Napoli: ritorno al passato, nuovo ko interno, amarezza tra i tifosi
Ci risiamo! Inatteso ritorno al passato per gli uomini di Gattuso, che ieri a Fuorigrotta sono incappati nell’ennesimo ko interno stagionale, per la cronaca si tratta della sesta sconfitta al San Paolo, che mai come in quest’annata è diventato facile preda degli avversari. Ad espugnare infatti l’ex fortino azzurro, in sequenza. sono stati il Cagliari, il Bologna, il Parma, l’Inter, la Fiorentina ed ieri pomeriggio il Lecce. Tutte formazioni, fatta eccezione per i nerazzurri, provinciali che sulla carta hanno una rosa nettamente inferiore al Napoli. Grande amarezza tra i 50mila sugli spalti, accorsi in massa, fiduciosi in una risalita in campionato, ma purtroppo così non è stato. Quando sembrava che il periodo negativo fosse finalmente alle spalle, complice i brillanti successi su Lazio in Coppa Italia e su Juventus e Sampdoria in campionato, ecco l’inaspettata sconfitta ad opera dei salentini che ha fatto rivivere alla piazza partenopea i momenti bui che hanno caratterizzato questo torneo. Eppure tutto lasciava intendere che con i rientri dei cosiddetti titolarissimi, il cammino degli azzurri potesse, una volta per sempre, prendere la piega giusta, ma il Koulibaly visto ieri è solo il fantasma di sè stesso. Adesso la situazione si è complicata non poco ed alla viglia della prima semifinale della Tim Cup contro l’Inter, mercoledì sera al Meazza, e a due settimane dal big match di Champions con il Barcellona di Messi, questa batosta non ci voleva proprio. Il morale dei giocatori è di nuovo sotto i tacchi ed all’orizzonte il cielo sembra farsi sempre più nuvoloso in casa Napoli. Mai possibile che non si riesca a ritrovare il bandolo della matassa di una squadra, riveduta e rifatta a gennaio con gli innesti giusti che aveva già di sé giocatori di livello che non più tardi dello scorso torneo erano sulla cresta dell’onda. Il Lecce ha sbancato il San Paolo dopo ben 22 anni, era infatti dal 1998 che non vinceva in casa dei partenopei. Una doppietta del redivivo Lapadula ed gol un capolavoro su punizione da trenta metri di Mancosu hanno firmano il 3-2 per i giallorossi pugliesi. In virtù di questo risultato l’undici dell’allenatore ex Milan ripiomba nella parte destra della graduatoria a meno 4 dalla zona Europa League. In verità, ieri pomeriggio, gli azzurri avevano approcciato molto bene alla gara, partendo alla grande e rendendosi pericolosi fin da subito, ma la poca precisione sotto porta è costata tantissimo. Fino alla mezz’ora c’è stata solo la formazione partenopea in campo, ma la rete di Lapadula ha dato il là ad un’altro match: gli uomini di Liverani hanno preso coraggio e si sono affacciati sotto l’area azzurra in un altro paio di occasioni , arrivando all’intervallo in vantaggio, sul risultato di 0-1. Il gol di Milik agli albori della seconda frazione di gioco pareva mettere le cose a posto preludendo ad un facile ribaltamento del risultato. Ma è stato solo un’illusione. Complice anche il direttore di gara che sull’1 a 2 non è andato a rivedere un presunto fallo in area su Milik, il Napoli ha tirato i remi in barca subendo molte ripartenze leccesi su una delle quali è scaturita la rete del 3 a 1 che ha piegato le gambe ai giocatori di casa. Inutile il gol di Callejon nel finale. Tuttavia ora come ora è assolutamente proibito abbattersi e disunirsi. Occorre ricominciare da subito a macinare gioco e risultati. Da stamattina si torna a lavoro a Castel Volturno, Gattuso ha a disposizione due giorni per riordinare le idee, in vista della sfida di Milano.