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Gli interventi di Josè Alberti, Matteo Marani, Gigi De Canio e Fabrizio Cappella a Radio Marte

A Radio Marte, nel corso di ‘Marte Sport Live’, è intervenuto Josè Alberti

“Ricordo della presentazione di Maradona? Bellissimo. Io sono stato testimone della trattativa in Spagna col Barcellona, il presidente spagnolo ci disse di bluffare sull’incedibilità di Maradona finché il Napoli non avesse completato il trasferimento. Diego non credeva alle 50mila persone del San Paolo, ma già sulla strada statale al semaforo la gente si accorgeva di Maradona. Dopo la salita delle scalinate mi disse: “Figlio di… avevi ragione”, riferendosi alla passione dei napoletani che gli avevo preannunciato. Era emozionato, non è riuscito a dire più di tre parole che ha subito dovuto prendere il pallone. Chi l’ha scoperto? Omar Sivori, è stato il primo a suggerire Maradona al Napoli, dai tempi della militanza in Argentina. Quando lo andai a vedere nei campionati minori in Argentina e già faceva numeri incredibili, tutto confermato poi tra i professionisti. Una sera a cena mi chiese cosa pensassi di lui: gli risposi che dalla testa in giù era il più grande della storia. Il Napoli senza Maradona sarebbe arrivato quinto, la Juve senza Platini avrebbe vinto lo stesso lo scudetto. Icardi al Napoli? No, il procuratore crea solo difficoltà”.

A Radio Marte, nel corso di ‘Marte Sport Live’, è intervenuto Matteo Marani, giornalista

“Documentario su Maradona? C’è un po’ di tutto, da quando comincia l’operazione a Barcellona, dove abbiamo girato delle immagini e ripercorso tutte le tappe, comprese le pagine dei giornali e il contratto firmato da Diego in persona, mai visto in televisione. Il racconto non si ferma al calcio, ma si allarga alla città: cos’era la Napoli degli anni ’80 e in generale l’Italia. Ci saranno immagini suggestive sulla bellezza di Napoli. L’arrivo di Maradona portò ottimismo in tutto il paese, grazie a Ferlaino che è uno degli intervistati. Sarà possibile vederlo in tv in diretta, on demand e in replica: spero che possa piacere a tanti napoletani. James? Non si paragona a Maradona, ma piace molto: è un giocatore che nelle mani di Ancelotti può essere una stella per Napoli. Ha grandi colpi e giocate, dopo il Mondiale del 2014 nessuno l’ha più perso di vista. L’obiettivo è alzare la qualità del gioco, anche se il Napoli potrebbe giocare in maniera diversa per esaltarlo”.

A Radio Marte, nel corso di ‘Marte Sport Live’, è intervenuto Gigi De Canio, allenatore

“James? Un calciatore che si muove bene su tutto il fronte offensivo, in particolare dietro la punta. Ancelotti resterà con il 4-4-2 ma con qualche concetto di gioco diverso. Manolas?
Il Napoli deve completarsi con questi giocatori e diminuire il gap con la Juve. La ciliegina sulla torta sarebbe un attaccante forte, anche se Milik è tecnicamente valido, ma gli manca qualcosa per avere spessore a livello internazionale. Serve un giocatore che solo con la propria presenza vinca le partite, come capitava con Maradona, grazie al quale tutti gli altri andrebbero oltre i propri limiti. Centrocampo? Magari uno come De Rossi, anche altre squadre guardano ai parametri zero: se fosse in buone condizioni fisiche, sarebbe una pedina importante”.

A Radio Marte, nel corso di ‘Marte Sport Live’, è intervenuto Fabrizio Cappella, giornalista

“Emozione forte per gli atleti sul prato del San Paolo, una serata bella per Napoli, questi eventi dovrebbero esserci più spesso. Quando ci saranno le partite, si noterà ancora meglio quanto è bello il nuovo stadio e i suoi colori. Applausi ad Insigne? Era molto emozionato, è rimasto molto riservato e rinchiuso nel suo spazio: non era un atleta delle Universiadi, ma un collante tra Napoli e l’evento. Non è un caso la maglia della Nazionale, ha fatto semplicemente quello che gli è stato chiesto, rappresentare la città”.

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