Conte: “Risultato ingiusto, mi inchino a Messi”
Non riesce l’impresa al Chelsea di Antonio Conte, che perde 3-0 al Camp Nou al cospetto del solito gigantesco Leo Messi: con la doppietta di questa sera (l’altra rete è firmata Dembélé), il fenomeno argentino arriva a quota 100 gol in Champions League. Il risultato però non rende il giusto merito ad un Chelsea che ha provato a giocare e che ha avuto il controllo del gioco per larghi tratti. Quello che è mancato ad Hazard e compagni è stato un po’ di cinismo. “Se avete visto la partita – commenta Conte in conferenza stampa – è chiaro che il risultato è ingiusto. L’inizio è stato terribile, concedere un gol dopo soli due minuti… Ma dopo abbiamo provato a giocare a calcio. Tra a andata e ritorno abbiamo colpito quattro pali. E’ un peccato – prosegue l’allenatore italiano – ma devo essere onesto: sono orgoglioso dei miei giocatori. Hanno dato tutto e dobbiamo continuare su questa strada, con questa volontà di combattere e il desiderio di farlo assieme”.
“Siamo stati sfortunati. Messi? Il migliore al mondo”
Secondo Conte, al Chelsea è mancata un po’ di fortuna: “Siamo stati un po’ sfortunati tra andata e ritorno. Stiamo dimostrando di poter giocare sia offensivamente che in difesa: siamo stati più compatti dietro all’andata, visto che ci hanno fatto gol soltanto dopo un nostro errore. Questa sera loro hanno segnato di più, ma non meritavamo questo risultato. Il rigore su Marcos Alonso? L’arbitro avrebbe dovuto concederlo. Ci avrebbe permesso di mettere più pressione al Barcellona”. Conte riconosce comunque il valore degli avversari, Messi in primis: “Stiamo parlando di un super, super, super, top player. Capace di segnare 60 gol a stagione, è straordinario. Il migliore al mondo. Cosa gli ho detto a fine partita? Gli ho fatto i complimenti, perché è un giocatore che continua a fare la differenza e sposta gli equilibri. In queste due sfide ha determinato il risultato, bisogna inchinarsi a lui”. Finisce qui dunque l’avventura dei Blues in Champions e Conte indica le sue favorite: “Barcellona, Juventus, Real Madrid e Bayern Monaco”. Mentre sul futuro e sull’eventualità che la vittoria di un trofeo possa determinare la sua permanenza a Londra, Conte risponde: “Non è questione di vincere o meno, credo che un allenatore debba essere giudicato anche per la crescita dei giocatori e per quello che fa vedere in relazione al valore della rosa. Il Chelsea sta crescendo, può fare meglio”.
Fonte: SkySport