PIANETA CALCIO

Maistrello, un bomber rock a Bassano: “Io, gli Who e l’Nba”

Punta centrale dei forti veneti, ha il vizietto del gol all’ultimo minuto. Il suo nome, Tommy, ispirato da un album della band londinese, di cui i genitori sono grandi fan. Si vede in un 4-3-3 tra El Shaarawy e Menez, ma anche sotto canestro con Belinelli
E’ giovane, belloccio, gioca a calcio da attaccante e spesso si toglie lo sfizio di segnare quando la partita è agli sgoccioli. Circostanza, quest’ultima, che probabilmente rende Tommy Maistrello, mancino classe ’93 del Bassano Virtus, anche piuttosto insolente agli occhi degli avversari. Le undici reti della scorsa stagione, poi, gli sono valse il “Premio Laudano”, che la Lega Pro assegna al miglior marcatore in erba del campionato. Ora, raccontata così sembra quasi perfetta la vita sportiva di questo bomber da ultimo minuto. E magari lo diventerà del tutto quando realizzerà il sogno di giocare in Serie A. Alla terza stagione con i sorprendenti giallorossi, Tommy, nato a Correggio ma con Dna padovano, ci racconta parte della sua giovane storia. Una storia che è pure un po’ rock, perché gira forte come un 45 giri di qualche decade fa e in qualche modo inizia proprio tra vinili con su inciso dell’ottimo rock ‘n’ roll.

La musica, dunque. Qual è il legame tra voi?


“Dicaimo subito che non sono un aspirante cantante. Il legame sta nel mio nome, perché “Tommy” è anche il titolo di un album degli Who (band londinese nata negli anni Sessanta, ndr) che i miei genitori adorano”.

Sei un loro fan anche tu?


“Non proprio, ma ho ascoltato dei loro brani…”.

Però sei abbastanza “heavy metal” da segnare in extremis, quando i giochi sembrano fatti. Un caso?


“Beh, vuol dire che non mollo mai. E’ successo in questa stagione e anche nella precedente. Non sono cose che si studiano, ovvio, però aiutano a spiegare che tipo di squadra è il Bassano”.

E che squadra è?


“Giochiamo per i tre punti, sempre e comuqnue. Questa è la mentalità che l’allenatore ci ha trasferito e questo è quello che mi rende orgoglioso della squadra”.

La B il vostro obiettivo?


“Continuare a giocare come stiamo facendo, questo è l’obiettivo principale. Veniamo da una stagione fantastica e ora stiamo cercando di dare continuità. Rimanere lì in alto non è facile, ma è chiaro che ce la metteremo tutta. La concorrenza è notevole e ci sono squadre, penso ad esempio al Novara, con rose di grande spessore”.

Immaginati in Serie A: secgli squadra e compagni con cui condividere il ruolo.


“Il Milan, che è una passione anche del mio papà. Mi vedo in un 4-3-3 con El Shaarawy, conosciuto a Padova, e Menez”. 

Il Milan ok, però il Padova…
“Il Padova sarebbe un bel sogno. Credo lo sia per chiunque poter giocare nella squadra della propria città. Padova, Serie A e salvezza il tris perfetto. Però il mio presente è il Bassano Virtus. Non penso ad altro e ne sono molto felice”.

Infine il basket americano, altra passione. La tua stella Nba preferita?

“Ce ne sono tante. Come personalità mi rivedo in Marco Belinelli. Lui come me si trova in una squadra fortissima e come me mantiene sempre un alto livello di concentrazione. Soprattutto, come me si fa trovare pronto quando serve. Roba da duri, insomma, da veri rockers”.

Fonte: SkySport

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