Pistocchi, Iannone e Apuzzo a Radio Napoli Centrale
Umberto Chiariello: “Siamo alla vera fuga. Stiamo per arrivare alla sosta con due prospettive meravigliose”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Siamo alla vera fuga. La spallata che Bergamo ha rappresentato con la vittoria del Napoli è diventato uno strappo. Il Napoli è riuscito a battere con molta fatica con un rigore che non ha convinto tutti, specialmente fogli rosa, mettendo nuovamente in piedi la questione ‘rigorino’ che non esiste in nessun regolamento. La partita il Napoli l’ha vinta non solo per quell’episodio, ma perché sa aspettare e schierare giocatori importanti. Lozano è stato uno spacca partita e ancora una volta chi svolta la partita arriva dalla panchina. Tra le tante bestie nere, l’Empoli era la peggiore di tutte, probabilmente, vincendo le ultime 3 partite col Napoli. Osimhen è, in questo momento, l’uomo del destino azzurro. Al di là dei singoli, il Napoli è squadra che viaggia a ritmi vertiginosi. Ieri c’è stato lo strappo perché il Milan non ha vinto a Cremona, il tanto decantante il De Katealere sta picchiando in testa sin dall’inizio e si è smarrito perfino Leao. Facciamo un’altra valutazione: in Inghilterra, l’Arsenal è prima con soli 2 punti sul Manchester City e non so quanto riuscirà a resistere; in Germania, il Bayern Monaco ha superato l’Union Berlino, ha 4 punti sul Friburgo che deve ancora giocare contro l’Eintracht; in Spagna il Barcellona ha sorpassato il Real Madrid che ha perso contro il Rayo Vallecano ed è lotta a 2 punti tra le due big del campionato; in Francia, il PSG ha soli 5 punti sul Lens. Dei 5 top campionati europei, la squadra che gode del maggior vantaggio sulla seconda è il Napoli che oggi potrebbe addirittura incrementare viste le gare ancora da disputare. Oggi il Napoli si mette alla finestra e osserva cosa fanno le altre, dall’alto degli 8 punti che ha sul Milan. Poi arriva Udine, questa va affrontata come una finale di Champions mirando ai 41 punti prima della sosta. Stiamo per lasciare la Serie A con 2 prospettive meravigliose: una vista sul regno d’Europa delle prime 4 e con la targa mostrata a tutti gli inseguitori che fanno fatica perché ‘Napoli’ lo leggono sullo sfondo. Mi dispiace, perché la rosa diventa viola”.
Maurizio Pistocchi: “La Juventus ha la rosa più profonda e competitiva. Milan? Troppi giocatori con eccesso di autostima”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Maurizio Pistocchi, giornalista ex Sport Mediaset: “Quella del Napoli è una bella storia. Ad inizio campionato ho previsto 1° Napoli e 2° Milan, mi hanno scritto di tutto. Quelli che sono abituati alla ‘normalità’, cioè a vedere le squadre con grande storia e forte monte ingaggi favorite, si stupiscono. Ho fatto diverse valutazioni, innanzitutto la validità di un progetto molto interessante e la campagna acquisti: conoscevo Kim, di Raspadori ne ho parlato molto spesso, Simeone mi è sempre piaciuto, ho visto una squadra con un organico molto importante. Non conoscevo Kvara nel dettaglio, ne ho visto solo highlights e pensavo fosse molto valido, ma da qui ad essere protagonista venendo dal campionato georgiano, ce ne passa. Quello che è stato più straordinario di tutti è Spalletti che ha cambiato ancora gioco e ha trasformato il Napoli in una macchina da guerra contro cui tutti non capiscono come giocare. Finalmente il Napoli sta dando soddisfazioni perché vince e convince, da padrone del campo e del pallone. Mi diverte tantissimo perché è incomprensibile per quasi tutti gli addetti ai lavori. È primo e ad 8 punti sul Milan, è tanta roba. Credo che siano le due squadre che hanno più struttura. Al momento il Milan sta facendo confusione ed è determinato dall’eccesso di autostima di alcuni giocatori. Quando Ibrahimovic dice di essere Dio, poi magari esce Theo Hernandez che crede di essere Dio anche lui. Leao ha fatto bene, ha fatto tante partite buone, ma il Milan è in crisi a livello di identità di gioco. L’unico che è di valore internazionale è Bennacer all’interno del centrocampo che non riesce a costruire. Juventus? Il Napoli è il suo solo avversario. Tutto può succedere, ma dipende dal Napoli. L’anno scorso il Napoli è stato in gara per lo scudetto fino alla partita persa in casa con la Fiorentina, ma l’organico non era adeguato. Se fossi in De Laurentiis, persona che ha dimostrato di vedere lontano – e criticabile sotto altri aspetti, non ho mai apprezzato la comunicazione con i tifosi- vedrei di fare qualcosa a gennaio. Cercherei un’alternativa a Lobotka che è il motore del gioco del Napoli. La Juventus resta sempre la Juventus, ha la rosa più profonda e competitiva della Serie A, senza ombra di dubbio. La cosa clamorosa è che avendo a disposizione Miretti e Fagioli, hanno fatto comprare Paredes che non ha neppure disputato una partita. Hanno sottovalutato il materiale a disposizione, mi lascia esterrefatto. Inter? Una squadra con un allenatore conservatore, idee vecchie e stra prevedibili. Se fai sempre le stesse cose, gli avversari ti studiano e ti fregano. Champions League? È un sogno bellissimo, ma bisogna rendersi conto chi c’è. Ci sono corazzate che fatturano miliardi: Manchester City, Bayern Monaco, PSG. Il Napoli, come qualità di gioco, è tra le migliori d’Europa. La Champions è di episodi, Carlo Ancelotti l’ha vinta l’anno scorso essendo stando dominato da Manchester City, Chelsea e PSG ed è riuscito lo stesso”.
