Inter, Mancini: “Via per dignità. Un ritorno…”
“All’Inter non c’erano più le basi per andare avanti. Io parlavo, loro non mi capivano. Io ho una mia dignità, non potevo accettare quello che stavano facendo”. In un’intervista a Radio Incontro Olympia, Roberto Mancini è tornato a parlare del suo addio a inizio stagione alla squadra nerazzurra, prima di dare qualche tassello anche sul futuro. Ma non solo. “I proprietari attuali – ha aggiunto l’ex allenatore Mancini – mi avevano fatto un’offerta di tre anni per rimanere ma c’era caos, non si sapeva con chi parlare, era difficile poter far la squadra. E mi dispiace, perché la squadra aveva fatto un lavoro ottimo, e quest’anno sarebbe arrivata almeno tra le prime tre. Chi prenderà i giocatori dell’Inter farà grandi affari”. Un ritorno sulla panchina nerazzurra non è da escludere, il Mancio esclude però un’altra cosa, quella di aver avuto contatti con la Roma. “Spero ci sia un’opportunità all’estero perché è più divertente, si impara una nuova cultura. A me piacerebbe anche la Bundesliga, è un’esperienza diversa”.
Il suo futuro
“L’anno di pausa finirà quando troverò una squadra. Le cose cambiano da un momento all’altro”. Un possibile futuro nella Capitale, però al momento non lo vede: “Penso che sceglieranno un altro allenatore, ho avuto occasioni di andare alla Roma da calciatore. Non ho niente contro di loro, li ho sempre rispettati. Non ho mai incontrato nessun dirigente della Roma. Non posso sbilanciarmi adesso”. Anche Capello, però, disse che non sarebbe mai andato alla Juve. Lo intriga però un’avventura all’estero: “Mi piacerebbe andare in Bundesliga”.
Lazio e Samp
Nel suo passato di calciatore, Lazio e Samp gli hanno riservato enorme soddisfazioni: “Vincere con squadre non abituate a farlo è speciale, nel cuore dei tifosi ci rimani per forza, è una cosa bella. Quando ero alla Samp ho avuto la possibilità di andare alla Juve, ma poi non se ne è fatto niente. Cragnotti fu veloce nel prendere le decisioni, così andai alla Lazio. Un futuro al Genoa? Ho battuti tanti record alla Samp, non scherziamo”.
La squadra di Inzaghi
I biancocelesti hanno fatto una grande stagione. Al Mancio c’è chi piace tantissimo: “Mi piacciono Keita e Milinkovic. Anderson? Ha qualità importanti, può fare di più, due anni fa ha fatto un grande campionato. Mi piace anche Biglia. Ma quelli che mi piacciono di più sono Keita e Milinkovic. Inzaghi? E’ bravo, è all’inizio, ha un grande futuro davanti. Sono felice per lui, ha fatto un bel lavoro quest’anno. E’ un ragazzo che avevo spinto per avere alla Lazio, dopo che andò via Vieri. Sono le cose strane del calcio…”.
La Juve e la programmazione
Roberto Mancini non crede a una rimonta scudetto dei bianconeri: “Ha vinto la Juve. Il calo è normale. La Roma se ci avesse creduto e se non avesse perso troppi punti, avrebbe potuto lottare per il primo posto, anche più del Napoli. La Juve è una società che programma, la chiave è questa”. Visto che “fa le cose per bene”, l’ex allenatore di Inter e City è convinto: “Le altre dovrebbero imitarla, solo allora potrebbero tornare a competere. Il Napoli? Gioca bene, però nonostante i gol sono arrivati prima secondi, e quest’anno terzi. Punto debole della Juve? Ne ha, non è imbattibile. La finale di Champions? E’ una finale tra due grandi squadre. E’ una partita aperta”.
Fonte: SkySport