Lazio-Atalanta 3-0: Mauri trascina i biancocelesti al terzo posto
ROMA – La Lazio sboccia nel secondo tempo, fa tre reti e aggancia (almeno momentaneamente) il Genoa al terzo posto in classifica. I biancocelesti, dopo un primo tempo complicato e senza emozioni, vincono e convincono contro l’Atalanta dilagando nella ripresa grazie alla doppietta di Mauri e al gol di Lulic. Nerazzurri bene solo in parte nei primi 45′, ma mai in partita nella seconda parte di gara.
NIENTE SPAZI PER LA LAZIO – Pioli schiera un 4-3-3, lascia Klose in panchina e punta ancora su Djordjevic in attacco: al suo fianco Felipe Anderson e Mauri. In regia Ledesma prende il posto dell’infortunato Biglia; Parolo è squalificato e allora con Ledesma giocano in mezzo Gonzalez e Lulic. Davanti a Marchetti, Basta, De Vrij, Cana e Radu. Colantuono cambia modulo e si affida a un 4-3-1-2 con due punte come Denis e Bianchi supportati da Maxi Moralez. Centrocampo a tre con Migliaccio, Cigarini e Carmona. La difesa è quella che ha sconfitto il Cesena domenica scorsa. La partita è chiara fin da subito: l’Atalanta difende compatta per poi ripartire quando riesce a rubare palla alla Lazio che prova ad attaccare senza però trovare spazi.
BENE FELIPE ANDERSON – Mancano idee in casa biancoceleste, le fasce sono poco sfruttate e l’unico che prova ad accendere la luce è Felipe Anderson che però trova raramente la collaborazione dei compagni. Anche Djordjevic deve spesso defilarsi, ma al 20′ riesce a calciare in area seppur debolmente: para Sportiello. Risponde L’Atalanta con Bianchi che al 21′ controlla e tira dal limite: pallone di poco sul fondo. Nel finale del tempo i nerazzurri non riescono più a ripartire e la Lazio si fa sotto. La chance migliore al 38′ quando Lulic dalla sinistra mette una bella palla tesa in area e De Vrij riesce solo a sfiorarla, mettendo fuori causa Mauri, ben appostato nell’area piccola.
DOPPIETTA DI MAURI – La Lazio capisce che le corsie laterali vanno sfruttate maggiormente e infatti è quello che la squadra biancoceleste fa in avvio di secondo tempo. Minuto 6′: Felipe Anderson sulla destra brucia in velocità Cherubin, mette una palla tesa in area e Mauri in spaccata arriva alla deviazione vincente. Il capitano della Lazio sfiora il 2-0 poco dopo: sfera in area di Lulic e Mauri, sul secondo palo, quasi dal fondo, arretrando calcia col sinistro sfiorando il palo opposto. L’Atalanta sbanda e subisce. Colantuono prova a cambiare modulo inserendo D’Alessandro per Migliaccio, ma con scarsi risultati. Sportiello salva su Felipe Anderson ma non può nulla al 26′ quando lo stesso brasiliano serve al limite Mauri che con un magico sinistro infila il portiere bergamasco sul secondo palo.
LA FIRMA DI LULIC – Si susseguono i cambi dei tecnici, ma ormai la partita è incanalata sul successo capitolino che si fa numericamente pesante al 36′ quando Basta se ne va a destra, crossa in area e Lulic di testa, con coraggio anticipa Benalouane deviando in rete il pallone del 3-0. Al 38′ arriva il primo e unico tiro in porta dell’Atalanta; lo effettua Carmona da fuori con parata di Marchetti. Nel finale di match cerca gloria anche Keita, subentrato a Mauri: penetrazione in area con dribbling e sinistro che Sportiello devia alla grande in corner.
Lazio-Atalanta 3-0 (0-0).
Lazio (4-3-3): Marchetti 6, Basta 6,5, De Vrij 6,5, Cana 6,5, Radu 6 (37′ st Cavanda sv), A. Gonzalez 6,5, Ledesma 6, Lulic 6,5, Anderson 7, Djordjevic 5,5 (31′ st Klose sv), Mauri 7,5 (28′ st Keita 6). (1 Berisha, 77 Strakosha, 13 Konko, 85 Novaretti, 23 Onazi, 32 Cataldi). All.: Pioli 6.5.
Atalanta (4-3-1-2): Sportiello 6,5, Benalouane 5, Stendardo 5,5, Cherubin 5, Del Grosso 5 (19′ st Dramé 5,5), Cigarini 5, Migliaccio 5 (15′ st D’Alessandro 5), Carmona 5, Moralez 5, Denis 5, Bianchi 5,5 (28′ st Boakye 6). (1 Avramov, 20 Biava, 6 Bellini, 5 Scaloni, 16 Baselli, 95 Grassi, 31 Molina, 10 Gomez, 25 Spinazzola). All.: Colantuono 5.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Reti: nel st 6′ e 26′ Mauri, 36′ Lulic.
Angoli: 10-3 per la Lazio.
Recupero: 2′ e 3′.
Ammoniti: Denis per gioco scorretto e Migliaccio per gioco falloso.
Spettatori: 20.000 circa.
Fonte: Repubblica
