De Matteis: “Benitez perfezionista, l’ho visto arrabbiato due volte. Hamsik e Maggio leader”
DIMARO. «Benitez? È uno che sa tutto di tutti, persino in che scuola vanno i figli dei calciatori. E se si trovano bene con le maestre».Gianpaolo De Matteis, romano del quartiere di San Lorenzo, 44 anni, sposato con Maria Antonietta, è il team manager del Napoli dalla scorsa estate.
Nonno di Acerra, laureato in sociologia alla Sapienza con master in diritto dello sport a Teramo. Scrive romanzi: uno è già uscito «Vanessa Atalanta», storia di un ex calciatore che diventa fisioterapista e se ne va in Africa, l’altro sta per essere pubblicato e ha il titolo di «Demoni Sconfitti».
Nel suo passato, recente, era un direttore sportivo, però?
«All’Ascoli. Dopo dodici anni da calciatore in serie C. E lo dica pure:un bravo terzino di categoria. Ho vinto anche un campionato a Chieti nel 2000. In squadra con me c’era Fabio Grosso: mai nessuno avrebbe scommesso che sei anni dopo l’Italia avrebbe vinto un mondiale grazie a un rigore calciato da lui.
È il destino. Il suo quando è cambiato?
«Lo scorso anno: vedo che Santoro segue Mazzarri a Milano e mando un sms a Bigon. Nessuna risposta. Ci eravamo conosciuti quando lui era a Reggio Calabria e io ad Ascoli. Una grande stima, perché è una persona pulita. Lo rivedo a Milano, quasi per caso. Mi fa: Come te la cavi con l’inglese?? E io? A little bit? Due giorni dopo ero a fare un colloquio con il presidente De Laurentiis».
Che cosa le piace di Benitez?
«È un allenatore intelligente, che riesce a parlare con qualsiasi interlocutore. E lo fa sempre con semplicità. E poi è uno che vive il club a 360 gradi. Si occupa di qualsiasi cosa,vede tutto e tutti, osserva ogni dettaglio».
Ma lo ha mai visto veramente nero?
«Fine primo tempo di Parma e di Bergamo. Era un diavolo, arrabbiatissimo. E aveva ragione».
Chi volete evitare nel preliminare di Champions?
«Bilbao e Dnipro. Ma anche la vincente di Feyenoord-Besiktas».
Lo scudetto lo vince chi ha il fatturato più alto?
«Generalmente sì. Ma può accadere anche che lo vinca la squadra che ha il gruppo meglio assortito, come armonia e qualità. Come Benitez ha fatto a Valencia».
Juve e Roma?
«Ora è la Juve ad aver cambiato allenatore ed è la Roma a dover giocare ogni tre giorni. Vediamo cosa fanno».
C’è un leader nel gruppo?
«Ce ne sono due: Maggio e Hamsik, le anime del Napoli».
Fonte: Il Mattino