28 anni fa Baggio, poi… i gol azzurri più belli
Dal Vangelo secondo Roberto Baggio, ecco il racconto che il Divin Codino in persona fece del suo più bel gol in Nazionale. Accadde martedì 19 giugno 1990, alla prima in una gara “vera” dopo che l’azzurro lo aveva vestito solo in amichevole. L’Italia ha già vinto le prime due gare del girone e così, per la terza contro la Cecoslovacchia, Vicini si decide a lanciare Baggio da titolare. Sulla schiena un inconsueto 15, quando al minuto 78 Robi disegna il suo capolavoro, chiudendo la pratica dopo l’1-0 di – indovinate un po’? – Totò Schillaci. Prima lo scambio con Giannini, un triangolo elementare a tagliare fuori il primo avversario; da lì in poi, è come se Baggio iniziasse a vedere la strada davanti a sé e con quella mappa nella testa si avventura nella metacampo avversaria.
Boskov diceva che “i campioni vedono autostrada dove gli altri vedono solo sentieri”: Baggio, sulla sua autostrada personale, inizia a viaggiare a un’altra velocità, soprattutto di pensiero. C’è solo una strettoia all’inizio, quando Hasek e Kinier provano a chiuderlo, ma lui elegante come non mai ci passa in mezzo. Il primo addirittura, senza alcuna pietà per ciò che Baggio ha già dovuto passare nonostante abbia appena 23 anni, tenta pure una forbice disperata da terra. L’avesse preso, probabilmente Baggio avrebbe dovuto aggiungere una tacca al suo bastone degli infortuni; ma in quel momento lui sta già volando, e il modo in cui elude quel folle intervento non fa che aggiungere poesia alla sua corsa. Arrivato al limite dell’area inizia un gioco di gambe che risulterebbe impossibile a qualsiasi altro essere umano con le ginocchia in quelle condizioni: Baggio ondeggia a destra e a sinistra, disorienta il gigantesco Kadlec a suon di passettini rapidi e micromovimenti illusori, e poi, dopo averlo fatto piroettare su se stesso alla ricerca del pallone sparito, può concentrarsi sulla conclusione, con cui trafigge Stejskal. È a quel punto, con l’opera d’arte consegnata alla storia, che Baggio può gettarsi a terra stremato, felice e in pace.
Fonte: Sky