5 partite da seguire nel weekend
Rooney, isolato al centro, a fare da macchina lanciapalle. Tutta la squadra si muove in funzione del suo gioco lungo: i due esterni restano larghissimi, le punte scattano in avanti per ricevere la verticalizzazione.
L’Everton è insomma una squadra che vuole innanzitutto minimizzare i rischi, mettendo le partite sul piano fisico e cercando di sfruttare al massimo le occasioni a disposizione, anche usando il talento di Sigurdsson nei calci piazzati. Dall’altra parte il Tottenham, che invece è da sempre alla ricerca della misura più virtuosa fra equilibrio e caos, spesso fatica di fronte a squadre chiuse e fisiche, come ha dimostrato anche il recente pareggio contro il West Ham. L’Everton farà di tutto per comprimere il più possibile gli spazi per le connessioni palla a terra fra i trequartisti avversari. All’andata la partita era finita con un netto zero a tre per la squadra di Pochettino, che aveva sfruttato al massimo l’atteggiamento passivo dell’Everton.
Per il Tottenham stavolta sarà più importante tenere i ritmi alti in fase di non possesso, puntando a una riconquista alta che metta in crisi la precaria costruzione bassa dell’Everton. La squadra di Allardyce non si fa mai problemi quando c’è da lanciare lungo, spesso con scarsa precisione: Pickford è il giocatore della Premier League col maggior numero di lanci imprecisi ogni 90 minuti, 18. L’Everton tiene il pallone pochissimo, con il 46,2% è la quattordicesima nel torneo per il dato sul possesso palla. Il Tottenham punterà insomma a ridurre il più possibile i tempi della riconquista, lasciando l’Everton a fare una partita meramente difensiva, come è capitato nel derby di FA Cup contro il Liverpool, dove i “toffees” si sono difesi strenuamente per 90 minuti, ma hanno finito per perdere 2 a 1.
Sarà probabilmente un’altra partita in cui vedremo svolgersi uno dei canovacci più tipici di questa stagione di Premier: una squadra che tiene il pallone e l’altra che non prova neanche a contestarglielo, come ha sottolineato Jonathan Wilson in un suo articolo recente sul Guardian.
Sarà interessante vedere se l’Everton farà esordire Cenk Tosun, ultima pazzia del mercato, arrivato per 27 milioni dal Besiktas. Il turco non ha caratteristiche molto dissimili da Nyasse: è un centravanti sgobbone, fisico, che aiuta la squadra in ogni situazione di gioco ma che non permetterà di certo all’Everton ad avere maggiore profondità. Dietro alla punta dovrebbero ruotare Sigurdsson a sinistra, Vlasic a destra e Rooney centrale. Dall’altra parte il Tottenham giocherà probabilmente a specchio con il 4-2-3-1 tipo, con Trippier al posto di Aurier come esterno basso.
Ecco qualche altro sconfortante per i “toffees”. L’Everton viene da tre sconfitte consecutive e da cinque partite senza vittorie. Non batte il Tottenham da cinque anni. Il pronostico insomma sembra più che chiuso, ma l’Everton di Allardyce sembra una squadra che vuole vendere cara la propria pelle.
Red Bull Lipsia – Schalke 04
di Flavio Fusi
Dopo la consueta pausa invernale, durata 25 giorni, la Bundesliga ha riaperto i battenti con la vittoria del Bayern Monaco sul campo del Bayer Leverkusen, che ha portato la squadra di Jupp Heynckes a +14 sullo Schalke 04 secondo. La partita di cartello di questo weekend vedrà però impegnato il RB Lipsia proprio contro i blu di Domenico Tedesco, un incontro determinante per la corsa alla Champions League.
Nella passata stagione la squadra di Hasenuttl, da neo-promossa, era stata capace di conquistare il secondo posto, dopo essere persino stata capolista nella prima parte dell’anno. Quest’anno l’impegno in Champions si è dimostrato complicato da gestire per una squadra che fa dell’intensità il suo principale tratto caratterizzante e che si è appena affacciata al calcio che conta. Eliminato dalla Champions, la campagna internazionale del Lipsia continuerà in Europa League, ma intanto le quattro partite senza vittorie prima della pausa hanno fatto scivolare la squadra al quinto posto. A detta del suo allenatore, la squadra ha sfruttato il mese di stop per “ricaricare le pile” ed è pronta a lottare per riaffermarsi come seconda forza del campionato, nonostante l’assenza annunciata di Emil Forsberg.
Lo Schalke 04 sta invece vivendo un momento molto diverso. La squadra è stata capace di mettere in fila undici partite senza sconfitte, una striscia che i tifosi di Gelsenkirchen non vedevano da undici anni. La sapiente gestione tattica del 32enne Tedesco è riuscita ad esaltare i tanti giovani talentuosi in rosa: da Goretzka, messo in condizione di inserirsi in area a volontà, a Meyer, trequartista reinventato regista basso, passando per Kehrer ed Harit. Contro il Lipsia mancherà proprio Goretzka, ma potrebbe fare il suo debutto in gare officiali Pjaca, appena arrivato in prestito dalla Juventus.
In attesa dell’arrivo di Uth, il miglior marcatore tedesco in stagione, prenotato a parametro zero per giugno, sarà l’ex-juventino a dover aiutare la sua squadra a progredire in fase offensiva, il principale passo in avanti che Tedesco vuole vedere in questa seconda parte di stagione. Il mercato non ha fin qui portato grandi novità in Sassonia, con Hasenhüttl che vuole tenersi stretto Keita fino a fine stagione, nonostante le pressioni di Klopp che vorrebbe anticipare il suo arrivo a Liverpool già in questa sessione di mercato.
Fonte: Sky