Assalto ultrà a Zingonia, l’Atalanta ritira la querela
Il leader della curva nord bergamasca è stato condannato a 3 anni nell’ambito del maxi processo che convolge 143 tifosi. Oggi, la società nerazzurra aveva ritirato la querela nell’ambito di un accordo con i supporters: faranno volontariato
Gli ultrà faranno volontariato – La decisione, ha spiegato l’avvocato Federico Riva, che difende diversi ultrà bergamaschi, col collega Giovanni Adami “hanno raggiunto un accordo con la società che si è concretizzato solo oggi, ma che ha alle spalle alcuni mesi di confronto”. La società, che “non si è detta interessata a un risarcimento economico del danno, ha accettato di rimettere la querela perché, in cambio, i ragazzi a suo tempo denunciati presteranno un’attività di volontariato nel campo del sociale alla Caritas diocesana bergamasca. L’accordo è stato siglato con il benestare del Comitato etico”.
E a Terni… – Un anno di Daspo è stato disposto nei confronti del ventiduenne di Terni messo agli arresti domiciliari sabato dalla polizia dopo essere stato sorpreso a bordo di un’auto in cui erano nascosti bombe carta, mazze di picconi e altri petardi artigianali a ridosso dello stadio dove si è disputato il derby tra Ternana e Perugia. A deciderlo il giudice Federico Bona Galvagno, nel corso del processo per direttissima che si è svolto stamani. Nel corso del quale l’arresto è stato convalidato e quindi il giovane, incensurato, rimesso in libertà.
Sugli spalti no, in campo sì – Secondo quanto chiesto dal difensore del ventiduenne, l’avvocato Lorenzo Filippetti, il tifoso, che milita in una squadra locale di prima categoria, nonostante il Daspo potra’ comunque continuare a giocare a calcio e sarà inoltre affidato ai servizi sociali. La prossima udienza del processo e’ prevista il 6 maggio per valutare l’esito della messa alla prova.
Fonte: SkySport