Sanchez-Arsenal, è rottura. Anche con i compagni
Confronto Wilshere-Sanchez. E Wenger resta prudente…
Andando oltre la pacatezza nell’esultanza di gran parte della squadra ai gol di Sanchez, c’è chi, come Jack Wilshere, ha manifestato ancora più apertamente le sue perplessità nei confronti delle prestazioni non all’altezza del cileno (contro il Palace, per esempio, è stato il giocatore che ha corso di meno: appena 5.8 km). Il centrocampista, cresciuto nell’Academy del club, si è confrontato con lo stesso Sanchez in partita, lamentandosi del suo atteggiamento nelle situazioni di possesso palla dell’Arsenal. Insomma: la maggior parte dello spogliatoio non digerisce più l’ex Barcellona e spera che possa partire già a gennaio. Dal canto suo, Arsene Wenger, è invece più prudente. Sebbene ammette ad aver ammesso di non aver visto alcun tipo di screzio nel match contro il Crystal Palace, secondo quando riporta il Daily Mail, il manager francese è più che consapevole della situazione dello spogliatoio. Tanto che avrebbe chiesto alla squadra uno “sforzo di unità” per non lasciarsi andare a scene simili anche nel prossimo match, contro il West Bromwich. La paura dell’allenatore da ormai 22 anni sulla panchina dei Gunners è che la situazione creatasi intorno a Sanchez possa far deragliare la squadra, allontanando ancora di più la possibilità che possa lottare per posti validi per la Champions League. Wenger prenderà in considerazione le offerte che arriveranno nel mese di gennaio per il cileno, ma – visto anche l’impegno con il Manchester City per la fine della stagione e l’importanza che ricopre all’interno degli schemi dell’Arsenal – non è scontato che Sanchez possa andare via subito, nonostante la rottura con lo spogliatoio.
I numeri (in calo) di Alexis Sanchez
Il classe 1988, come detto, sta vivendo una stagione – la sua ultima in maglia Arsenal – abbastanza negativa. Appena 8 i gol finora segnati in stagione, uno solo nell’unica partita di Europa League giocata. Simile al suo secondo con i Gunners, è, dei quattro giocati in Premier League, l’inizio di anno meno prolifico per il talento cileno, che a fine dicembre 2016 era già arrivato a quota 15 gol totali. Ai numeri in (inevitabile) calo, si aggiunga anche una poca partecipazione – per i motivi di cui sopra – al gioco della squadra. I piedi sono in campo, ma la testa di Sanchez sembra altrove, probabilmente già rivolta al Manchester City. Wenger si augura che il suo rendimento possa migliorare, ma la spaccatura con i compagni potrebbe trasformare la più potente arma nelle mani dell’Arsenal in un peso complicato da gestire fino alla fine della stagione.
Fonte: Sky