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Serie A, le migliori giocate della 15^ giornata

Era successo una volta nel 1992, una volta nel 2001, poi forse ancora nel 2002, ma non secondo i referti. Un portiere che si lancia nell’area avversaria e centra il gol del pareggio è un’anomalia statistica, un evento raro che avviene una volta per decennio, e se negli anni Novanta era stato il rassicurante Rampulla con la maglia della Cremonese, e negli anni Zero il combattivo Taibi con la maglia della Reggina, il riservato Brignoli alla riscossa del non-più-sempre-sconfitto Benevento è l’eroe che questi anni Dieci si meritano.

Nell’assurdo intreccio di storie che ha portato a questo pareggio (le 14 sconfitte consecutive, il cambio in panchina del Milan) si trova anche una piccola lezione sull’importanza della fiducia negli altri. Al suo arrivo, De Zerbi aveva deciso di lanciare Brignoli titolare e aveva scelto di confermarlo anche dopo una grave leggerezza in impostazione che era costata un punto contro il Sassuolo: «Non faccio la scelta sull’errore. So che Belec è un altro portiere di livello, ma ho scelto Brignoli per la sua specificità. Se cambiassi per uno sbaglio allora si darebbe maggiore importanza a questo aspetto e in ogni partita si farebbe una formazione differente».

Per “specificità” intendeva la qualità con i piedi, e non la capacità di tuffarsi a peso morto sopra un pallone vagante anticipando tutta la difesa del Milan, ma grazie alla sua testarda ostinazione, oggi De Zerbi può godersi il primo punto in Serie A della storia del Benevento. Nell’euforia delle celebrazioni, c’è un dato che è rimasto inascoltato, o rispettosamente ignorato: sia la Reggina di Taibi che la Cremonese di Rampulla, alla fine del campionato retrocessero. Il prezzo da pagare per la gioia di segnare un decennio.

Alisson Becker nel solco dei portieri-centrocampisti

Fonte: SkySport

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