De Laurentis contro De Magistris: lo stadio è un grande cesso che strapago!
De Magistris contro De Laurentiis: «Sullo stadio facciamo un lavoro apprezzato da tutti». De Laurentiis:<<e lo chiamano Stadio? È un grande cesso che io strapago>>.
di Carlo Ferrajuolo
«La città e la squadra non hanno bisogno di polemiche che non fanno bene a nessuno, non mi inserisco in una polemica che non condivido e anzi esprimo il massimo sostegno alla squadra in un momento non tra i più facili». Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in merito a quanto dichiarato dal presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis che iparla di «città piegata su se stessa» definendola «terra di nessuno», spiegando sul tema stadio di essere intenzionato a cercare terreni fuori città perché «con questa amministrazione non si va da nessuna parte».
De Magistris sperava di condividere questo percorso con la società azzurra, sin qui a suo dire del tutto inerte: “Nelle altre città, gli stadi nuovi o ristrutturati sono stati fatti dalla società. A Napoli, se non ci fosse stato il nostro intervento, probabilmente la partita col Real Madrid nemmeno si giocava perché il San Paolo non era idoneo. Ci siamo fatti carico di un sacrificio enorme. Un San Paolo da 20mila posti ritengo sia un’idea impraticabile>>.
Proprio sullo stadio San Paolo, sostiene invece de Magistris, «stiamo facendo fatti, tant’è vero che abbiamo avuto l’apprezzamento di tutti per il lavoro che stiamo facendo e che si porterà a compimento nella sua interezza prima delle Universiadi 2019. A Napoli ci sono tante cose che funzionano e ci sono anche quelle che non funzionano, delle quali i napoletani sono quasi sempre vittime. Ma la città – aggiunge de Magistris – si sta riscattando nel calcio e anche molto come città, vincendo già alcune partite. Mi auguro che quest’anno vinciamo lo scudetto, così Napoli vincerà come città e anche come squadra. Tutto dipende da De Laurentiis che aveva preso un impegno di presentare un piano prima dell’estate, l’ha presentato ma senza il supporto economico”.
De Laurentiis non ci sta e racconta la sua versione dei fatti: “Sono rimasto basito, perplesso e spaesato. De Magistris è venuto a cena da me, a Roma, e gli ho spiegato cosa volevo fare. E cioè che avrei messo 20 milioni di euro di tasca mia e che gli avrei fatto i lavori allo stadio”. Il patron del Napoli ripercorre tutte le tappe e spiega: “Alla fine di febbraio avrei dovuto portare su tavolo il progetto definitivo. Oltre ai 20 milioni che ho messo sul tavolo, avevo previsto anche un’ulteriore struttura per il rimodellamento di tutto il Piazzale Tecchio rendendolo zona pedonale, con un centro commerciale di circa 45mila metri quadrati. Sarei diventato un aggregatore di gruppi di lavoro”. E sbotta: “Ho portato il Napoli per sei anni consecutivi in Europa e tutta la ‘monnezza’ e tutta la schifezza della napoletanità non di livello l’abbiamo ammortizzata nel mondo con l’immagine del Calcio Napoli che è diventata la sedicesima squadra a livello mondiale, lo dice il Ranking. Milan, Lazio e Roma sono molto lontane dal Napoli. E questi risultati sono arrivati nonostante la schifezza della schifezza della schifezza della straschifezza del San Paolo”. Poi sottolinea: “Il Napoli non è responsabile dell’intera manutenzione dello stadio, ma solo del prato dove si gioca. Prato definito come il migliore d’Italia. Questo significa che il Napoli, quando interviene, sa lavorare, altrimenti non sarebbe da sei anni costantemente in Europa. Mi vergogno di andare in quello stadio, dove non ci sono neanche i bagni chimici. Dovete capire il mio disagio quando vengono delle squadre straniere da noi. C’è da vergognarsi. Non posso mica spiegare a tutti che lo stadio è del Comune e io ci faccio una figuraccia”. De Laurentiis parla di tradimento e di voltafaccia da parte di De Magistris, anche se spera in un malinteso. Ma rincara: “Come faccio ad investire altri 20-30 milioni nei calciatori a gennaio? Mi viene voglia di vendere tutti i miei giocatori. Come si fa a stare in una città dove il primo cittadino parla così e mi tradisce in questo modo? Il Consiglio Comunale che mi sta dando? Il Comune mi sta dando a disposizione un grande cesso. L’affitto” – prosegue – “che chiede il Comune è stratosferico, l’ha detto il Coni interpellato dal Comune per stabilire i parametri economici. Loro non sanno più come fregare noi, ma in realtà stanno fregando i tifosi napoletani e la povera gente che si sensibilizza su una partita di calcio. De Magistris deve avere la pazienza di fare il tecnico. Non può dire cose che non stanno né in cielo e né in terra, quando i suoi uomini che sono dei tecnici dicono l’esatto contrario. Il problema italiano è che i sindaci non sono dei tecnici. Basta pensare a Marino, sicuramente una brava persona, ma che ha ridotto Roma a un grande cesso”