Franco Colomba a “NM”: “Koulibaly e Fabian Ruiz sono importanti per il Napoli, Insigne? Il suo gol con tiro a giro ormai è un cult come lo era quello di Del Piero”
Franco Colomba, ex allenatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista a “Napoli Magazine”: “Il Napoli non ha raggiunto la qualificazione in Champions per mancanza di energie fisiche e mentali, credo che tutto ciò sia stato dovuto anche alla grande rincorsa fatta. Ho notato dei limiti in difesa nella sfida contro il Verona, con Koulibaly in campo quel lancio in verticale, che ha sorpreso Hysaj, non avrebbe fatto male. Lo stesso Mertens e’ apparso in calo con Osimhen ancora acerbo per un match decisivo. C’è stato un cambio in panchina. Caratterialmente Gattuso mi dà l’idea di essere più vero e meno diplomatico di Spalletti, anche se tatticamente li trovo abbastanza simili. Non sono d’accordo con chi teme un Totti bis con Insigne da parte di Spalletti. Insigne ha 30 anni ed è diventato un regista avanzato di grande qualità, Totti all’epoca aveva 39 anni. Pazzo chi lo critica. Il 4-2-3-1 di Gattuso, con la squadra al completo, è stato protagonista della rimonta finale. Quello di Spalletti in passato, con Totti di punta e Perrotta dietro, e’ stata una genialità. Al giorno d’oggi c’è spazio per tutti, con 5 sostituzioni e così tante partite ravvicinate. Sul fronte calciomercato Emerson Palmieri mi piacerebbe sulla fascia sinistra del Napoli, mentre Vecino a centrocampo forse è più congeniale per un 4-3-3. Analizzando la rosa degli azzurri, va detto che tutti hanno mostrato buone giocate ma anche limiti nel corso della stagione. Devono essere formate delle coppie di centrali assortite e di difensori esterni abili nelle due fasi. Credo che Spalletti voglia fisicità e qualità in mezzo al campo, sulla trequarti potrà contare su Zielinski, oltre al gioco sugli esterni. Ospina e Meret sono due buoni portieri ma la titolarità a mio avviso va scelta. Un Nazionale come Meret merita attenzione, con i piedi migliorerà. Spalletti può aprire un ciclo a Napoli se avrà la squadra per farlo e se l’avrà potrà fare bene perché è competente. Koulibaly e Fabian Ruiz sono punti fermi importanti della squadra, bisogna anche pensare che i gol che ha segnato Mertens in questi anni saranno irripetibili e andranno ricercati altrove. Sul fronte Euro 2020, va detto che Politano è più attaccante, Mancini ha preferito altri calciatori, cercando forse più fisicità in una squadra che come kg è un po’ carente. Raspadori è l’attaccante “diverso”, ed a sorpresa, che può diventare la variabile alla Schillaci. Di Lorenzo ed Insigne sono top players e Meret sarà il futuro “rincalzo” del titolare Donnarumma. Insigne è un campione ed il gol con tiro a giro è diventato un cult come quello di Del Piero di una volta. Di Lorenzo è un difensore completo, è entrato bene in campo contro la Turchia e può ricoprire in gara all’occorrenza anche il ruolo di centrale quindi e ciò che lo pone in posizione privilegiata. Jorginho è il punto di forza assoluto del centrocampo in regia della Nazionale ed è il titolare indiscusso. La Turchia si è dimostrata poca cosa e non fa testo, ma l’Italia è una realtà e può andare avanti fino alle fasi finali, dove chi ci arriverà sarà senz’altro di ottimo livello come lo siamo noi. Tornando al campionato, credo che Sarri, per la diversità da Inzaghi, possa portare nella Lazio una ventata nuova sul piano tattico e degli automatismi di cui è un cultore e di conseguenza avere un buon impatto”.