Gli interventi di Antonello Perillo, Giuseppe Galderisi e Rudy Galletti a “1 Football Club”
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Antonello Perillo, vice direttore nazionale del TGR RAI. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Napoli-Mertens, è gelo: cosa pensi di questa situazione? “Ci sono vari aspetti che andrebbero approfonditi. Sono un romantico, mi dispiacerebbe vedere Mertens andar via. Con la partenza di Insigne, mi aspettavo che avrebbe ricoperto il ruolo di bandiera di questa squadra. Dopo l’incontro con De Laurentiis, ho creduto che il belga sarebbe rimasto in azzurro, ma evidentemente le cose non sono andate come mi aspettavo. Forse ‘Ciro’ ha chiesto un ingaggio troppo elevato, ma anche il club avrebbe dovuto andare più incontro alle sue esigenze. Anche se giocatori come Dries e Dybala, seppur svincolati, non hanno ancora trovato una squadra con la quale giocare. L’argentino è un grandissimo talento, tecnicamente è fortissimo, piace tanto al Napoli ed a De Laurentiis, ha quasi le caratteristiche alla ‘Maradona’. L’ingaggio di un campione del genere farebbe schizzare gli abbonamenti dei tifosi alle stelle. Mi piace anche molto Kvaratskhelia, per quel poco che si è visto. Bisogna verificare naturalmente anche l’impatto con il calcio italiano, si è trattato di un’ottima mossa da parte del club, anche se, non rinnovando i contratti di Insigne e Mertens, il Napoli ha perso due pezzi da 90, i migliori realizzatori della storia azzurra. Se il belga non dovesse rinnovare, la società dovrebbe sostituirlo. Belotti e Simeone potrebbero essere delle alternative valide per i partenopei”. Come giudichi la scelta del club di non prolungare il contratto del calciatore almeno momentaneamente? “Spalletti fu tanto criticato per la decisione di non avere schierato Mertens per circa dieci partite consecutive. Luciano è aziendalista, forse non considera Dries centrale nel suo progetto. Almeno negli ultimi del mercato azzurro, il ds Giuntoli ha chiuso delle trattative soltanto perché si sono liberate alcune caselle all’interno della rosa. Il club sta seguendo tanti calciatori, ma le strategie sono ormai chiare. Sono comunque perplesso per la scelta del Napoli di puntare su Meret, soprattutto in seguito alle dichiarazioni del tecnico dei partenopei. Credevo che la società avrebbe preso una decisione differente, ma comunque non sono l’allenatore e non deciderò io”.
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giuseppe Galderisi, ex attaccante italiano ed allenatore tra le tante di Benevento e Salernitana. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Dybala sogno di mercato di molte squadre, tra cui il Napoli: cosa ne pensi? “Sarebbe il calciatore ideale per il Napoli, soprattutto per le sue caratteristiche. Paulo in azzurro potrebbe mostrare tutta la propria personalità calcistica e le proprie qualità. È un giocatore molto duttile, non dà punti di riferimento, è perfetto per creare scompiglio tra le differenze avversarie. Sarebbe un colpo straordinario per il club, ma sarebbe vantaggioso anche per l’argentino”. Per quanto riguarda l’Inter, c’è entusiasmo per l’arrivo di Lukaku, ma non ci sarà l’intesa con Conte dal punto di vista tattico: sarà adeguato anche per il sistema di gioco di Inzaghi? “Sono convinto che l’Inter abbia messo a segno un gran colpo, soprattutto per l’intesa con Lautaro Martinez. Conte era molto compatto tra le linee e dava tanto spazio alle ripartenze. Ora il gioco è più ragionato ed è rilevante il ruolo dei centrocampisti, ma la volontà del belga di tornare a Milan sarà un’arma in più sia per il suo rendimento sia per la squadra. Questo è un contesto importante per Romelu, giocherà un ruolo rilevante”. Per quanto concerne la Salernitana, le parole di De Sanctis su Ederson hanno suscitato scompiglio tra i tifosi, dopo l’accordo di massima raggiunto con l’Atalanta per il giocatore: cosa pensi di questa situazione? “Ero molto convinto che Ederson restasse alla Salernitana, ma una proprietà forte cerca sempre di guardarsi intorno. Perdere il brasiliano e Djuric non è un fattore positivo, ma il club farà sicuramente bene anche nella prossima stagione. A volte è vero, sarebbe meglio dire una parola in meno, ma è un mercato strano, nel quale comunque la Salernitana dovrà ingaggiare calciatori adeguati alla filosofia di mister Nicola. Perdere qualche pezzo adesso può essere deludente per i tifosi, ma la proprietà è solida e alla lunga emergeranno i valori della squadra”. Quale sarà la stagione della Cremonese? Il ds Braida farà un mercato intelligente? “Cremona dai tempi che ero già a Foggia aveva una dirigenza forte e solida. Sono convinto che la capacità di questa società con nomi di lustro condurrà la squadra alla salvezza. Ci sono tante potenzialità per far bene sia sotto l’aspetto economico sia sotto l’aspetto organizzativo, aspettiamoci che la Cremonese effetui un ottimo mercato”.
