CALCIO ESTERO

Argentina-Messico 2-0: ok Dybala, Icardi a secco

Altra amichevole e altro successo per l’Argentina di Scaloni che, da quando siede sulla panchina dell’Albiceleste, ha ottenuto quattro risultati utili su cinque match disputati. L’obiettivo era quello di riscattare il ko dello scorso 16 ottobre subito per mano del Brasile ed Icardi e compagni ci sono riusciti. Contro il Messico, allo stadio Mario Alberto Kempes di Cordoba. Il primo round di un doppio confronto che vedrà le due squadre contro ancora una volta il 20 novembre a Mendoza. Amichevole, sì. Ma non più di tanto, perché da queste parti i 90’ contro il Messico sono da sempre molto sentiti. Decisivo il gol di Funes Mori nel primo tempo e l’autogol di Brizuela nella ripresa.

La partita

L’undici che Scaloni decide di mandare in campo è piuttosto sperimentale. A cominciare dalla difesa, che da quattro passa a tre. Marchesin in porta, poi Funes Mori, Juan Foyt e Leandro Paredes a comporre il reparto arretrato. Correa e Lo Celso al centro della mediana, affiancati da Saravia e Tagliafico. Tridente offensivo composto da Dybala a destra, Lautaro Martinez al centro e Acuna a sinistra. Dall’altra parte il Messico risponde con il suo solito 4-3-3, con Pulido e Jimenez a comporre il tandem d’attacco. Primo tempo combattuto, con l’Argentina che esce alla lunga e trova il gol del vantaggio grazie a Funes Mori. Il difensore del Villareal raccoglie la punizione calciata da Dybala e, lasciato tutto solo dalla difesa avversaria, stacca di testa battendo un incolpevole Ochoa, che non può niente per salvare il risultato. Nella ripresa ecco poi la girandola di sostituzioni. Ben sei, tanto da una parte quanto dall’altra. Per l’Argentina, arrivati quasi all’ora di gioco, arriva il momento anche di Mauro Icardi. Alla ricerca del suo primo gol in nazionale dopo i dieci già messi a segno con l’Inter nelle tredici gare stagionali giocate fin qui, l’interista entra al posto del suo compagno Lautaro Martinez. E ci va vicino alla soddisfazione personale, perché la palla di Saravia è perfetta e chiede solo di essere buttata dentro. Ma Brizuela, nel disperato tentativo di anticiparlo, butta la palla dentro la propria porta, regalando all’Argentina la Copa Adidas 2018. Niente da fare, dunque, per Maurito. Che dovrà rimandare l’appuntamento con il gol alla prossima partita. In campo, fra gli ‘italiani’ anche De Paul, entrato ad inizio ripresa al posto di Correa.
 

Fonte: Sky

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