NEWS

Xavier Iacobelli: “Criticare Benitez per aver lasciato la squadra durante la sosta della nazionale è da provinciali”

Direttore, salve, ringraziandola per la disponibilità le porgo la prima domanda: dieci anni sono passati da quando Aurelio De Laurentiis ha comprato il Napoli da allora ad oggi cosa è cambiata nella gestione societaria e come si è evoluto il Napoli in questi dieci anni?
“Questi sono stati dieci anni strepitosi in cui il Napoli è passato dall’inferno al paradiso. Quando arrivò in Serie C Aurelio De Laurentis trovò solo macerie e da queste macerie ha costruito una grande squadra, riportandola ai vertici del calcio europeo vincendo anche due Coppe Italia. Ha gestito una società con grande competenza riuscendo a chiudere con otto utili consecutivi il bilancio. Ha gestito la società con grande oculatezza, riuscendo ad avere un patrimonio tecnico di primaria importanza. La delusione patita per l’eliminazione del preliminare di Champions, non deve far dimenticare tutto questo”.

Il Napoli l’anno scorso, tra campionato, Coppa, Champions ed Europa League, ha fatto una buona stagione. La squadra azzurra aveva bisogno solo di qualche innesto tra cui un top player che desse alla squadra quel cambio di mentalità, che è mancata la scorsa stagione. Secondo lei perché questo top player non è arrivato?
“C’era la convinzione di muoversi nel mercato, dopo aver superato il turno preliminare di Champions, il mancato passaggio del turno è stato  fatale al Napoli. Non avremo mai la contro prova, ma secondo me se si fosse mosso prima sul mercato le cose in Champions sarebbero potute andare anche diversamente. Il Napoli era convinto di passare il turno agevolmente, ma nel calcio bisogna sempre fare i conti con l’avversario. I partenopei hanno giocato contro l’Athletic Bilbao, una signora squadra, con uno dei vivai più forti al mondo e che ha ritrovato meritatamente la Champions dopo 17 anni; i baschi tra l’altro sono risultati superiori ai partenopei anche dal punto di vista della preparazione. Siamo alla seconda di campionato e la stagione del Napoli non è compromessa del tutto, alla prima giornata ho visto una squadra caparbia, tenace e combattiva che ha saputo vincere e reagire bene alla batosta morale subita in terra basca. Gli azzurri devono affrontare il Campionato, la Coppa Italia e l’Europa League, con la giusta carica e sono certo che in Europa League il Napoli può fare molta strada. Capisco la delusione per l’eliminazione dalla Champions, ma non trovo sia giusto gettarsi in questo stato di depressione. Non capisco perché intorno al Napoli aleggia tutto questo scetticismo, saremo dei matti a dire che la stagione sarebbe conclusa”.

Il Napoli ha fatto della programmazione uno dei punti di forza della gestione De Laurentiis, l’obiettivo principale in questa stagione era centrare l’accesso alla fase a gironi della Champions. Se questo era l’obiettivo principale perché il presidente azzurro ha aspetto il preliminare per eventualmente investire nel mercato?
“Non penso che il Napoli si sia fatto trovare impreparato, c’era la convinzione di passare agevolmente il preliminare di Champions, ma solo dopo essere entrati nella fase a gironi della Champions il Napoli sarebbe intervenuto nel mercato andando a piazzare qualche colpo importante. Tutti posso sbagliare, dagli errori si impara e sono certo che i primi a rendersene conto di ciò sono stati i dirigenti del Napoli. Nel calcio succede che si sbaglia, non si può sempre vincere, non si può sempre indovinare sempre tutto, ma questi piccoli errori non devono per nulla intaccare il giudizio positivo dei dieci anni di gestioni De Laurentiis. Il Napoli dal mancato accessi alla Champions, tra annessi e connessi ha perso trenta milioni. Sono convinto che se il club azzurro dovesse raggiungere anche l’anno prossimo il preliminare di Champions la società si muoverà sul mercato in modo da arrivare pronti alle due gare di Coppa”.

Secondo lei come può migliorare la gestione tecnica di Benitez con gli innesti che gli ha concesso il presidente De Laurentiis?
“Dopo la partita di Bilbao, anche Rafa Benitez ha capito i suoi errori e che la squadra scesa in campo in Champions non era la migliore. In primo luogo, in questa stagione il tecnico spagnolo recupererà due giocatori importanti come Mesto e Zuniga, poi per quanto riguarda i giocatori voluti dal tecnico spagnolo dovranno avere tutti il tempo di inserirsi nei suoi schemi. Per me questa è una squadra molto competitiva, poi ci saranno tante variabili indipendenti, le quali influiranno sulla stagione del Napoli a dirci dove questa squadra può arrivare. Onestamente trovo da provinciali criticare Benitez, solo perché ha lasciato per qualche giorno la squadra per andare a trovare la famiglia in Inghilterra, solo chi non vive di calcio può criticare una cosa del genere. Questa è una cosa che succede ad ogni latitudine e longitudine in tutti i paesi calcisticamente evoluti, soltanto che qui ci scateniamo su qualsiasi cosa. Io trovo ridicolo tutto quello che è stato detto e scritto in questi giorni su Benitez. A mio avviso Pecchia è in grado di allenare la squadra, ma non dimentichiamoci che Klismann ha allenato la nazionale tedesca dall’America”.

Ultima domanda: che campionato si aspetta di vedere quest’anno?
“Le favorite sono la Juventus e la Roma, il Napoli si candida a terza forza del campionato, anche se il presidente azzurro è convinto che possa lottare per il titolo, a mio avviso non può competere con le due squadre summenzionate, anche se sarà il campo alla fine a decidere dove può arrivare questo Napoli”. 

Fonte: NapoliSoccer.NET

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui