OBIETTIVO NAPOLI – Prima sommaria analisi, facciamo lavorare Ancelotti
Dovendo fare una valutazione sulle prime tre giornate di campionato del Napoli, sarò sincero, mi aspettavo i 6 punti che abbiamo in classifica, magari no di perdere a Genova contro la Samp. Con la Lazio avevo visto un Napoli abbastanza solido, equilibrato e con tracce di gioco che i calciatori già conoscevano. Non mi è piaciuto il primo tempo contro il Milan, ma poi ho apprezzato la ferocia agonistica e la qualità con le quali si è recuperata una partita che si era messa davvero molto male.
Con la Samp invece ho visto un nuovo Napoli dal punto di vista tattico, con la ricerca di cambi di gioco più che delle solite triangolazioni corte che avevamo imparato a conoscere con Sarri. Ho visto anche i terzini salire di più, anche se i limiti tacnici soprattutto di Hysaj nel cross hanno reso vano questo piano tattico. Quel che non mi è piaciuto a Marassi, oltre agli squilibri tattici in fase di non possesso, è stato però non tanto l’approccio, quanto proprio la mentalità nell’affrontare un avversario comunque temibile tra le mura amiche. Leziosismi e ricerca ossessiva del colpo ad effetto hanno sostituito le doti migliori del Napoli ammirato in questi anni: umiltà, grinta agonistica e concentrazione tattica. In campo tanti giocatori sono sembrati anche spaesati, senza un preciso piano tattico da dover eseguire. Ci sta, perché l’allenatore, che stimo, sta lavorando soltanto da qualche settimana e certamente troverà i giusti correttivi a certe problematiche chiare anche a chi non mastica calcio da anni.
Un consiglio umilissimo ci sentiamo di farlo a Ser Carletto. Mi rendo conto che voler subito incidere in un gruppo coeso da anni può risultare arduo per chiunque; gli dico però di far di testa sua (senza ascoltare sirene presidenziali), sia nella costruzione del modulo sia nella scelta dei calciatori.
Tutto questo tenendo presente che:
1) la squadra così come è stata costruita può ambire ragionevolmente ad un 3 posto, non certo a scalzar la Juve.
2) Mancano come l’aria un play e un portiere affidabile che non sono stati presi nel recente mercato estivo. E che ci auguriamo possano essere surrogati o da un cambio di modulo o nell’imprevedibile esplosione di Hamsik in quel ruolo. Relativamente al portiere confidiamo tutti nelle qualità di Meret, sperando che le pressioni di una piazza tentacolare come è quella di Napoli non vadano ad incidere sulle prestazioni del ragazzo.
Fatte queste valutazioni, darei modo ad Ancelotti di lavorare con serenità, senza polemizzare o crear inutili allarmismi che in questo momento farebbeto solo il male della squadra. Attendiamo almeno 9 gare per esprimere una valutazione empirica su quello che potrà fare il Napoli in questo campionato.
di Vincenzo Letizia