sono rimasto sorpreso dal premio a Massara-Maldini, il Milan ha fatto cose straordinarie col budget e ha vinto anche lo Scudetto. Pazienza per Giuntoli, Cristiano tanto lo vincerà il prossimo anno (ride ndr)… È un fuoriclasse del suo mestiere, quest’anno ha fatto cose straordinarie. Kim è stato un vero capolavoro, non credevo potesse impattare già così bene il calcio italiano. È stato un acquisto straordinario, nonché una vera sorpresa. Il grande merito di Giuntoli è avere intuito per talento. E poi è uno che lavora come si lavora in una grande squadra, d’accordo sempre con l’allenatore e le sue richieste. Tutto il suo gruppo di lavoro e tutto il gruppo del Napoli hanno fatto cose straordinarie. Interventi di Giuntoli a gennaio? La squadra non ha bisogno di nulla, il Napoli è completo e sta giocando un calcio unico. Può arrivare lontano anche in Champions League. Conoscendo il mio amico Giuntoli non toccherà nulla, ne sono certo. Cristiano fa questo mestiere senza piegarsi alle dinamiche di procuratori e intermediari, questo è determinante per fare risultato. Non dimentichiamo poi anche il lavoro che sta facendo De Laurentiis, che ha dato fiducia incondizionata a direttore e allenatore. E questo è stato il segreto di tutto. Rinnovi di Kim e Kvara? Determinante farli subito, prolungarli e aggiustarli. Il Napoli può aprire un ciclo”.
Majorano: “C’è una frase di Kvaratskhelia senior che mi ha colpito più di tutte. Khvicha non è ancora tra i più grandi, deve vincere a Napoli”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Bruno Majorano, giornalista: “Kvaratskhelia senior ha un carattere molto simile a quello del figlio. C’è una frase che mi ha colpito, quando dice: ‘Prima mi riconoscevano perché ero Badri Kavaratskhelia, ora perché sono il papà di Khvicha’. La loro è una famiglia molto unita, nata e cresciuta nel segno del pallone. Kvaratskhelia ha avuto il padre ed il nonno calciatori, adesso tocca a lui raccogliere questa eredità. Se Kvara sia già tra i più grandi della storia del Napoli? No, non ancora. Deve vincere almeno qualcosa, mettersi una medaglia al collo. Quello è il requisito minimo per poter entrare nell’Olimpo all-time della storia del Napoli”.
Cannella: “Conosco Giuntoli, per lui è sempre mercato. Gennaio? Questa rosa ha un solo puntino da colmare”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Peppe Cannella, direttore sportivo: “Vanno fatti i complimenti sia a Giuntoli che a De Laurentiis. Giuntoli perché ha perseverato e creduto nelle proprie idee, ad ADL per aver dato fiducia incondizionata e carta bianca al DS e ai suoi collaboratori. Il campionato sta dando merito al progetto Napoli, che è stato bravo nello scrollarsi da dosso tutte le critiche dell’estate. Interventi a gennaio? Manca un esterno di destra basso che dia rifiato a Di Lorenzo, ma non credo ci saranno interventi da parte di Giuntoli. Si tratta di un puntino. Poi conosco Cristiano e per lui il mercato è sempre aperto, monitora costantemente le occasioni che vengono fuori in giro per l’Europa. Non si lascia niente al caso. Quanto vale oggi Osimhen? È una domanda importante, ma in base alla mia esperienza è difficile valutare davvero un calciatore. Il prezzo viene dato dalla richiesta. Se te lo chiede il PSG o chi simile, la cifra supera i 100 milioni di euro. Il vivaio del Napoli? La società da anni ha stabilito che è importante, ma non fondamentali nelle proprie strategie. Oggi per fare un grande settore giovanile in Italia occorrono le strutture, in Italia la burocrazia complica tutto”.
Apuzzo: “Il Napoli è un’eccellenza, ma le strutture giovanili spesso non sono all’altezza. La mia squadra costò 30mila euro, il Genoa 10 milioni! Dispiace vedere i D’Andrea fuggire al nord…”
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Ernesto Apuzzo, ex allenatore del Napoli Primavera: “Il Napoli rappresenta un’eccellenza in questo momento, si potrebbe migliorare sul settore giovanile, ma non è semplice. Grava e Caffarelli hanno fatto un grande lavoro, seppur abbiano avuto molte difficoltà oggettive dal punto di vista strutturale. E poi si vedono i D’Andrea e altri che emigrano e fuggono al nord. Avendolo vissuto in prima persona, bisogna ammettere che le infrastrutture non sono spesso all’altezza di una grande società com’è il Napoli. A Bergamo, a Milano, a Roma investono sul settore giovanile e hanno grandi risultati. Evidentemente questa non è una priorità in casa azzurra. Perché pochi giocatori del vivaio arrivano prima squadra? Dipende tutto dagli investimenti, ripeto. Ricordo una gara contro il Genoa di El Shaarawy: il mio Napoli era costato 30mila euro, quel Genoa 10 milioni di euro. A me dispiace vedere i D’Andrea che vanno fuori, perché la Campania abbonda di talento e materia prima. A Napoli ora è difficile emergere anche perché il Napoli è diventato una big europea e non c’è spazio per quelli meno pronti”.