Napoli porta aperta: L’Europa è di Rafael ma Andujar sorpassa
Niente più gerarchie, adesso tocca a Mariano Andujar. Dopo Palermo, Rafa Benitez s’è convinto a mettere da parte Rafael e a dare fiducia all’ex numero uno della nazionale argentina, a lungo tenuto in panchina salvo poi proporlo nelle due sfide di Coppa Italia, contro Udinese e Inter, uniche presenze stagionali prima dell’esordio in Europa League, giovedì, a Trebisonda, e in campionato contro il Sassuolo, lunedì sera. Meno di dieci giorni, dunque, e tante certezze sono svanite: l’errore di Palermo ha costretto l’allenatore spagnolo a decidere sull’opportunità o meno di fermare Rafael, sul quale si sono abbattuti i peggiori giudizi della critica, attratta più dalla sua incertezza che non dalle scelte sbagliate di Benitez che hanno determinato la sconfitta.
IN SILENZIO S’è dovuto piegare alla volontà dello staff tecnico, il giovane portiere brasiliano. Ha accettato la panchina in silenzio, dopo un colloquio chiarificatore con l’allenatore. Ma di certo non ha ricevuto il sostegno dello spogliatoio che, anzi, avrebbe spinto per la promozione a titolare di Andujar. Da degno successore di Reina alla panchina: in 6 mesi Rafael ha perso quelle certezze che aveva acquisito prima dell’infortunio patito nella gara d’Europa League, un anno fa, a Swansea. Su di lui sono state scaricate anche le colpe di una difesa tra le più bucate del campionato che, spesso, non gli ha garantito la dovuta copertura. In ogni modo, Rafael tornerà titolare domani, nel ritorno contro il Trabzonspor, in una gara che non dovrebbe avere storia dopo lo 0-4 dell’andata.
PRIMATO ANDUJAR Per il portiere argentino parlano i numeri: con lui in campo, il Napoli ha vinto 5 partite su 5. E se solo si vuole dare retta alla scaramanzia, allora Andujar può stare tranquillo, il posto di titolare sarà suo almeno fino al prossimo risultato negativo. La sua, in ogni modo, è una storia strana, arriva a Catania nell’estate 2009, subito dopo aver esordito con l’Argentina, e il rapporto col club sembra idilliaco. Con gli etnei, Andujar somma 146 presenze in 5 stagioni, intervallate dai prestiti all’Estudiantes, ma nell’ultimo anno il rapporto tra le parti s’incrina, il rendimento è mediocre tanto che il tecnico Maran gli preferisce il secondo, Frison. A gennaio 2014 viene ceduto al Napoli, ma resta a Catania fino a giugno.
FUTURO SUO Nelle gerarchie estive di Benitez lui sarà solo il dodicesimo, dopo la partenza di Reina l’allenatore decide di puntare tutto su Rafael il cui rendimento risulterà alterno. Andujar è amico di Higuain ed è ben voluto dai sudamericani. Così, l’errore del titolare a Palermo serve al tecnico per rivedere le convinzioni: il momento è propizio per vedere all’opera l’ex portiere dell’Argentina. E, così, Andujar diventa titolare più per acclamazione dello spogliatoio che per scelta tecnica. Con lui il Napoli ha sempre vinto: 2 vittorie in Coppa Italia, 2 in Europa League e una in campionato. Il futuro è tutto nelle sue mani, come quel secondo posto che è diventato l’obbiettivo primario del club per ritornare a giocare la Champions League.
La Gazzetta dello Sport