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Inter a valanga sul Sassuolo. Napoli, che botta col Chievo

Nella 2.a di campionato (dopo le vittorie di Samp, Roma e Juve) i nerazzurri travolgono un’altra volta gli emiliani 7-0. I ragazzi di Benitez cadono a Verona. Ko anche Cagliari e Cesena, ok l’Atalanta e Lazio
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Riprende il campionato dopo la sosta per i match delle Nazionali, ed è subito una domenica con un paio di segnali importanti. Nella seconda giornata spicca ovviamente il risultato a valanga dell’Inter (i nerazzurri avevano pareggiato 0-0 col Torino due settimane fa), che travolge il Sassuolo con un sontuoso 7-0. Proprio come un anno fa. Tripletta di Icardi, doppietta di Osvaldo, a segno anche Kovacic e Guarin. Cade invece contro il Chievo il Napoli, che aveva esordito alla prima in campionato battendo il Genoa 2-1, stavolta trafitto da un gol di Maxi Lopez. E i ragazzi di Benitez rivedono forse gli spettri che avevano oscurato la notte del match di Champions perso contro l’Athletic Bilbao.

Inter, un film già visto allora. Brutto amarcord per il Sassuolo. Cambia solo lo stadio, ma il risultato è il medesimo della passata stagione alla prima dei nerazzurri davanti ai propri tifosi. La squadra più italiana della serie A nulla può contro l’Inter, che festeggia così anche la prima vittoria in campionato. Sassuolo in crisi, nemmeno Berardi aiuta i suoi: va fuori al 15’st per una brutta gomitata a Juan Jesus. Alla fine, solo una bella Inter che gioca a tennis con un Sassuolo praticamente mai in partita.

Il Chievo, invece, guasta la festa di Higuain. Nel giorno della sua 50esima partita con la maglia del Napoli avrebbe potuto confezionare un bel regalo al pubblico del San Paolo a cui Benitez ha chiesto sostegno, se non avesse fallito il tiro dagli undici metri: il rigore del Pipita è stato parato da Bardi. Per il portiere del Chievo si è trattato della primo penalty neutralizzato in serie A. Per il Napoli il 15esmo rigore fallito nelle ultime 5 stagioni. La squadra azzurra era partita in maniera aggressiva e si è poi persa nel corso dei 90 minuti. Molte le occasioni sprecate dagli uomini di Benitez che hanno esaltato le doti del numero 1 avversario. Il primo tempo si è chiuso in parità a reti inviolate. Nella ripresa si è visto un Chievo ancora più compatto, pronto a ripartire in attacco e che ha ben finalizzato in contropiede con il gol di Maxi Lopez, unica punta schierata. Per gli azzurri cambi ed ancora occasioni sprecate. Troppe. Nel finale il Napoli si è lanciato in un vero e proprio assedio alla squadra di Corini ma è stato difficile trovare un varco nel muro del Chievo che ha costruito la sua vittoria su una difesa molto serrata.

Tra le altre protagoniste del pomeriggio, aspettando il posticipo tra Parma e Milan, bene l’Atalanta che passa a Cagliari (2-1). Candreva Parolo e Mauri condannano invece il neopromosso Cesena (sconfitto, appunto, 3-0). Incolore Fiorentina-Genoa, che regala soltanto uno scialbo 0-0. Stenta dunque ancora la squadra di Montella che dopo la sconfitta di Roma è costretta sul pari dal Genoa. I viola continuano ad avere problemi in attacco dove il solo Mario Gomez, sostituito dopo 60′ (entrato l’Under 21 Bernardeschi) non è riuscito a sbloccarsi. La squadra di Gasperini, invece, come già fatto contro il Napoli, ha mostrato una buona condizione e il talento di Edenilson (tutto da coltivare).

La cura Zeman non fa effetto in Sardegna. Il Cagliari non concretizza e subisce gol da Estigarribia e Boakye: una sconfitta casalinga che evidenzia una fase difensiva non ancora registrata alla perfezione. Tardivo il gol di Cossu su calcio di rigore per il Cagliari: finisce 1-2. Quanto all’Atalanta, l’addio di Bonaventura non ha avuto ricadute nocive sulla fluidità di gioco, specie sugli esterni con lo stesso Estigarribia e D’Alessandro bravi ad allargare la difesa dei sardi.

Se a Milano, a fronte di una prestazione positiva contro il Milan era arrivata una sconfitta, questa volta la Lazio ha portato a casa il risultato oltre al bel gioco. Contro il pur organizzato Cesena, come detto sono stati due ex come Candreva e Parolo a fare la differenza. Col sigillo finale di Mauri.

Fonte: SkySport

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