Juventus, Marchisio: “Ora andiamoci a prendere la Decima”
TORINO – Un’ottima annata. Claudio Marchisio ha probabilmente raggiunto il top della sua carriera. Qualità, quantità e affidabilità. Con 39 partite giocate delle 42 stagionali, è il secondo bianconero più impiegato da Allegri dopo lo stakanovista Bonucci (40). Potrebbe gonfiare il petto, uscire dall’ombra di Pirlo e compagni. Ma all’io Marchisio preferisce sempre il noi: “Ci sono annate più o meno positive – così il centrocampista torinese, intervistato da Jtv, il canale tematico bianconero -. L’importante è che alla fine della stagione la squadra riesca a portare qualche trofeo a casa”.
MARCHISIO: “MOMENTO CRUCIALE, CENTRIAMO TUTTI GLI OBIETTIVI” – Insomma, il meglio deve ancora venire. In questo senso, la Juve è messa assai bene: il quarto scudetto consecutivo è in ghiaccio, così come la finale di Coppa Italia, e la strada per le semifinali di Champions League sembra in discesa: “Anche quest’anno stiamo dimostrando di avere fame e voglia di mettere in campo tutto quello che abbiamo. E’ il momento cruciale della stagione. Dobbiamo cercare di arrivare in fondo a tutti gli obiettivi. Siamo contenti di aver pescato il Monaco, un rivale però da non sottovalutare, perché è arrivato ai quarti eliminando squadre importanti. Il nostro primo obiettivo era raggiungere la finale di Coppa Italia. Contro la Lazio proveremo a vincere la nostra decima”. Guai a pensare che la squadra di Pioli sia la stessa strapazzata dalla Juve (0-3) lo scorso novembre all’Olimpico: “Quella Lazio non era in forma come quella attuale – avverte Marchisio -. Hanno ottime qualità individuali e collettive, e possono contare su un allenatore molto bravo. Bisognerà fare molta attenzione, anche perché non giocando le coppe saranno sicuramente più freschi di noi”.
“TANTE ASSENZE? IL GRUPPO CONTA PIÙ DEI SINGOLI” – Il numero 8 bianconero elegge la conquista del primo scudetto dell’epopea Conte, il 6 maggio 2012 sul neutro di Trieste, come il momento più bello della sua carriera: “E’ arrivato dopo un’annata intensissima, piena di emozioni. I magic moment di questa stagione? La vittoria del derby all’ultimo secondo, il successo contro la Roma e quelli in casa del Borussia Dortmund e della Fiorentina. Al Franchi, martedì scorso, avevamo molte assenze importanti ma abbiamo dimostrato che il gruppo conta più del singolo”. L’Italia va sempre più stretta a una Juve tornata nel G8 delle grandi d’Europa: “Vincere lo scudetto però non è mai un’impresa scontata. Passa il tempo, ma noi siamo sempre là davanti. Ora siamo a 70 punti, come il Chelsea in Inghilterra. Il problema sono le altre squadre che non riescono ad avere la nostra stessa continuità. In Italia c’è un po’ di crisi, e i riflessi si notano anche nel calcio”. In merito al suo look sempre perfetto, quasi… principesco: “L’aspetto è molto importante, così come rappresentare una società quale la Juventus nel mondo”. Sotto la camicia, però, c’è un nuovo tatuaggio: “E’ una preghiera cambogiana, per proteggere me e la mia famiglia da tutti i mali – conclude Marchisio -. Io ci credo molto. I miei tatuaggi hanno un significato importante. Considero il mio corpo un po’ come una forma d’arte”.
A PARMA TURNOVER CON VISTA CHAMPIONS – Dopo il giorno di riposo concesso da Allegri ai giocatori reduci dal colpo gobbo di mercoledì in casa della Fiorentina, oggi il gruppo si è ricompattato e ha svolto una seduta nella tarda mattinata. Nel mirino c’è l’anticipo di sabato pomeriggio al Tardini di Parma (ore 18, arbitra Gervasoni), anticamera dei quarti di Champions contro il Monaco, atteso martedì 14 allo Stadium. Oltre ai soliti lungodegenti (Asamoah, Caceres, Romulo e Pogba), Allegri a Parma dovrà fare a meno pure di Barzagli e probabilmente di Pirlo, che corrono contro il tempo per rispondere presente contro i monegaschi. La Champions è già nei pensieri anche di Tevez e Lichtsteiner: i due hanno praticamente smaltito i loro acciacchi, ma dovrebbero essere risparmiati contro gli emiliani di Donadoni.
Contro la cenerentola della Serie A, la Juve si concederà un bel po’ di turnover. Seconde linee dunque allertate: da Ogbonna a Padoin, da Sturaro a De Ceglie, fino a Coman, Matri e Llorente.
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- Protagonisti:
- claudio marchisio