PIANETA CALCIO

Donadoni: “Ci abbiamo messo il cuore. Basta contestazioni”

A fine gara l’allenatore del Parma critica l’espulsione di Galloppa da parte dell’arbitro Rocchi: “Decisione fiscale”, e parla dei problemi societari: “La nuova società ha detto che farà delle cose. Aspettiamo ma non critichiamo a priori”
Contro il Chievo è arrivata la 18.esima sconfitta su 22 partite, ma la prestazione del Parma, afflitto da grossi problemi societari, non è stata negativa. “Ci abbiamo messo il cuore, ma siamo stati penalizzati dall’espulsione. In quella situazione – dice Roberto Donadoni nel post partita – Rocchi è stato eccessivo, onestamente non mi è parso un arbitraggio dei migliori”.

“Espulsione fiscale” – “Purtroppo il risultato è negativo, ma guardando la prestazione dei ragazzi posso dire di essere dispiaciuto e contento per quello che hanno dimostrato in campo. Ce l’hanno messa tutta rischiando anche di subire il secondo gol, hanno buttato il cuore con tutta l’energia sul  terreno di gioco cercando di recuperare un risultato che ci vedeva ancora una volta penalizzati da una scelta arbitrale un po’ affrettata e che poi ha condizionato tutta la gara”, aggiunge Donadoni. Per l’allenatore del Parma “la prima ammonizione ci stava ma la seconda, considerato che l’episodio è successo dopo pochi minuti, mi è sembrata un po’ troppo fiscale. Se ti trovi con un uomo in meno contro un tuo diretto avversario nella lotta salvezza e sei costretto a concedere un giocatore diventa tutto più complicato”.

“Basta contestazioni”
– Donadoni torna poi sui discorsi societari e ribadisce il proprio fastidio per lo scetticismo con cui è stato accolto il nuovo presidente Manenti: “La nuova proprietà ha detto che farà delle cose, non capisco perché non si riesca a stare 3-4 giorni tutti in silenzio e poi eventualmente parlare. Se poi sarà fatto qualcosa di concreto ne saremo felici, ma se questo accadrà voglio vedere quanti si rimangeranno la parola o chiederanno scusa”.

“Basta col tiro al bersaglio” – “Parlare prima mi sembra un tiro al bersaglio e un modo di fare che solo noi italiani abbiamo. Ora sono tutti paladini, si nascondono dietro ai discorsi facili e populisti, ma finora dove erano? I miei giocatori hanno dimostrato anche stasera di metterci tutta l’energia e la forza, c’è ancora voglia di non rinunciare. E’ la cosa più semplice dire ‘tolgo il disturbo e arrangiatevi voi’. C’è chi dice di avere 30-40 milioni in banca e che i soldi non gli servono. Qui – ha proseguito Donadoni – non si tratta di soldi ma di rispetto e di qualcosa che va oltre il mero denaro. Io mi prendo tutte le responsabilità e i rimproveri, mi interessa solo cercare di essere tranquillo con me stesso”.

Lucarelli: “Vogliamo una società seria” – A fine gara è arrivato anche lo sfogo del capitano del Parma Alessandro Lucarelli: “Manenti ci ha detto che la sua intenzione è quella di mettere dei soldi nella società. La cosa più importante è il futuro del club, vogliamo una società seria alle spalle, cosa che fino ad oggi non c’è stata. Fa anche ridere che nelle ultime tre partite si sia presentato nello spogliatoio un presidente diverso e con oggi siamo a quattro. Siamo veramente allo sbando. Mi auguro ora che alle parole seguano i fatti anche se c’è poco tempo”.

“Spero che Manenti faccia le cose per bene” –
“Del passato di Manenti non mi interessa, spero solo che faccia le cose per bene. C’è comunque tanta amarezza – ha aggiunto il capitano del Parma – Il passato? E’ ovvio che Leonardi e Ghirardi abbiano fatto degli errori ma almeno Leonardi non è sparito, è ancora qui. E poi Tavecchio dov’era in tutto questo? La Lega si è mossa in ritardo, forse tutto questo si poteva evitare. Anche l’Aic si è mossa solo ora”.

Fonte: SkySport

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