Serie A, le 7 cose da seguire della 15^ giornata
Quagliarella si sposta verso l’esterno e Ramirez va ad occuparne il posto al centro dell’attacco per creare il rombo di costruzione. Qui riceverà palla spalle alla porta, che grazie al fisico riesce a difendere e girarsi per servire dall’altra parte il taglio di Caprari davanti al portiere
Difficile dire chi sarà più decisivo dei due: Luis Alberto può risultare devastante negli spazi lasciati dalla Sampdoria in transizione; Ramírez invece può dare fastidio alla Lazio nelle ricezioni ai fianchi di Lucas Leiva. La Sampdoria in casa sembra un’altra squadra, ma la Lazio sembra più forte: vedremo chi la spunterà e qualche trequartista giocherà meglio.
Benevento – Milan, De Zerbi vs Gattuso, una partita stranissima
Il match del Vigorito sarà la partita più bizzarra della Serie A 2017/18 fino ad ora, per tanti motivi.
1. Il Milan ha esonerato Montella per Gattuso, che da allenatore non ha un curriculum scintillante: dopo aver ricoperto il ruolo inusuale di giocatore-allenatore per gli Svizzeri del Sion, è stato esonero dal suo ruolo manageriale; l’anno dopo arriva al Palermo di Zamparini.
Dopo un mese e mezzo di campionato viene esonerato. Il giugno successivo finisce all’OFI Creta, prova a dimettersi a ottobre, resta dopo le insistenze societarie ma per dimettersi a fine dicembre. Arriva al Pisa, lo porta in serie B dopo i Play-off della Lega Pro, fa un anno di serie cadetta con la società pesantemente inadempiente, riaccompagnando i toscani nella lega inferiore in una situazione difficile, vincendo il rispetto di locali e avversari. Ingaggiato nella primavera del Milan, ci resta solo sei mesi, richiamato ad allenare la prima squadra.
2. Il Milan ha uno strano trascorso con i suoi ultimi allenatori: Allegri viene esonerato nel 2014, al suo posto ad interim viene scelto un ex giocatore, Tassotti, poi Clarence Seedorf, poi Inzaghi. Nel 2015 arriva Mihajlovic, ex allenatore della Sampdoria, ma perde con l’ex Allegri: viene esonerato. La panchina passa ad un altro ex giocatore, Brocchi; la stagione successiva subentra Montella, ex allenatore della Sampdoria, ma pareggia con Mihajlovic, a sua volta ex manager del Milan: esonerato. Panchina ad ex giocatore, Gattuso. Seguendo il pattern potremmo predire che l’anno prossimo arriverà Giampaolo, ex allenatore della Sampdoria, e dopo un risultato negativo contro Montella verrà esonerato. Ma, a questo punto, speriamo l’anno prossimo arrivi Allegri, così da creare un wormhole di allenatori ed ex giocatori da capogiro, che però magari crei energia pulita.
3. L’ultima volta che De Zerbi e Gattuso si sono visti era un Foggia–Pisa, finita quasi alle mani. Entrambi giocatori e poi allenatori sanguigni, si erano incontrati nei playoff della Lega Pro prima in Toscana e poi in Puglia, in una situazione abbastanza carica che nessuno dei due ha voluto stemperare. L’ex Milan, dopo essersi preso in testa una bottiglia vuota, fa un po’ la scena e De Zerbi lo accusa di simulare, così i due in una girandola di confusione generale tra invasioni di campo e mezze risse rischiano di arrivare all’alterco fisico, e di sicuro non si dicono belle parole.
4. Il Benevento è ancora alla ricerca del suo primo punto in questa Serie A. Se da una parte possiamo dire che De Zerbi sarà ancora più motivato da questi precedenti, dalla situazione incerta a casa Milan, dal tifo del Vigorito, dall’altra ci chiediamo, in caso di esito negativo: quando sarà lecito per il Benevento smettere di inseguire i punti, e invece pensare a rinforzare il proprio record negativo? Quante altre partite mancano? Il Benevento può essere la prima squadra di calcio al mondo che, oltre a non fare mai punti, fa tanking?
5. Nell’ora di conferenza stampa il microfono di Mirabelli è sempre tarato ad un volume troppo alto, e si sente il respiro forte del dirigente del Milan che sembra sospirare ad ogni frase di Gattuso, creando un effetto tragicomico non voluto. Gattuso comunque resta sempre carismatico, si schernisce e non si esalta.
6. Sempre in conferenza stampa, Gattuso ci ha tenuto spesso a ricordare che non è uno sprovveduto, un esordiente, e che sì ok, grinta e personalità, però anche patentino e preparare le partite. Preparare il match contro il Benevento vuol dire dover fronteggiare il gioco di palleggio di De Zerbi che si affida molto alla linea mediana con la difesa a 4 e prova la costruzione bassa con la difesa a 3. In conferenza “Ringhio” ha parlato di alcuni suoi concetti di base, e la possibilità di ampliarli e modificarne i terminali offensivi. Il nuovo tecnico rossonero intende giocare con un 3-4-variabile, a seconda della squadra che si trova di fronte, con una forma di rispetto-per-tutti molto gattusiana, che dice che giocherà al Vigorito come se fosse “la finale di Coppa del Mondo”.
Fonte: SkySport