Italia, Immobile: “Niente gol? Mi prendo le colpe”
Undici tiri totali, ma la casella dei gol fatti recita ancora uno zero. Per la seconda volta su quattro partite, in entrambi i casi contro il Portogallo. E, dopo il maledetto 0-0 contro la Svezia, considerando lo stesso risultato ottenuto con i lusitani il digiuno a San Siro sale a 349’. Insomma, questa Italia fa una fatica titanica a segnare e questo è stato il motivo principale per cui non è riuscita a qualificarsi alle Final Four del torneo. Nonostante un gioco ottimo da tre partite a questa parte. Ma manca un terminale offensivo. Almeno al momento. Tante le occasioni avute contro la formazione di Santos, ma Insigne, Florenzi e non solo non hanno saputo sferrare il colpo decisivo. Compreso Ciro Immobile, che ci è andato vicino in un paio di occasioni. La prima, ad inizio match, lo ha visto avventarsi sul tiro di Insigne respinto da Rui Patricio, ma il suo tentativo da posizione favorevole è terminato alto. La seconda, invece, non è stata altro che una girata di destro deviata con il piede dal portiere avversario. Già nove i gol segnati da Immobile nelle sedici partite stagionali giocate con la maglia della Lazio. Il discorso, però, pare essere molto diverso quando si parla di nazionale.
“Mi prendo le colpe”
E il volto con cui si è presentato in zona mista a fine gara non poteva essere dei più sorridenti: “Abbiamo disputato un buon match, ci è mancato solo il gol – ha commentato l’attaccante – Questo fatto di non segnare sicuramente sta iniziando a pesare, ma devo guardare avanti. Ho le spalle belle larghe e questo mi permette di guardare al futuro con serenità”. Contro la Polonia, lo scorso 14 ottobre, Mancini lo ha tenuto fuori per tutti i 90’, preferendogli il falso nueve e poi nel finale Lasagna. A questo giro, invece, gli ha dato fiducia: “Ero più preoccupato prima, quando le occasioni non capitavano – ha spiegato Immobile – nelle ultime tre partite abbiamo giocato molto bene e questo ci lascia ben sperare. Le due occasioni fallite? Nella prima sono arrivato sulla palla con troppa voglia di fare gol, mentre nella seconda sono stato anche sfortunato. Novanta volte su cento quella passa sfila al fianco del portiere”. Già, è un momento in cui gira male sotto porta: “Con il mister stiamo facendo un ottimo lavoro e mi prendo le colpe per queste difficoltà ad andare in gol. Mi do un voto basso, perché un attaccante ha il dovere di fare gol. Stiamo vivendo un momento particolare in termini di risultati, ma l’importante è non essere scesi in Lega B”.
Fonte: SkySport