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Bisoli: “Padova, serve mentalità e cattiveria”

La conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Padova Bisoli (ph @PadovaCalcio)

“Sono molto felice di essere qua oggi, per me venire a Padova era un’opportunità importante e speravo di chiudere l’accordo. Questa è una piazza importantissima, e so che voi siete esigenti ma remando tutti dalla stessa parte otterremo i risultati sperati! Abbiamo degli obiettivi, e ho un’idea: agli allenamenti non bisogna venire per timbrare il cartellino, ma per onorare il proprio lavoro e la gloriosa maglia che si indossa. All’inizio il lavoro sarà duro, vedrete. Ripetere quanto ho fatto a Cesena? Non posso promettervi di vincere il campionato, ma posso promettervi che i giocatori usciranno stremati dal campo in ogni partita ed allenamento, questo lo posso assicurare! Oggi parte un nuovo ciclo…”, idee chiare quelle di Pierpaolo Bisoli nel corso della sua prima conferenza stampa da allenatore del Padova, formazione di Lega Pro che ha deciso di puntare forte su di lui per ridare l’assalto alla promozione in Serie B.

“Servono attributi, gamba e carattere!”

Dopo l’ufficialità dell’accordo arrivata nei giorni scorsi, adesso il nuovo allenatore del Padova si presenta in conferenza stampa: “Sono sceso in Lega Pro in primis perché è una piazza importantissima, e secondo perché mi fido molto delle sensazioni e con Bonetto e Zamuner mi sono subito sentito a mio agio! Per me scendere di categoria non è un problema, anzi sono convinto che mi possa servire. Io vorrei ripetere quanto fatto altrove, ma ci vuole pazienza perché i miei metodi di lavoro sono differenti da quelli di molti altri… Per vincere le partite ci vogliono più attributi, gamba e carattere che talento, ne sono convinto! Io ho visto la rosa del Padova ed è importante, ma chi rimane qua deve sapere che deve sudarsi e guadagnarsi il posto dal martedì perché in campo ci vanno i giocatori, non le carte d’identità”, ha proseguito Bisoli in conferenza stampa.

“Questa squadra ha bisogno di mentalità e cattiveria”

Bisoli affronta anche le prime questioni tecniche: “Il modulo? Parto dal 4-3-1-2, ma ve lo dico subito: abituatevi ai cambiamenti. Di cosa ha bisogno questa squadra? Di mentalità e cattiveria, perché quella dell’anno scorso era una bella squadra. Bisogna capire che si può vincere giocando anche male, perché i campionati si possono vincere anche non essendo per forza belli da vedere. Cosa mi ha convinto a venire a Padova? Zamuner ed Edoardo Bonetto si sono fatti 400 chilometri per raggiungermi a Lerici dov’ero in vacanza per parlare con me, e lì ho capito che questa società vuole fare le cose sul serio. Ma con pazienza, per questo mi hanno dato due anni di tempo. E io lavorerò 24 ore per il Padova…”, ha concluso Pierpaolo Bisoli.

Fonte: SkySport

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