ESCLUSIVA PA – Gigi Piras: Napoli, attenzione al mio Cagliari
In occasione di Napoli-Cagliari, PianetAzzurro ha avuto l’onore e il piacere di intervistare Gigi Piras (Selargius, 22 ottobre 1954), ex bomber del Cagliari con il quale ha collezionato ben 320 presenze impreziosite da 87 gol. Piras svolge oggi il ruolo di allenatore, per lo più a carattere regionale: dall’ottobre 2012 è alla guida del Progetto Sant’Elia, squadra di Cagliari militante in Serie D.
Mister, che giudizio da’ del Cagliari di Zeman?
“Il Cagliari sta giocando un ottimo calcio, lo ha dimostrato andando a vincere sul campo dell’Inter e a Empoli. Allo stadio ho visto la squadra di Zeman contro il Milan giocare molto bene e avrebbe anche lì meritato di vincere. Quest’anno la squadra rossoblù imposta l’azione dalla difesa, giocano tutti, ha degli esterni, Balzano ed Avelar, che stanno andando benissimo. Secondo me al Cagliari manca un uomo d’aria di rigore, anche se a Zeman piace entrare più con la manovra che con il centravanti”.
Invece, il Napoli può competere per il titolo con Roma e Juventus?
“Ho visto contro la Roma un Napoli stupendo: quel giorno la Roma non è esistita. Mettere sotto così una squadra forte come quella giallorossa dimostra che gli azzurri sono tra le squadre più forti d’Italia. Il Napoli può arrivare anche dov’è la Juve, come squadra non è da meno. Solo che è partito male perché aveva il preliminare Champions e aveva troppi giocatori impegnati con le rispettive Nazionali: questo ha disturbato non poco la partenza della squadra di Benitez”.
Mister, come mai il calcio italiano è così retrocesso rispetto agli anni ’80 quando giocava lei, di chi le colpe? Perché?
“Se voi pensate che ai miei tempi io, Virdis e Pruzzo, che è stato per tre anni il capocannoniere della A, non siamo mai stati convocati per l’Italia fate un po’ voi i conti. Allora eravamo forti perché giocavano più italiani, oggi i nostri non li schierano per niente. Un derby, Milan-Inter con soli due italiani in campo e tutti stranieri sembra una partita del calcio estero…”.
La Nazionale di Conte ha poche speranze per il futuro quindi?
“Io la Nazionale non la vedo bene. Anche perché quest’Italia ha pochi giocatori di livello. Se dobbiamo affidarci in Nazionale a Soriano che ha appena fatto tre partite in A con la Sampdoria questo ci dice tutto. Senza togliere niente a Soriano che è un ottimo calciatore, ma ai miei tempi prima di vestire la maglia della Nazionale ne dovevi fare molta di strada e sacrifici”.
Mister ci può raccontare un suo aneddoto di un Napoli-Cagliari di quando giocava lei?
“L’aneddoto più bello è quando sono andato a giocare a Napoli in coppa Italia. Prima le divise delle società sportive non c’erano, ognuno vestiva a proprio modo. Io dovevo portare una busta con due biglietti ad un amico. Lei sa che a Napoli si va nel sottopassaggio; siamo scesi, poi io sono risalito, nel frattempo mi avevano portato la borsa dentro. Io stavo riandando, mi blocca il custode e mi fa: “Guagliò addò vaje?”. Al che io gli rispondo: “Io sono Piras”. E lui: “Ma che Piras e Piras, vattenne”. E poi ho fatto due gol a Castellini al San Paolo. Quando sono uscito il custode mi urlò: “Non t’avessi fatto entrare…”.
Come finisce Napoli-Cagliari?
“Io tiferò Cagliari, anche perché col Napoli c’è una certa rivalità. Se il Cagliari indovina la partita può diventare una bestia nera per gli azzurri. Però se la squadra di Benitez ripete la partita che ha fatto contro la Roma sarà molto dura per i rossoblù”.
Il pronostico di Gigi Piras sul derby Milan-Inter.
“E’ un derby tra poveri. Non è più il derby della madunnina, ma il derby di San Luigi (ndr, ride). A me piace molto Mancini: mi piace come persona, mi piaceva come calciatore, mi piace molto come allenatore. E credo che il nuovo mister possa far tornare un po’ di entusiasmo tra i giocatori dell’Inter”.
Si giocano anche Atalanta-Roma e Lazio-Juventus. Tutto facile per le prime due in classifica?
“Assolutamente no. L’Atalanta quest’anno non sta dando quello che ha dato gli anni scorsi e la vedo un po’ in difficoltà e quindi la Roma potrebbe essere favorita; però sul campo di Bergamo non si sa mai… Mentre Lazio, che ha una buona squadra, contro la Juve se la può giocare…”.
di Vincenzo Letizia