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Inter, un errore dopo l’altro. Vidic ormai è un caso

MILANO – Lo sciagurato Nemanja non ne imbrocca una. E’ come il Cimabue di Carosello, fa una cosa e ne sbaglia due. Con lui la difesa dell’Inter doveva irrobustirsi, doveva diventare impermeabile, la sua esperienza sarebbe stata fondamentale per regalare sicurezza a quegli scapestrati di Ranocchia e Juan Jesus, eterni giovani mai veramente compiuti. Macché. E’ finita che Ranocchia e Juan Jesus devono ormai guardarsi dagli avversari ma anche da quel compagno di reparto così alto, così grande, così grosso, così esperto e così disastroso.
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Lo sciagurato Nemanja, al secolo Nemanja Vidic, serbo, 33 anni, è a buon diritto il vero flop di questi primi mesi di campionato, nonostante il suo fulgido passato di colonna del Manchester United. Una ne fa e cento ne sbaglia. Fin dalla prima partita, Torino-Inter, quando provoca un rigore (poi fallito da Larrondo) e poi si fa espellere, mettendo nei guai tutta la squadra. Un turno di squalifica, poi Vidic torna e alla vigilia di Palermo se ne esce con una critica, peraltro pure legittima, agli attaccanti italiani: “Si tuffano troppo, non sono leali, in Premier non si fa così”. Per carità, tutto giusto. Ma inizia Palermo-Inter e Vidic regala un pallone in area a Vazquez, manco fosse un esordiente, e il Palermo segna. L’Inter arpionerà il pareggio con fatica, nonostante lo sciagurato Nemanja. Che si ripete prontamente contro il Cagliari: nelle quattro pappine che l’Inter incassa in 44 minuti contro Zeman, giganteggia la figura di Vidic, che sfiora, svirgola, sbuccia e buca palloni in serie nella propria area, conducendo per mano la squadra al disastro.

Impresa ripetuta gloriosamente a Firenze: Babacar e Cuadrado non credono ai loro occhi, incrociano Vidic e lo passano a velocità doppia, segnano due gol in 19 minuti, come se il serbo non ci fosse, anzi forse non c’era. Imbarazzante, davvero, ma mai quanto il Vidic visto contro il Napoli: anche se Higuain non è in serata, lo sciagurato Nemanja lo soffre, lo teme e ancora lo soffre, a metà della ripresa è costretto a commettere sul Pipita ben due falli nettissimi al limite dell’area che solo Orsato non vede, anzi preferisce non vedere; non contento, Vidic regala l’1-0 al Napoli poco più tardi, sbucciando di testa un pallone in area (perché parte già in modo sbagliato, fuori posizione e con gambe molli) e offrendolo a Callejon; ancora non contento, dopo il pareggio di Guarin ecco Vidic che rimane indietro di tre metri rispetto alla linea del fuorigioco e propizia il raddoppio ancora di Callejon, prima he Hernanes salvi l’Inter.

Insomma, un disastro. Sostanzialmente, l’arrivo di Vidic ha indebolito la difesa interista, anziché rafforzarla. Dicono che non abbia ancora imparato bene l’italiano e questo gli provoca problemi di comunicazione con i compagni: spiegazione ma non giustificazione, perché Vidic è qui da tre mesi e qualcosa dovrebbe aver già imparato, poi non è vero che i balcanici hanno un talento particolare per le lingue? La verità, amarissima, è che Nemanja Vidic ha perso molte dele sicurezze che aveva anni fa, molto della sua integrità fisica, molto della sua velocità. E’ un 33enne a fine carriera, ecco tutto: se fosse stato ancora ad alti livelli, credete che il Manchester United l’avrebbe lasciato andar via a costo zero?

Inter

serie A
Protagonisti:
nemanja vidic

Fonte: Repubblica

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