Juventus, con Messi squalificato Allegri in ansia per Dybala
TORINO – La squalifica per quattro giornate di Messi mette Dybala in preallarme per Bolivia-Argentina di questa sera a La Paz (ore 22 italiane). La Joya bianconera è infatti in ballottaggio con Lavezzi, Correa e Pratto per rimpiazzare la “Pulga”, che paga a caro prezzo gli insulti rivolti al guardalinee nel match contro il Cile. Rebus tattico da risolvere per il Ct Bauza e qualche comprensibile apprensione per mister Allegri, visto che l’attaccante 23enne ha appena smaltito l’indurimento ai flessori patito una settimana fa, nel primo tempo di Samp-Juve.
E’ già a Torino invece l’altro argentino Higuain, al lavoro in vista dell’attesa trasferta in quel San Paolo che ha prima sedotto e poi abbandonato. Oggi il Pipita è rientrato a Vinovo insieme ad altri cinque nazionali, quasi tutti titolari, quasi tutti tornati in anticipo e dunque meno spremuti rispetto ai timori iniziali. Se Higuain, Dani Alves, Barzagli e Lichtsteiner si sono ripresentati con appena 90′ nelle gambe, è andata ancora meglio a Pjanic, “liberato” dalla Bosnia dopo gli appena 57′ disputati contro Gibilterra. Domani si rivedranno anche gli azzurri Buffon, Rugani e Bonucci, l’unico che probabilmente verrà impiegato per 180′, oltre al tedesco Khedira, fermo ai 90′ disputati in Azerbaigian, e al croato Pjaca, impegnato stasera in Estonia. Salvo contrattempi, l’adunata bianconera si completerà giovedì, con gli arrivi dei sudamericani Rincon, Cuadrado e Dybala. Quest’ultimo dovrebbe presentarsi con il suo agente Triulzi. Lo spera la Juve, che ha sempre più fretta di chiudere la trattativa per il rinnovo fino al 2021 della Joya, finito al centro di un pericoloso Clásico tra Barcellona e Real Madrid.
CERCASI QUINTA RIPARTENZA VINCENTE – La Juve cerca la quinta ripartenza stagionale vincente. Massimiliano Allegri, che non ha mai fatto mistero di temere le sfide che arrivano prima e dopo le soste, ha catechizzato bene i suoi, quest’anno davvero impeccabili. I bianconeri hanno infatti sempre vinto le partite di campionato che aprono e chiudono la pausa, segnando 18 gol e incassandone appena 3. Lazio e Sassuolo ko tra agosto e settembre; Empoli e Udinese superate a metà ottobre; Chievo e Pescara a metà novembre; Roma e Bologna battute prima e dopo una sosta natalizia rovinata però dal ko in Supercoppa contro il Milan.
Dopo il successo di una settimana fa in casa della Samp, i pentacampioni d’Italia inseguono dunque il quinto successo consecutivo alla ripresa delle ostilità. Ma dopo quattro avversari molto abbordabili, tra l’altro affrontati sempre nel rassicurante cortile di casa dello Stadium, là dove i bianconeri proprio non sanno fare altro che vincere da 31 giornate consecutive, la Juve spera che la storia possa ripetere se stessa anche domenica sera al San Paolo contro un Napoli molto attrezzato e motivato.
LA UEFA CELEBRA I NUMERI BIANCONERI – Ma i numeri che fanno più sorridere Allegri sono quelli elencati oggi dal sito ufficiale della Uefa. La Juve ha infatti la migliore media punti (2,52 a partita, frutto di 24 vittorie, un pareggio e 4 sconfitte) nei cinque massimi campionato europei, davanti ad altre corazzate del calibro di Bayern Monaco (2,48), Chelsea (2,46), Real Madrid (2,41), Monaco (2,37), Psg (2.27) e Barcellona (2,25). Avanti di questo passo, se la Roma manterrà la sua media di 2,24 punti a partita, la Juve si laureerà campione d’Italia tra sei giornate, e cioè nel derby del 7 maggio contro il Torino, anticamera della trasferta in casa della stessa Roma. Nella peggiore delle ipotesi ai bianconeri servono 20 punti per la conquista aritmetica del sesto leggendario scudetto consecutivo. Negli ultimi nove turni di campionato potrebbero dunque essere sufficienti sei vittorie e due pareggi. Paraddossalmente, invece, alla Juve potrebbero bastare quattro pareggi in Champions League e uno nella semifinale di ritorno di Coppa Italia in casa del Napoli (battuto all’andata allo Stadium 3-1), nonché dei rigori ben tirati nelle due finalissime. Il triplete non è un’utopia.
Fonte: Repubblica