Napoli-Benevento, il derby dai mille e diversi sentimenti
Benevento. Un derby inedito. O quasi. Per incrociare il Napoli, il Benevento ha dovuto attendere che gli azzurri precipitassero in C 1, torneo 2004-2005, vinsero i partenopei, andata e ritorno finì sempre 2 a 0. Il Napoli ha sempre avuto tantissimi tifosi in città, ecco perché la sfida scatena sentimenti contrastanti tra chi ha sempre sostenuto gli azzurri, ma naturalmente ha oggi nel cuore il Benevento, alla sua prima esperienza in serie A, tra le grandi del calcio italiano. A partire da Clemente Mastella: con il Napoli ha vinto due scudetti, ma tifa Benevento. Non ha dubbi e non solo per dovere istituzionale, in quanto sindaco di Benevento. Oggi sarà al S. Paolo, a tifare giallorosso. Nello stadio un tempo abitualmente frequentato, era consigliere di amministrazione con il Napoli di Corrado Ferlaino presidente, Gianni Punzo vice e Luciano Moggi direttore generale, ai tempi del Napoli di Maradona. «Ma oggi tiferò Benevento, è ovvio», dice con un sorriso.
Suddivisi nettamente a metà i favori di Fernando Imbriani. Il papà di Carmelo ama entrambe le squadre, che tanto hanno dato, ampiamente ripagate, al figliuolo. «Certo, il Napoli, dopo gli anni delle Giovanili e la maglia azzurra delle varie Nazionali di categoria, proiettò mio figlio sul palcoscenico della serie A, ma Benevento gli ha poi dato tanto sia da calciatore che da allenatore. E ancor più nei mesi della tribolazione e della sofferenza. Vorrei che vincessero entrambe ma non è possibile, allora vinca il migliore facendo prevalere il merito».
Il Mattino