Moggi: “Secondo me non ci sono i tempi e i presupposti per concludere le stagioni”
Intervistato in esclusiva dalla redazione di TuttoSalernitana, l’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi ha parlato del presente e del futuro del calcio italiano proponendo una soluzione che possa consentire di concludere la stagione con il minor numero di polemiche possibile. La proposta di Moggi, tuttavia, non farà certo piacere ai tifosi di fede granata che si sentono legittimamente in diritto di disputare gli spareggi promozione. Ecco le sue dichiarazioni:
Che idea si è fatto di questo Coronavirus? All’inizio in tanti avevano sottovalutato il problema…
“Sicuramente siamo a cospetto di un qualcosa di eccezionale, che sta comportando danni a tutti i livelli. Ora non è il momento di parlare di eventuali responsabilità, la speranza è che possa esserci presto un ripristino della normalità anche grazie al senso di responsabilità della popolazione. Siamo chiamati a restare a casa e lo faremo, l’auspicio è che ognuno poi possa riprendere a svolgere il proprio lavoro. Anche l’economia avrà una crisi senza precedenti, il calcio in particolare. Questo sport è la quarta azienda italiana, attorno ad esso ruotano tantissimi soldi e ci saranno società anche di un certo livello che rischiano di scomparire”.
Effettivamente già in serie Ci ci sono club che non hanno avuto la possibilità di pagare gli stipendi, anche in B la situazione non è delle più rosee…
“E’ quello che stavo dicendo prima. E’ naturale che le società di terza serie possano pagarne maggiormente le conseguenze, purtroppo. Non voglio passare per catastrofico, ma sul piano economico ci saranno ripercussioni fortissime e il calcio italiano non sarà più lo stesso. Mi viene da pensare al calo dei diritti televisivi, agli incassi al botteghino che rappresentano il 18% delle entrate per ogni club. Non tutti ce la faranno, ma verrà il tempo per pensare a tutto questo. Ora dobbiamo solo sperare che il virus venga debellato”.
Potranno finire i campionati a suo avviso?
“Non ha avuto senso giocare quelle gare a porte chiuse, forse bisognava fermarsi prima. Si potrebbe fare una previsione sui campionati se sapessimo con certezza quando si potrà tornare alla normalità, viceversa ogni ipotesi non sta in piedi. Secondo me non ci sono i tempi e i presupposti per concludere le stagioni”.
Il Benevento, a +20 dalla seconda, si lamenta. Ha ragione?
“La soluzione è semplice: in A non bisogna assegnare il titolo considerando qualificate alla Champions le prime 4, stesso discorso per l’Europa League. Retrocedono le ultime due e salgono le prime due dalla B senza disputare i playoff. Mi sembrerebbe anche giusto per Benevento e Crotone. Non vedo altre alternative, sinceramente. Si passerà ad una A a 22 e l’anno prossimo, pur con l’incombenza degli Europei, si farà di necessità virtù annullando amichevoli inutili e cominciando prima come accade in tanti paesi europei”.
Fonte: tuttosalernitana.com