Lotito si difende: ”Nessuna pressione, il sistema sta per saltare”
MILANO – Quasi cinquanta minuti di discorso, una foga incontenibile tra risposte al telefonino che squillava in continuazione (“Carlo ti richiamo dopo, Enrico adesso salgo”) e repliche appassionate alle domande dei giornalisti. Così Claudio Lotito, alla fine sudatissimo per la durata della performance oratoria, ha replicato al contenuto della conversazione telefonica con il dg dell’Ischia, Pino Iodice, pubblicata da Repubblica.
“IO CI METTO LA FACCIA” – “Io ci metto la faccio”, ha detto il presidente della Lazio che si è presentato con tre pagine di documento contenente il suo programma per la Lega Pro. Era da oltre quattro mesi che Lotito non parlava in Lega, da quando era stata rivelata la sua frase decisamente antipatica su Beppe Marotta, poi sanzionata dalla giustizia sportiva. “Non ho fatto pressioni su nessuno, ho solo posto il problema. Ho semplicemente detto che il sistema sta saltando. Rivendico quello che ho detto, anche in forma premeditata, perché ero a conoscenza che la persona con la quale ero al telefono avrebbe fatto questa scelta”.
“IODICE PORTA SFIGA” – Non mancano accuse personali al dg dell’Ischia con annuncio di azione legali: “Andate a vedere il curriculum di Iodice e guardate di chi parliamo. Porta pure sfiga, le squadre per cui ha lavorato sono tutte fallite. Nocerina, Pro Patria, Taranto. Con lui ci vedremo in altre sedi”. Tutto si inserisce nella feroce battaglia che sta dividendo la politica calcistica italiana dopo l’elezione di Tavecchio al vertice della Figc. “Il problema è che c’è un gruppo di persone che vogliono impadronirsi della Lega per scopi personali. Io non ho fini personali, voglio fare pulizia. Ditemi, che vantaggi ho? Mia moglie mi dice: chi te lo fa fare, ti sputano pure addosso! La vita è il set di un film. Lo vogliamo cambiare? Altrimenti si arriva al capolinea e si spegne la macchina. A me delle cariche non interessa, non faccio favori. Ho cercato di aiutare tutti con consigli e suggerimenti. Il sistema è alla deriva. E’ ora di finirla con sta gente che non mette i soldi e non conosce la materia. Le società devono essere gestite in maniera corretta”.
“IL SISTEMA STA PER SALTARE” – Il presidente biancoceleste affronta punto per punto i contenuti della conversazione telefonica: “Beretta non si è nemmeno preoccupato. Ho semplicemente detto, riferendomi sia a Beretta che a Macalli, che è inutile che facciamo saltare il presidente perché il presidente conta zero. Non Beretta in quanto Beretta, ma in quanto presidente della Lega. Beretta è organo di garanzia, chi conta è l’assemblea. Nell’intercettazione dico che c’è una condivisione in maggioranza sul programma”. Uno dei punti più discussi della telefonata di Lotito è quello che riguarda la promozione in Serie A di realtà piccole come Carpi, Latina e Frosinone: “Il sistema calcio, così com’è, sta per saltare, io voglio trasparenza: se il Parma oggi non paga le scadenze, lunedì salta. Questo è un sistema che non regge Carpi e Frosinone, a chi vendo i diritti con loro? Così facendo arriveranno in A certe squadre dai Dilettanti. Lo dico pubblicamente: fra tre anni, come farà la Lega a vendere i diritti se ci sono squadre con al massimo 2 mila spettatori? Che ricavi arriverebbero? Il sistema incassa 100 e spende 150. Se il sistema continua così, salta. Il sistema richiede una riduzione a 18 squadre per ciascun campionato”.
REPLICA AD ABODI – Proposte a pioggia: “Vorrei un sistema trasparente, è impensabile non sapere chi siano gli acquirenti di un club. Fino a oggi nessuno sa quanti soldi prendere e quando. Lo streaming tv della Lega Pro produce zero. Io propongo di metterlo a pagamento, a poco, anche un euro a partita”. Scambio a distanza con Andrea Abodi che questa mattina ha parlato della vicenda su twitter: “Per quel poco che conta non permetterei che tutto questa venga insabbiato – aveva scritto il presidente della Lega Serie B – conta solo il campo e questo principio vale per tutti noi della B fino a oggi. Il Carpi continuerà a fare quello che ha fatto fino ad oggi, con dignità, qualità e determinazione”. Lotito dribbla anche questo: “Abodi può dire quel che vuole, ditegli se mi chiama per fare queste cose… Abodi è deluso perché non si possono coltivare relazioni con persone che hanno fini personali”.
ss lazio
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- claudio lotito