Vecchi: “Colidio predestinato, Rover andrà via”
Con l’Inter Primavera ha vinto tutto quello che c’era da vincere, chiudendo la stagione con il titolo di Campione d’Italia Under 19, il terzo trionfo in questa annata dopo i successi alla Viareggio Cup e nella Supercoppa italiana. Adesso però il futuro di Stefano Vecchi potrebbe essere nel calcio dei ‘grandi’: “So che ci sono mosse alcune società che hanno chiesto il permesso di contattarmi e parlarmi. Durante questa settimana deciderò cosa fare, parlerò con qualcuno che si è già fatto vivo. Sicuramente valuteremo insieme la cosa migliore per tutti. Però, forse, questo è il momento giusto per andare via. Vediamo se capita la giusta opportunità”, le sue parole rilasciate a Sky Sport 24. L’allenatore dell’Inter Primavera ha poi parlato così dei successi ottenuti dalla sua squadra: “Abbiamo avuto la bravura di partecipare a tante finali, sia noi che la Fiorentina: se ci siamo sempre noi due vuole dire che siamo due realtà che lavorano bene. Poi alla fine vince una, per fortuna siamo sempre stati noi. Siamo molto contenti di questa impresa, percè vincere due volte di fila il campionato con la Primavera, a livello giovanile, è successo a pochi altri. E si tratta sicuramente di un qualcosa di importante per me, per i ragazzi e per tutta la società. Noi lavoriamo parecchio e i ragazzi lo sanno che lavorando molto i risultati arrivano, questo è un insegnamento che sono sicuro che i ragazzi si porteranno dietro nel loro futuro, quando andranno a giocare con i grandi”.
“Allenare la Primavera? Lavoro complicato ma stimolante”
Lavorare a stretto contatto con i giovani, Vecchi svela le difficoltà del mestiere: “Plasmare una squadra nuova ogni anno è complicato, ma sicuramente stimolante. L’Inter mi mette a disposizione un organico diverso, più di metà squadra cambia ogni stagione, si propongono giocatori che magari nella stagione prima hanno giocato poco, arrivano giocatori nuovi. E’ stimolante, ma non sempre facile anche perchè ci sono stagioni dove si è più carenti in alcuni ruoli e in esubero in altri. Diciamo che è un puzzle da sistemare e io mio staff in questi anni siamo stati bravi a comporlo subito”. L’allenatore dell’Inter ha poi aggiunto: “Le difficoltà sono diverse, con i calciatori adulti devi avere attenzioni su alcuni elementi, sui ragazzi è più facile questa gestione. Sui ragazzi ci sono altre difficoltà. Si lavora con ragazzi che stanno cercando di realizzare il loro sogno, lo vedono lì vicino, spesso si allenano con la Prima squadra: per cui bisogna cercare di assecondarli, farli sbagliare il meno possibile e soprattutto cercare di essere coerente e onesto. E non è semplice riuscire ad accontentare tutti”.
“Colidio? Un predestinato. Rover andrà via”
Chiusura finale su Colidio, stella argentina dell’Inter Primavera. “Già solo il fatto che è un 2000 e sta giocando sotto età vuole dire che ha bruciato le tappe. Se poi in ogni gara decisiva c’è il suo zampino vuol dire che oltre le qualità tecniche, il ragazzo ha anche qualità morali e caratteriali. E’ uno molto determinato, che non si affida solo al suo talento ma che si mette a diposizione della squadra. Poi è un giocatore con una buona stella: non è semplice essere decisivo sempre nei momenti cruciali della stagione. Non dimentichiamo inoltre che lui è arrivato da una nazione diversa, da un calcio diverso e si è dovuto abituare a una stile di vita nuovo. All’inizio ha dovuto lavorare parecchio ed è cresciuto tantissimo. E’ un predestinato”. Vecchi ha poi aggiunto: “Voglio fare i complimenti a Matteo Rover, per me è un titolare in assoluto, era con noi dall’ scorso anno. Lasciarlo fuori in semifinale e finale poteva essere uno smacco, lui invece si è messo a disposizione e per un 18enne non è facile. Ha segnato tantissimi gol, compreso il secondo contro la Fiorentina in finale. Mi auguro trovi una squadra che possa valorizzarlo, ha talento e doti fisiche. E’ un ragazzo richiesto, sta all’Inter e alla sua famiglia trovare la squadra giusta”, ha concluso Stefano Vecchi.
Fonte: SkySport