Antonio Iannone: “Pairetto ha applicato la giusta sanzione: il giocatore dell’Empoli è negligente”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Antonio Iannone, ex arbitro: “Rigore di Napoli-Empoli? Ho fatto l’arbitro e conosco molto bene il regolamento. In diretta mi sono espresso chiaramente: il giocatore dell’Empoli è negligente. Ieri, Pairetto non ha fatto altro che applicare la sanzione. Voglio lanciare una simpatica provocazione: se un avvocato vuole tutelare gli interessi del proprio assistito, deve conoscere il Codice civile o penale. Se non conosciamo le regole del gioco del calcio e a queste conoscenze non ci adeguiamo, corriamo il rischio di commettere infrazioni e magre figure nell’intraprendere un giudizio che presenta delle criticità. Il manuale del gioco del calcio va studiato ed è in continua evoluzione. Osimhen? Chi deve giudicare un evento deve studiare le caratteristiche dei giocatori così per elevare la propria preparazione. Ha doti e caratteristiche che mi devono portare ad avere concentrazione molto alta. Non dobbiamo dimenticare che esiste il VAR. Se quel contatto è inconsistente, il VAR avrebbe mandato Pairetto al monitor, semplicemente. Pairetto ha tollerato un agonismo calcistico per troppo tempo, se n’è accorto e ha preso una decisione importante, ma giusta. Ammonizione a Bandinelli? Non dobbiamo ammonire solo per lo step on foot, ma per imprudenza ed è quello il motivo del giallo”.
Ernesto Apuzzo: “Il Napoli potrebbe costruire una cittadella dello sport ed affermarsi tra le big europee”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Ernesto Apuzzo, ex allenatore Primavera del Napoli: “Chinaglia è stato il più buon uomo che ho conosciuto. Venne dall’America con 3.000 spettatori a Tor di Quinto, prese la maglia numero 9 in un’amichevole me la diede. Non lo dimenticherò mai. Insigne? Si vedeva dagli inizi che fosse un campione e l’ha dimostrato poi. Un mostro l’ha sostituito e nonostante la sua assenza, questo Napoli continua a dire la sua. Meret? Indegno quanto gli è stato detto. Io penso sempre in malafede e c’è chi aspetta le sue titubanze, ma gran parte dei punti è anche merito suo. Come gestire la sosta? La società, allenatore e squadra hanno una dimensione europea. È un gruppo coeso che porta risultati, adesso si riposano, faranno un ritiro in Turchia che spero sia di buon auspicio, ma a questo Napoli non è precluso nulla. Quando ricomincerà il campionato non vedo problemi all’orizzonte. Questa nostra forza è dovuta anche all’esuberanza dei giovani, la fame. Kim? È incredibile e c’è chi ha avuto il coraggio di criticarlo. Per la sua fisicità, la frequenza dei falli è assurda. Settore giovanile del Napoli? Il mio più grande rammarico è stato di aver allenato due anni la Primavera e non essere mai andato a Viareggio, dove sono stato con la Lazio, un palcoscenico importante. Ho sempre sostenuto che il Napoli senza comprare giocatori come Ounas, per dire, avrebbe potuto costruire una cittadella dello sport, facendo crescere in Campania tanti giocatori. Se il presidente -o chi per esso- decidessero di dedicare più attenzione al settore giovanile, sarebbe indubbiamente uno step in più per una società così importante. Lotta scudetto? Non ne vedo, il Milan nelle ultime 4 partite doveva fare punti e abbiamo un vantaggio. Potremmo essere solo noi le vere avversarie”.
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