Juventus, Allegri: ”Sarà un altro Verona, vietato fare passi falsi”
TORINO – Alla vigilia di Juventus-Verona, Massimiliano Allegri avverte i suoi: la squadra di Mandorlini sarà diversa da quella che i bianconeri hanno asfaltato giovedì in Coppa Italia (6-1). I veneti saranno più blindati in difesa, mentre in attacco potranno contare sull’ex juventino Toni. Meglio dunque non sedersi sugli allori, come ha avvertito venerdì Buffon e ribadito oggi Allegri: “Dopo una sconfitta del genere in Coppa Italia, il Verona sarà più attento e proverà a non concederci nulla. Pensare che sarà facile sarebbe da gente fuori di testa. Questo è un momento importante del campionato, bisognerà commettere sempre meno errori perché c’è sempre meno tempo per recuperare”.
La Roma, impegnata questa sera in casa del Palermo, proverà ad annullare (almeno provvisoriamente) il -3 in classifica in modo da raggiungere i bianconeri in vetta: “Tre punti di vantaggio non bastano per vincere lo scudetto – prosegue “Acciughina” -. Vogliamo chiudere il girone di andata in testa. Dobbiamo vincere i prossimi due turni in casa (dopo il Verona allo Stadium arriverà il Chievo; ndr), intanto sperando che la Roma perda qualche punto per strada, anche se non sarà facile. Per ora preoccupiamoci di mantenere il vantaggio inalterato, dopodiché vedremo. Di sicuro il titolo si deciderà nelle ultime partite”.
Dai cari nemici della Roma a quelli dell’Inter, ai quali Allegri tira una frecciata: “Chiellini non è un giocatore antisportivo. Juan Jesus è stato fortunato a non essere visto né dall’arbitro né dall’assistente di porta, altrimenti avrebbero accordato sia l’espulsione che il rigore sul finire del primo tempo. Era davvero meglio se Juan Jesus non tornava sull’argomento”.
Riprende il campionato, riecco Buffon, Pirlo e Tevez. “Domani rivedrete chi non ha giocato giovedì, quando ho ottenuto conferme importanti di quanto avevo già visto in allenamento – sorride Allegri -. Tutto questo, volendo, mi permetterà di cambiare il sistema in corsa, durante la partita. Chi è stato impiegato meno adesso è in buone condizioni fisiche: bene così, perché ci sarà bisogno di tutti”. Domenica il tecnico bianconero schiererà (al solito) il miglior undici possibile: Buffon tra i pali, Bonucci e Chiellini centrali scortati da Caceres ed Evra, Pirlo in regia, Marchisio e Pogba interni, con Pereyra alle spalle di Tevez e Llorente.
Oltre ai sempredegenti Barzagli, Romulo e Asamoah potrebbero mancare anche gli infortunati Ogbonna (distorsione alla caviglia sinistra) e Vidal (tonsillite): “Arturo sta molto meglio – prosegue Allegri -, oggi verrà dimesso dall’ospedale e magari si potrà anche allenare, ma è difficile che ci sia domani. Lui vorrebbe mettersi a disposizione ma è sotto antibiotico: valuteremo cosa fare con il dottore. Angelo ha subìto una forte distorsione, oggi vedremo come sta, ma almeno in difesa abbiamo recuperato Caceres”.
Allegri aspetta dal mercato un aiutino, anzi due: un difensore centrale e un trequartista. La strategia attendistica della Juventus non sembra “disturbarlo”: “Si parla sempre di mercato, e io sono noioso nel dare sempre le stesse risposte. Sturaro? Parlerò dei giocatori soltanto quando e se arriveranno. E se non dovesse arrivare nessuno, abbiamo comunque buoni giovani che possono essere inseriti”.
Infine il tecnico toscano applaude Pereyra: “Sono contento che giovedì abbia fatto un gran gol, dopo averne sbagliati di più facili. Deve migliorare in fase realizzativa e nella gestione delle partite. E’ al primo anno di Juve, non è facile. Ma ha ritrovato una buona condizione fisica, ha tecnica e soli 23 anni”. E’ invece ancora rimandato da parte di Allegri il giudizio su Morata, che al momento non sta ripagando il grande investimento (20 milioni) fatto dal club bianconero: “Non sono preoccupato, giovedì Alvaro ha giocato una buona partita sotto l’aspetto tecnico. Come tutte le punte, vive per il gol. Deve trovare un equilibrio che gli permetta di giocare tante belle partite. Anche se a fasi alterne, ha sempre fatto giocate importanti. Ha bisogno di giocare, come Giovinco, Coman, Padoin, Pereyra. Devo fare delle scelte, l’importante è che si facciano trovare pronti quando vengono chiamati in causa”.
Fonte: Repubblica