EDITORIALE: Mercato Napoli, tra falso e realtà
A volte nella vita esistono delle occasioni irripetibili, ed uno deve saperle cogliere perchè sono come treni che passano una volta nella vita senza darti altra possibilità di risalirci su, e questo ovviamente vale in tutti i campi, anche in quello “pallonaro” . La stagione calcistica appena iniziata per il Napoli calcio ha proprio le sembianze di quell’occasione da cogliere a tutti i costi, di quel treno che devi per forza prendere. Perchè? E’ presto detto, infatti il club partenopeo si trova ad affrontare la nuova stagione calcistica col vantaggio di essere l’unico top club nel campionato di serie A ad avere una continuità tecnica, in quanto gli altri top club (Inter, Juve, Milan e Roma) hanno cambiato tutti la guida tecnica, e con ogni probabilità affronteranno il “famoso” anno di transizione (così come è stato per Ancelotti quello passato) e, per forza di cose, non saranno da subito al top. Per quanto appena descritto, affrontare la stagione nel migliore dei modi risultava essere fondamentale per il club azzurro, e quale miglior occasione per farlo se non intervenendo sul mercato in modo da colmare le lacune di organico? Ebbene, le premesse erano queste, però all’atto pratico si è concluso un altro mercato estivo agro-dolce per il popolo azzurro. Era partito bene il Napoli, sostituendo il partente Albiol con Manolas, forse il miglior difensore disponibile sul mercato (anche se con caratteristiche differenti dal partente Raul), però poi, come spesso è successo in passato, si è perso nei meandri del mercato non facendo corrispondere gli acquisti ai proclami. La questione che però secondo noi ha del clamoroso è quella legata a James Rodriguez. Il calciatore è stato espressamente richiesto dal mister, cosa confermata anche dal patron del azzurro, che sebbene non condividesse l’idea (lui voleva un giocatore in un ruolo differente) si diceva disposto ad accontentare Ancelotti anche se il costo del cartellino de calciatore risultava essere oneroso. Discorso sensato, che non fa una piega, peccato che alle parole non seguono i fatti, infatti il Napoli richiede il giocatore in prestito senza obbligo di riscatto, e con il giocatore in scadenza nel 2021 è quasi una dichiarazione di non volontà ad acquisirlo, in quanto se a fine anno dovesse tornare alla base (Real) si troverebbe nella condizione di potersi liberare a parametro zero alla fine della stagione successiva, e chiaramente il club Madrileno non può permettere che ciò avvenga. Male, decisamente molto male, non per il giocatore in se stesso, ma per il fatto che il mister in prima persona, esponendosi, avesse richiesto il suo ingaggio (che rientrava ampiamente nei parametri del Napoli). Che succede poi? Si vira su Lozano, dopo aver provato (?) ad ingaggiare Pepè, e quasi a fine mercato il forte calciatore Messicano viene ingaggiato. Però il Napoli rimane con delle lacune di organico abbastanza evidenti, infatti tralasciando il trequartista richiesto da Ancelotti, servirebbe un vice Allan di ruolo, un regista ( necessario per il 4-3-3) ed un centravanti top, soprattutto dopo che la scorsa stagione il Napoli ha palesato evidenti problemi in fase realizzatava (in relazione alle innumerevoli palle gol create). Proprio per questo il Patron azzurro dice di voler acquisire un centravanti da 30 gol, altra dichiarazione sensata, peccato che anche stavolta alle parole non seguono i fatti, in quanto l’attaccante che il Napoli acquisisce è lo svincolato Llorente, non proprio il profilo che ci si aspettava, soprattutto dopo che, per buona parte del mercato, le voci di Icardi al Napoli si sono susseguite, ma alla fine anche in questo caso un nulla di fatto (come successe qualche anno fa). E poi nulla, tralasciando gli acquisti prospettici di Di Lorenzo ed Elmas, il mercato del Napoli si chiude mestamente, lasciando molte lacune di organico la in bella mostra e magari aggiungendone delle altre con le cessioni last minute di Chiriches e Verdi (su quest’ultima Ancelotti pare si sia opposto). Che dire, al di la del “dieci” dato al mercato dal mister vorremmo davvero conoscere il suo reale pensiero e, soprattutto, il suo stato d’animo dopo questo mercato così travagliato e (a parer nostro) decisamente sotto le aspettative, ma ciò che ci preme è che lui, il suo reale pensiero, lo esterni chiaramente alla dirigenza azzurra, perchè, come dicevamo, l’occasione è di quelle da cogliere al volo, e se hai un curriculum e, mettendoci la faccia, dichiari che la società ha fatto un mercato da “dieci”, poi puoi fare solo una cosa, vincere, perchè l’anno di transizione oramai è bello che andato ed altri “treni” difficilmente passeranno, quello per “Yuma” compreso.