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Rudy Galletti, giornalista esperto di calciomercato. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Come sta funzionando questo mercato? “È un mercato che sta mettendo le basi per far sì che i colpi siano finalizzati nelle prossime settimane. A luglio già si traccerà la maggior parte delle rose delle diverse squadre. Ci sono tanti calciatori a parametri zero, sono cambiate le operazioni di mercato rispetto al passato, si fa un po’ di necessità la virtù, ma presto le rose saranno delineate”. Cosa pensi del prossimo campionato e dell’avvio anticipato? “Il calendario sarà complicato e ferratissimo, soprattutto per le squadre le quali parteciperanno alle coppe. Ci saranno tanti infortuni, i club si stanno guardando intorno per ingaggiare alcuni calciatori, i quali saranno spremuti dal Mondiale. Ci sarà un altro campionato dopo questa competizione”. Per quanto riguarda il Milan, c’è già qualcosa in ottica mercato o deve ricominciare da zero? “La notizia della conferma della dirigenza è importante, era difficile immaginare un cambiamento all’interno della dirigenza rossonera. Sicuramente arriveranno dei colpi importanti: attualmente è stato ingaggiato Origi, c’è stato il riscatto di Florenzi e si sta puntando Ziyech del Chelsea. Con Renato Sanches e il Lilla c’erano gli accordi, il Psg non ha superato l’offerta di rossoneri e non ha affondato il colpo, ma ha influito molto la stampa mediatica francese”. Per quanto concerne il mercato del Napoli, come giudichi la linea dirigenziale degli azzurri? “È una situazione stabile, poiché senza cessioni non ci sono entrare. La politica di De Laurentiis è apprezzabile, ma complica alcune operazioni di mercato. Per quanto riguarda l’affare Deulofeu, c’è ancora distanza con l’Udinese, ma è stato raggiunto l’accordo con lo spagnolo; lo scenario è simile con il Brighton per la trattativa di Ostigard. Questo è il rovescio della medaglia della filosofia adottata alla nuova strategia del club”. Dybala e Mertens sono svincolati, eppure non sono seguiti da numerosi club: come mai? “È vero, anche se c’è da dire che molti presidenti e tante squadre stanno tentando di fare il gioco opposto a quello dei procuratori. Anche il patron del Napoli sta cercando di trovare situazioni favorevoli per affondare determinati colpi a parametro zero. Si tratta di un gioco di forza, nel quale molti calciatori arrivano a parametro zero, senza essere vincolati da contratti: l’esempio lampante è Belotti del Torino”. Hickey-Brentford, si stanno limato gli ultimin dettagli tra i due clun, i quali hanno terminato la scorsa stagione in tredicesima posizione: come si spiegano questo gap tra la Premier League e la Serie A? “A fare la la differenza è la quota dei diritti TV, quindi la liquidità dei club inglesi è decisamente superiore a quella delle squadre italiane. L’esempio perfetto è la cessione del terzino scozzese al Brentford. C’è ancora questa grande forbice tra la Premier League e la Serie A, la quale difficilmente si ridurrà nei prossimi anni. In ambito italiano, è stato bravo Marotta con il colpo Lukaku, ma dovremmo abituarci a questo genere di operazioni”.