Fiorentina, è polemica con Mirabelli: “Le sue parole irrispettose e fuori luogo”
FIRENZE – “Kalinic, segna o torni là”. Voleva essere probabilmente solo una scherzosa ‘minaccia’, o forse una battuta per stemperare il clima dopo una trattativa estiva tutt’altro che semplice, quella del direttore sportivo rossonero Massimiliano Mirabelli, durante la presentazione dell’attaccante croato, prelevato a titolo temporaneo con obbligo di riscatto. E invece le parole usate dal dirigente del Milan non sono andate giù alla Fiorentina, che le giudica irrispettose e fuori luogo. Tanto da affidare a una nota ufficiale la propria polemica replica. La società gigliata dunque “esprime stupore e dissenso per il tono utilizzato dal direttore sportivo di AC Milan, Massimiliano Mirabelli, durante la presentazione del calciatore Nikola Kalinic. I termini utilizzati dal dirigente rossonero, che parlando della possibilità di far tornare il calciatore croato alla Fiorentina ha usato un denigratorio “là”, appaiono totalmente fuori luogo e decisamente evitabili”. “Ci terremmo a ricordare al ds Mirabelli – prosegue il club viola – che la Fiorentina è una società importante nella quale hanno giocato campioni che hanno fatto la storia del calcio e che questo club rappresenta Firenze, una delle città più belle e conosciute al mondo e che pertanto merita e pretende, nel riferirsi a esso oggi e in futuro, un rigoroso rispetto”.
MIRABELLI RISPONDE – Il Milan ha cercato di ridimensionare la polemica con una risposta ufficiale di Mirabelli: “Provo da sempre grande stima e ammirazione per la Fiorentina, la sua proprietà, i suoi manager, i suoi tifosi. Se qualcuno ha percepito nelle mie parole una mancanza di rispetto, me ne scuso. Credo fosse evidente, per il tono, la mia espressione, lo stesso linguaggio del corpo, che quanto detto non voleva che essere una battuta colloquiale, certo non un contenuto dal tono denigratorio”.
DIAS: “ACCOLTO MOLTO BENE, RUI COSTA UN ESEMPIO” – In precedenza a catalizzare le attenzioni in riva all’Arno era stata la presentazione ufficiale dell’esterno offensivo Gil Dias, arrivato alla corte di Stefano Pioli in prestito biennale dal Monaco con diritto di riscatto fissato a 20 milioni. “Sono venuto qui perché al Monaco non avevo molte opportunità. Io cercavo un posto che mi permettesse di trovare nuovi spazi – ha spiegato il portoghese nella sala stampa dello stadio Franchi – La Fiorentina mi ha dato questa possibilità: sono molto fortunato da questo punto di vista. E’ un club con una grande storia: spero di poter giocare bene qui e ottenere importanti risultati con questa maglia. Della Fiorentina ho parlato prima di arrivare qui con Bruno Gaspar: lui mi ha raccontato dell’ottimo ambiente che aveva trovato e mi ha convinto a seguirlo. Il mio obiettivo è giocare più partite possibili e chiaramente fare qualche gol, sperando al contempo di fare una buona stagione”. Dopo il debutto sul campo dell’Inter, insieme ai compagni il giovane lusitano sarà impegnato domani nel Trofeo Bernabeu, contro il Real Madrid. “La prima partita è stata sicuramente di grande impatto. San Siro è un ambiente incredibile: non lo dimenticherò – afferma Gil -. Credo di aver fatto una buona partita ma chiaramente ho fatto anche degli errori. Bisogna sempre migliorarsi. Il mio punto forte è la velocità, il gioco uno contro uno. La Fiorentina è una squadra molto giovane. E’ facile integrarsi qui perché c’è questo clima fresco e in generale di amicizia. L’amichevole al ‘Santiago Bernabeu’? Sarà una partita difficile: sappiamo tutti il valore del Real, una squadra fortissima, affrontarla ci può aiutare a crescere. Cristiano Ronaldo? E’ un grande orgoglio giocare contro il giocatore migliore del mondo, che inoltre è portoghese, quindi è un’opportunità unica per me. Il mio idolo però è Rui Costa. E’ lui il calciatore che ricordo con più piacere fra quelli che hanno giocato qui a Firenze. Un giocatore di grandissimo livello, un punto di riferimento per me. Nel campionato italiano ci sono anche oggi tanti campioni: mi viene in mente in questo momento Dybala, che sta diventando davvero un giocatore fenomenale”.
ANTOGNONI: “PROTESTE VAR? RIZZOLI MI HA DATO RAGIONE” – “Da quanto ho capito Rizzoli ha detto in sostanza che avevo ragione io sostenendo che domenica scorsa l’arbitro Tagliavento doveva andare di persona a vedere il monitor mentre il gioco era fermo”. Giancarlo Antognoni, a margine della presentazione di Gil Dias, è tornato sullo sfogo contro la direzione del fischietto umbro in Inter-Fiorentina, sfogo legato non solo al mancato rigore per i viola dopo un contatto in area tra Miranda e Simeone ma anche alla decisione di Tagliavento di non richiedere e visionare la ‘review’ dell’episodio. ”Sappiamo tutti che a decidere è sempre e soltanto l’arbitro principale come ci ha ricordato di recente lo stesso Rosetti, ma se l’arbitro non va a vedere la tv in campo chi decide? Gli errori ci stanno – ha ribadito il club manager viola – nel caso di domenica è stato non essere andati a vedere la moviola che era a 5 metri da Tagliavento. E sbagliare con la tecnologia che si ha disposizione fa riflettere di più”. Intanto venerdì al centro sportivo della Fiorentina si terrà il tradizionale incontro di inizio stagione tra dirigenti, giocatori e staff tecnico viola e l’arbitro internazionale Gianluca Rocchi.
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Fonte: Repubblica