Milan, Mexes: “Ero quasi fuori rosa, ora spero di rimanere”
MILANO – E’ il giorno dell’altro Milan, quello fatto dai giocatori utilizzati molto poco da Pippo Inzaghi in queste prime undici giornate di campionato. E’ leggermente migliorato l’umore di Philippe Mexes, in campo sabato sera a Marassi contro la Sampdoria per la prima volta in questa stagione: “Non è stato semplice questo periodo – dice il difensore francese a Sky Sport – sapevo che avrei avuto la mia opportunità. Ma non è stato semplice accettare una situazione che neanche io capivo. E’ stata dura. Ci vuole grande forza mentale. Ero più meno fuori rosa. Sono rimasto due fine settimana a Milanello per cercare di migliorare, non perché avessi qualcosa con Inzaghi o compagni”.
MENO SOLDI PER RINNOVARE – L’ex centrale della Roma, 32 anni, lancia anche un messaggio sul suo contratto, in scadenza il prossimo 30 giugno. Per prolungare questo accordo sarebbe disponibile a una diminuzione dell’ingaggio, uno dei più alti della rosa rossonera e di tutta la Serie A (circa 4 milioni a stagione). D’altronde senza questa premessa sarebbe quasi impossibile intavolare una trattativa con il club che aveva cercato di cedere il giocatore nel corso del mercato estivo proprio per liberarsi di questo notevole peso economico. “Non chiedo quello che guadagno adesso – precisa il transalpino – credo ancora alla possibilità di restare. Spero di rinnovare. Non è semplice aspettare. E’ difficile pensare che tra sei mesi non avrò più una squadra. Ma sono qua per dare il 120 per cento al Milan. Voglio dimostrare che possono contare su di me e che posso ancora stare qui molti anni”.
ARMERO SI SFOGA – Non può avere lo stesso spirito Pablo Armero che non è stato più impiegato da Inzaghi dopo l’ingresso in campo alla prima di campionato con la Lazio. L’esterno colombiano si è sfogato con i media del suo Paese dal ritiro della sua Nazionale: “Inzaghi mi aveva chiamato per chiedermi di andare al Milan perché contava su di me. Ma finora non ho trovato spazio in campionato. Credevo invece che sarei riuscito a giocare con continuità dopo aver fatto un buon mondiale in Brasile. Non mi piace parlare molto di questioni che riguardano la squadra, ma la situazione per me è abbastanza difficile al Milan. Ripeto, Inzaghi mi ha detto che aveva bisogno di me. Ho pensato che fosse davvero così. Invece non gioco mai”.
LA PROMESSA DI NIANG – Poco spazio anche Niang: due spezzoni partendo dalla panchina nelle prime due giornate con Lazio e Parma (altro calciatore fuori dai radar di Inzaghi è Zaccardo). L’attaccante mostra buoni propositi nel corso di un’intervista all’Equipe, pensando anche all’Under 21 francese: “In passato ho fatto grosse sciocchezze ma ora vogliono togliermi l’etichetta di Bad Boy. Per essere un campione non devi solo dimostrarlo in campo ma anche fuori. La gente vuole capire se realmente sono cambiato e tocca a me farlo vedere. Il tempo passa molto velocemente e spero di tornare il giocatore che ero, è solo una questione di tempo e di lavoro”.
serie A
- Protagonisti:
- philippe mexes