Gli interventi di Walter Novellino, Enrico Lubrano e Giancarlo Abete a Radio Punto Nuovo
Novellino: “Spalletti può portare lo scudetto a Napoli, ma attenzione al Venezia: Zanetti ha lavorato benissimo”
A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Walter Novellino, tecnico della Juve Stabia: “Napoli-Venezia? Attenzione, perché ha fatto un grandissimo lavoro Zanetti a Venezia, una neopromossa può spaventare. Spalletti ha tanta rabbia la voglia di far bene anche se Gattuso ha fatto un grande lavoro e giocava con un 4-2-3-1 con i calciatori già abituati. Luciano portare alle sue idee e la sua determinazione: credo che il Napoli possa fare un grandissimo campionato e voglia confermare De Laurentiis le volontà del Napoli di puntare sempre in alto. Insigne merita assolutamente un prolungamento di contratto e sono convinto che tutto si sistemerà. Il Napoli può anche lottare per lo scudetto, l’allenatore ha tanta voglia e porta la sua grande esperienza. La città c’è, gli uomini ci sono e la società anche. Sono convinto che il Napoli possa ambire a grandi traguardi. 442 a Castellammare con la Juve Stabia? No, anche con il 4231. Juve Stabia è una bellissima sfida, Castellammare mi ha sempre trasmesso forti emozioni, hai la sensazione di poter fare qualcosa di importante e punteremo sui giovani. La famiglia Langella vuol far bene e speriamo che trovino quei giocatori che per me sono importanti. Il Venezia era partito per salvarsi e aveva puntato su giovani che poi mister Zanetti ha saputo crescere. Vedere Venezia in Serie A è importante per tutto il movimento, visto anche che allo stadio si va con la barca. Società seria e sana e sono convinto che Paolo Poggi saprà portare gli uomini giusti a Zanetti. L’ambizione con la Juve Stabia è quella di fare bene ed arrivare ai playoff”
Lubrano: “Squadre escluse? Covisoc sostanzialmente vincolante. Ecco l’iter per la possibile riammissione”
A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Enrico Lubrano, esperto di diritto sportivo: “Squadre escluse dai campionati? Si sapeva che rischiavano una serie di club tra B e C. Sono stati accolti i rilievi della Covisoc, questi giudizi vengono posti dalla Covisoc ed il Consiglio Federale della FIGC va ad accogliere il parere sostanzialmente vincolante della Covisoc. Si punta a garantire la regolare partecipazione al campionato con un potere di controllo della Covisoc sullo profilo di equilibrio finanziario delle società. Avverso questi procedimenti, le società coinvolte hanno un iter di giustizia hanno tre gradi di giudizio entro un termine molto ristretto di 2 giorni dalla comunicazione del provvedimento. Quindi, le società coinvolte se vorranno essere riammessa dovranno fare ricorso presso il Collegio di Garanzia entro sabato presso la commissione ad hoc del Collegio di Garanzia dello Sport. Entro 15 giorni, quindi il 2 di agosto, si avrà la pronuncia da parte della Commissione. Ci sono altri 2 gradi poi di giustizia amministrativa che sono previsti dalla legge 280 del 2003, ovvero TAR Lazio e Consiglio di Stato dove non sono previsti termini specifici però l’esperienza degli anni passati ha mostrato come la giustizia amministrativa dimostra come riesce a svolgere questi due gradi di giudizio nel ordine di 30-40 giorni, in modo da dare una risposta a questi ricorsi prima dell’inizio dei campionati. Dovessero rimanere escluse, diventa un tema da dove possono partire queste società. Il tema del titolo sportivo diventa discutibile, anche perché la giurisprudenza ha riconosciuto nel titolo sportivo l’avviamento delle società sportive. La non ammissione fa diventare discutibile se si deve vedere espropriati del titolo sportivo e anche del parco giocatori. Anche perché ci sono possibili fallimenti con 0 euro in cassa per le società come rischio concreto”.
Abete: “Contratto a vita a Mancini? Gravina ha dimostrato di crederci fino in fondo con il legale fino al 2026”
A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Giancarlo Abete, ex presidente FIGC e vicepresidente UEFA: “Italia-Argentina a Napoli non può non stuzzicare la fantasia di un amante del calcio come me. Ci sono tre riferimenti fondamentali come l’Italia, l’Argentina e la città di Napoli accomunati nel nome di Maradona. Parliamo di due nazionali che in questo momento che, grazie ai successi ottenuti, sono in grande spolvero. Ci sono, per l’eventuale match tra Italia ed Argentina, i problemi legati all’organizzazione ed alle tempistiche: ci sono da considerare la Nations League e le qualificazioni ai Mondiali oltre che ai Mondiali, abbiamo tante partite della Nazionale concentrate che così non ci sono mai state. Vittoria dell’Europeo? Ho assistito dal balcone del mio appartamento ai festeggiamenti per la vittoria dell’Italia. È stata una grandissima gioia, il primo Europeo vinto l’ho vinto da tifoso all’Olimpico nel 1968. Sono stato Presidente della Federazione negli altri due appuntamenti persi. Dobbiamo solo cercare di evitare il Brasile in finale (ride, ndr). Anche i rigori stanno girando un po’ diversamente rispetto al passato. Contratto a vita a Mancini? Ci ha quasi pensato Gravina con un contratto fino al 2026, operare come presidente della federazione è molto più complesso che operare come presidente di un club. Il presidente di un club è azionista di riferimento ed hai una responsabilità collegata ad un periodo che può essere anche lunghissimo, per la Federazione hai dei mandati di periodo e devi essere attento. Un contratto così lungo a Mancini è la dimostrazione di come Gravina abbia creduto in Mancini. Questa vittoria è vissuta come una ripartenza per tutto il paese nel senso della costruttività dopo tutto quello che è successo. Dopodiché, è naturale che un Mondiale sia un Mondiale, con una dimensione planetaria anche se nulla toglie il peso di questo Europeo vinto. Negli ultimi tempi abbiamo fatto molto meglio agli europei rispetto a tutti gli altri Mondiali post 2006 vinti a Berlino. In questo periodo storico sembra che soffriamo molto di più le competizioni con Nazioni non europee che quelle con Nazioni solo del nostro continente”.